Le finestre controllano l’intensità della luce grazie ad un vetro ‘intelligente’
Più volte, presentandovi progetti di abitazioni eco-sostenibili, vi abbiamo parlato dell’importanza di sfruttare l’utilizzo di ampie vetrate per far entrare la luce naturale all’interno.
Unico neo di questo escamotage architettonico è la necessità di schermare le finestre per evitare che durante i mesi estivi passi troppo calore.
Finora l’unico metodo per ovviare a questo inconveniente è sempre stato quello di oscurare il vetro, limitando perciò parte della luminosità.
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Un’équipe di ricercatori della California, presso il Lawrence Berkeley National Laboratory di Berkeley, è riuscita a progettare un sistema per regolare la quantità di luce e di calore che passa attraverso il vetro, in base alle condizioni meteorologiche esterne.
Grazie alla combinazione di due materiali conduttori come i nano-cristalli di ossido di indio e stagno e una matrice vetrosa di ossido di niobio, il vetro riesce ad avere caratteristiche e proprietà che non avremmo mai avuto usando singolarmente ogni materiale.
La finestra può così essere controllata a distanza, commutandosi in modalità scura, per ottenere un oscuramento totale, o in modalità luminosa, senza filtri di alcun tipo.
I cristalli sono disposti a doppio strato, per cui quando si attiva il primo strato vengono bloccati i raggi infrarossi, quando si attiva il secondo il vetro si opacizza e viene schermata parte della luce naturale.
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Il risultato è che in modalità oscurata questo vetro intelligente blocca il 50% del calore e il 70% della illuminazione naturale.
Se gli edifici adottassero vetri di questo tipo si potrebbe ottenere un notevole risparmio energetico, poiché andrebbe a diminuire sia l’utilizzo di condizionatori d’aria che quello della illuminazione artificiale.
Il team di ricercatori attualmente sta lavorando per abbassare i costi di produzione di modo da favorire una diffusione commerciale del prodotto.
Utilizzare l’ossido di indio e di stagno è difatti molto costoso e si sta studiando un modo per sostituirlo con cristalli alternativi, come il più economico zinco.
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Ultimo aggiornamento il 29 Marzo 2024 da Rossella Vignoli