Quando la mela ha l’adesivo dell’eroe preferito, è più amata dai bimbi
Se da anni la pubblicità ha affinato sempre più le sue strategie di marketing per invogliare all’acquisto di determinati prodotti, perché non utilizzare le stesse strategie per educare i bambini ad un’alimentazione più sana?
E’ questa l’idea che ha spinto il gruppo di ricerca di Brian Wansink del Food and Brand Lab della Cornell University, a New York, ad associare l’immagine di un cartone animato o di un supereroe alla buccia di un frutto.
L’esperimento ha visto coinvolte 7 scuole per un totale di 208 bambini di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni. La ricerca è durata 5 giorni: il primo e l’ultimo giorno ai bambini, a mensa, veniva data la possibilità di scegliere se mangiare una mela, un biscotto o entrambi. Tutti e due i prodotti venivano presentati in modo puro, senza adesivi con i vari personaggi.
Gli altri 3 giorni invece sono stati strutturati nel seguente modo: il secondo giorno la mela aveva l’adesivo ritraente Elmo, uno dei personaggi dei Muppets, mentre il biscotto aveva una confezione anonima; il terzo giorno gli adesivi erano invertiti sui prodotti ed il quarto giorno il biscotto era anonimo mentre sulla mela c’era l’adesivo di un personaggio sconosciuto.
Il primo giorno la maggioranza dei bambini (un buon 95%) ha scelto il biscotto e il risultato è cambiato di poco quando l’adesivo sulla mela era quello di un personaggio sconosciuto o quando Elmo era presente sulla confezione del biscotto.
Il giorno in cui Elmo è stato apposto sulla frutta c’è stata un’inversione di tendenza, perchè il 65% dei bambini ha preso la mela.
L’esperimento quindi dimostra come possa bastare davvero un po’ di astuzia per catturare l’attenzione dei piccoli e consentire loro almeno di assaggiare dei cibi buoni e genuini. Del resto non è una novità che per invogliare i bambini a mangiare frutta e verdura bisogna saper giocare con la fantasia, creare piatti colorati e vivaci magari facendosi aiutare da loro nella preparazione.
Il settore del marketing potrebbe investire su quest’aspetto, privilegiando prodotti più sani e aiutando le famiglie nell’educazione alimentare dei bambini piuttosto che sponsorizzare cibo spazzatura.
Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2024 da Rossella Vignoli