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Le 10 città più felici

Sembra che la felicità dipenda da divertimento, attrattive culturali e clima

Spesso le top ten toccano importanti tematiche economiche o sociali ma solo in alcuni casi si valutano anche aspetti più astratti o soggettivi. È il caso, ad esempio, delle più recenti classifiche sulle 10 città più felici del mondo.

Le 10 città più felici

Le 10 città più felici al mondo: chi compare sempre in classifica

Ai vertici delle classifiche sulla felicità si confermano sempre le stese città, che appaiono regolarmente nelle classifiche annuali stilate sul tema, come quelle stilate da World Happiness Report ed ilMercer Quality of Living Survey, ed altre fonti autorevoli come GFK Custom Research (partita da un sondaggio su 10.000 persone di 20 paesi). Vediamole.

  1. Rio De Janeiro si attesta la ‘città più felice al mondo’ e la ragione sarebbe strettamente correlata all’importanza data dall’amministrazione cittadina al settore ‘divertimento’, di cui il famoso Carnevale sarebbe l’esempio principale
  2. Sydney (Australia) grazie al suo clima favorevole, spiagge iconiche e una vibrante scena culturale, è spesso associata a uno stile di vita rilassato, ha sempre un’alta posizione in classifica grazie all’atteggiamento accogliente dei cittadini e perché è ‘la città dove tutti vorrebbero andare’
  3. Copenaghen (Danimarca) famosa per il concetto di hygge, che promuove uno stile di vita semplice e appagante
  4. Zurigo (Svizzera) combina alta qualità della vita, servizi efficienti e un sistema economico stabile
  5. Wellington (Nuova Zelanda) offre un certo equilibrio tra lavoro e vita privata, la natura incontaminata e una popolazione accogliente
  6. Barcellona, c’è una certa soddisfazione per chi vive qui, per la vivacità culturale, le manifestazioni sportive e la verve calcistica, nonché per il suo clima caldo
  7. Stoccolma (Svezia) ha servizi pubblici eccellenti e una forte connessione con la natura, ed è una città che valorizza il benesser
  8. Vancouver (Canada) circondata da montagne e oceano, è nota per la sua bellezza naturale e la multiculturalità
  9. Vienna (Austria) primeggia per la qualità dei trasporti pubblici, la ricca offerta culturale e la sicurezz
  10. Amsterdam (Paesi Bassi) grazie alla sua rete di piste ciclabili, la tolleranza culturale e il senso di libertà, Amsterdam è sempre tra le città più apprezzate

Cosa rende queste città ‘felici’

I motivi per cui queste città vivono persone che si considerano felici possono variare, ma ci sono alcuni fattori comuni a tutte e su cui possiamo fare una riflessione:

  1. Sicurezza: la maggior parte ha bassi tassi di criminalità, ed i residenti vivono con un maggiore senso di protezione e tranquillità
  2. Servizi pubblici efficienti: servizi collettivi come trasporti pubblici, istruzione e sanità di alta qualità contribuiscono al benessere collettivo
  3. Sostenibilità ambientale: molte di queste città puntano su spazi verdi, trasporti ecologici e connessione con la natura, migliorando la qualità della vita.
  4. Parità di genere e inclusività: una società più egualitarie favoriscono la felicità della popolazione
  5. Equilibrio lavoro-vita privata: in molte città nordiche e oceaniche, si promuove una cultura che bilancia lavoro e tempo libero

Come è stata fatta la classifica delle città più felici

Questa lista sarebbe solo il riflesso di una percezione degli intervistati, senza avere così una grande validità scientifica ma, si rivela piena di luoghi comuni.

Infatti, nell’indagine, i fattori ritenuti fondamentali per il raggiungimento della felicità sarebbero quelli legati al divertimento, alle attrattive culturali e al clima.

Le classifiche sulla felicità delle città, per essere affidabili si devono basare su parametri diversi, che possono influenzare la loro affidabilità.

Vediamo i due approcci principali:

1. Parametri oggettivi

Alcuni rapporti, come il Mercer Quality of Living Survey, utilizzano dati concreti per valutare la qualità della vita nelle città:

  • Aspettativa di vita.
  • Livello di istruzione.
  • Accesso ai servizi pubblici.
  • Sicurezza e stabilità politica.
  • Livello di inquinamento.

Questi criteri rendono il Mercer uno dei rapporti più oggettivi e utilizzati da aziende e governi. Tuttavia, non si concentra direttamente sulla “felicità”, ma su fattori che possono influenzarla.

2. Sentiment soggettivo

Il World Happiness Report, invece, si basa su sondaggi in cui si chiede ai cittadini di valutare la propria soddisfazione di vita. Questo approccio dà voce alle percezioni individuali, ma ha limiti:

  • La felicità è soggettiva e può variare in base a fattori culturali.
  • La risposta può essere influenzata dall’umore momentaneo o da eventi specifici.

La felicità non è sinonimo di vivibilità

Un aspetto da considerare è che una città “in cui la popolazione è felice non sempre coincide con una vivibile. Ad esempio, città come Bangkok o Rio de Janeiro, pur non essendo ai vertici delle classifiche di qualità della vita, spesso registrano un alto grado di felicità percepita, grazie a fattori culturali come il senso di comunità o il clima favorevole.

Al contrario, Zurigo o Helsinki, pur eccellendo nei parametri oggettivi, potrebbero risultare meno coinvolgenti dal punto di vista sociale o emozionale per alcune persone.

Cosa deve avere una città per essere vivibile

In realtà, le motivazioni che dovrebbero rendere davvero le città più vivibili al mondo sono la presenza di una rete d’infrastrutture viarie e offerta di mezzi pubblici che limiti il traffico e renda accessibile l’area metropolitana,

Altrettanto importanti sono la vivacità culturale e l’offerta di musei, mostre e attività musicali, oltre ad una presenza significativa e di buon livello di offerta formativa per vari tipi e facilmente accessibile da diverse fasce della popolazione, non solo il settore privato.

Ancora, la semplicità e accessibilità all’istituzioni e all’amministrazione cittadina con una burocrazia non troppo complicata,

Per i genitori è im portante anche la possibilità di poter usufruire ad asili e altre scuole primarie di buon livello su tutto il territorio, statali ed economiche.

Altrettanto importante è una buona politica di ammortizzatori sociali che renda più semplice la vita delle fasce più deboli della popolazione.

Infine, non è di poco conto per la vivibilità urbana la presenza di molto verde urbano diffuso equamente nei vari quartieri e non concentrato, l’abilità nel gestire i problemi d’impatto sull’ambiente dell’urbanizzazione ed una efficace ed efficiente politica di raccolta dei rifiuti.

Forse arriverà un’altra classifica. Nell’attesa di questo e anche che una città italiana spunti magari nella parte alta della classifica, si potrebbero comunque prendere questi risultati per validi, se non altro come promemoria per le prossime mete turistiche.

Cosa possiamo imparare da queste classifiche?

Le classifiche sulle città più felici del mondo sono utili per riflettere su ciò che rende una comunità soddisfatta e appagata. Tuttavia, è importante considerarle con spirito critico, sapendo che la felicità è un mix di fattori oggettivi e soggettivi.

Che si tratti della vivibilità di Helsinki o del calore umano di Sydney, il vero segreto della felicità urbana sembra risiedere in un equilibrio tra benessere materiale, connessione sociale e rispetto per l’ambiente. E, forse, anche nella capacità di ogni abitante di trovare la propria felicità, a prescindere da dove si trovi.

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Ultimo aggiornamento il 3 Giugno 2025 da Rossella Vignoli

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Un commento

  1. Ciao. Grazie per le informazioni. Il penultimo paragrafo però sembra incompleto, la frase comincia con “E tutte le motivazioni che…” ma poi non conclude il ragionamento. Inoltre, sembra affermare che il sondaggio escluda la “vivacità culturale” quando poche righe sopra dice che gli intervistati consideravano le “attrattive culturali” nelle loro risposte. Infine, nel terzultimo rigo, “un altro sondaggio” non vuole l’apostrofo. Saluti.

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