Vacanze sostenibili al Lago Cedrino in Sardegna
Una diga nel cuore della Sardegna diventa meta di un turismo eco-sostenibile e alternativo alla massa
Un panorama così bello che il regista di Mondovino, il documentario cult sul mondo del vino nel mondo, ha inserito qualche immagine nella sua opera. Uno sfondo che impreziosisce il film e valorizza l’ambiente stesso del fiume ed il lago Cedrino. Si tratta di una vera perla naturalistica della Sardegna che sta conoscendo una eco-primavera e che vogliamo farvi conoscere meglio per magari includerlo nelle vostre prossime vacanze green.
La storia del Lago Cedrino
La sua storia è strettamente legata al fiume Cedrino, che lo alimenta, e alla costruzione della diga di Preda Othoni.
Non si tratta, infatti, di un lago naturale, ma di un bacino artificiale creato nel 1960. Prima della diga, il fiume Cedrino scorreva liberamente attraverso la valle, caratterizzata da una natura selvaggia e incontaminata.
Il fiume Cedrino prima della diga
La valle del Cedrino, prima dell’intervento umano, era un’area ricca di biodiversità, con una fitta vegetazione e una fauna variegata.
Il fiume, scorrendo tra le gole calcaree del Supramonte, creava un paesaggio suggestivo, con cascate, piscine naturali e canyon.
La presenza umana era limitata a piccoli insediamenti pastorali e alle attività legate all’agricoltura e alla pastorizia. Il fiume stesso era una via di comunicazione importante, utilizzata per il trasporto di merci e persone.
La costruzione della diga
Negli anni ’50, nell’ambito di un più ampio piano di sviluppo economico e industriale della Sardegna, si decise di costruire la diga di Preda Othoni sul fiume per produrre energia idroelettrica e creare una riserva idrica per l’irrigazione dei terreni agricoli della zona.
La costruzione, completata nel 1960, ha profondamente trasformato il paesaggio e l’ecosistema della valle.
La creazione del lago Cedrino
Con la costruzione della diga, il fiume Cedrino è stato sbarrato, dando origine al lago artificiale che ha sommerso una parte della valle, compresi alcuni antichi sentieri e insediamenti. Oggi è un’importante risorsa idrica per la Sardegna, fornisce acqua per l’irrigazione e l’approvvigionamento idrico di diversi comuni.
La creazione del lago ha avuto un impatto significativo sull’ambiente e sulla società locale. Da un lato, ha contribuito allo sviluppo economico della regione, fornendo energia e acqua.
Dall’altro, ha modificato profondamente l’ecosistema, sommergendo habitat naturali e alterando il corso del fiume. Alcune comunità sono state costrette a spostarsi a causa dell’innalzamento delle acque.
Cosa è diventato il lago Cedrino oggi
Oggi il Lago Cedrino è una meta turistica popolare, apprezzata per la bellezza del paesaggio e per le attività che offre, come escursioni in barca, canoa e trekking. Le sue acque cristalline e le ripide pareti rocciose che lo circondano creano uno scenario suggestivo.
È possibile visitare le gole di Su Gorropu, canyon spettacolare scavato dal fiume Flumineddu, affluente del Cedrino. Il lago rappresenta anche un’importante risorsa economica per la zona, sostenendo il turismo e la pesca.
Cosa fare al lago Cedrino
Quest’oasi naturale si caratterizza per l’alternanza cromatica tra il bianco calcare e lo scuro basalto, negli anni, per usare un eufemismo, è stata “trattata male” dagli scarichi fognari di molti paesi.
Poi gli interventi sui depuratori e oggi la valorizzazione turistica. Che parte dal basso, le istituzioni hanno approvato un piano per il lago recentemente, grazie alla fantasia e al coraggio imprenditoriale di alcuni pastori che si sono trasformati in operatori eco-turistici.
A iniziare da Giampiero Gisellu, pastore di pecore e capre, che un bel giorno ha avuto l’idea di creare un agriturismo, l’Agriturismo Neulè (http://www.agriturismoneule.com). Posizione d’impatto: a picco sul fiume-lago.
Con una terrazza che è una rientranza naturale sulla roccia e da dove si gode di uno spettacolo unico. Ma la vera innovazione di Giampiero è la barca che ha recentemente acquistato per fare escursioni sul lago. Un modo intelligente per godere di una perla ambientale come il Cedrino.
Dove si possono ammirare diverse specie di uccelli acquatici, studiare la storia senza tempo dei sedimenti geologici e scoprire alcune testimonianze storiche. Come l’isola di San Pantaleo, sommersa quando si è costruita la diga, dove si scopre una chiesetta campestre. Un santuario che i fedeli raggiungono solo con la barca. Ma in questo micro sistema naturale è possibile scoprire anche il profilo antropologico della zona; proprio grazie ai pastori.
Come Giampiero, che offre oltre le escursioni degli originali “giri” in trattore. Mezzo moderno, ma legato alla terra.
Poi c’è Giovanni, che ha costruito (recuperando anche l’antico ovile in pietra e legno) l’agriturismo Canales (canales.it) ed è il pioniere della svolta eco turistica del Cedrino. Il primo che ci ha creduto attraverso un piccolo pontile e le canoe. Strumento massimamente ecologico che ha richiamato sul Cedrino turisti consapevoli, rispettosi dell’ambiente e disposti allo sforzo fisico della canoa per ammirare la bellezza del fiume.
E Giovanni è stato anche attivo nel promuovere la chiesetta di San Pantaleo, con un comitato per recuperare e restaurare il monumento storico. Insomma l’interesse turistico ha lanciato le iniziative di valorizzazione ambientale.
E di salvaguardia delle tradizioni sono numerose le scolaresche che assistono ad alcuni riti pastorali come la tosatura delle pecore.
Per maggiori informazioni sul lago Cedrino
Per informazioni, notizie sull’area si possono visitare i siti Internet dei due agriturismi, quelli dei centri di servizi turistici www.primasardegna.com e www.ghivine.com
Per gli hotel non c’è che l’imbarazzo della scelta: potete comunque provare a visitare vari siti di affitto e prenotazione di strutture turistiche.
Dove si trova il lago Cedrino
l Lago Cedrino si trova nella parte centro-orientale della Sardegna, in provincia di Nuoro. Più precisamente, è situato a sud del massiccio del Supramonte, tra i territori dei comuni di Dorgali, Oliena, Orgosolo e Urzulei. Nascosto nell’interno della Sardegna, non è mai stato meta di turismo, ma lentamente è stato riscoperto.
Foto di copertina di Gianni Careddu
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Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2024 da Rossella Vignoli