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Walkable City, libro di Jeff Speck sulle città percorribili a piedi veramente a misura d’uomo

L’urbanista e progettista architettonico Jeff Speck ha dedicato la sua carriera a valutare possibili soluzioni per rendere le città più vivibili. Una delle soluzioni è quella di far prevalere all’interno delle metropoli un fattore, seppur apparentemente banale, necessario: la pedonabilità.

Walkable City, libro di Jeff Speck sulle città percorribili a piedi veramente a misura d’uomo

La pedonabilità è infatti uno degli argomenti chiave del libro “Walkable City” in cui Speck spiega in modo convincente come sia possibile migliorare la qualità della vita creando degli spazi urbani pratici e razionali, a misura d’uomo appunto.

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Le moderne metropoli europee, e soprattutto le città italiane, hanno vivaci nuclei urbani – spesso coincidenti con i centri storici, con marciapiedi affollati e zone pedonali ricche di negozi e locali, aperti anche di sera.

Invece nelle tipiche città americane, gli spazi progettati per essere a misura d’uomo sono ancora pochi. Una loro caratteristica è, al contrario, quella di non avere infrastrutture utili per una mobilità alternativa alle auto, e questo soprattutto nelle zone periferiche. Mancano così piste ciclabili, marciapiedi, isole pedonali dove le persone possano passeggiare in tranquillità e fare shopping, entrare in bar o fermarsi a riposare su di una panchina. Come invece succede nelle città del vecchio continente, soprattutto quelle antiche.

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Uno dei problemi delle metropoli americane e dei paesi in via di sviluppo (una su tutte la Cina) attuali è infatti il cosiddetto urban sprawl, termine che indica l’espansione rapida e disordinata di una città. È un fenomeno che si sviluppa principalmente nelle zone periferiche urbane, portando con sé una serie di problemi, fra cui un’urbanizzazione caotica, una riduzione degli spazi verdi, una maggiore distanza dai servizi e dai mezzidi trasporto centrali, con conseguente aumento dell’utilizzo dell’auto per spostarsi.

Il libro di Speck evidenzia quanto sia importante realizzare una trasformazione strutturale delle città: aumentare le aree pedonali è possibile e relativamente facile ed economico. Basta questo semplice fattore per rendere molto vivibile, abbassare la criminalità e aumentare la qualità della vita di una metropoli, specialmente nei suoi spazi periferici.

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Rivelando i meccanismi invisibili della città, l’autore mostra dunque come una trasformazione come questa possa avere effetti a cascata anche nella vita quotidiana: è necessario creare luoghi che permettano alla gente di aggregarsi e muoversi liberamente a piedi, il che porta automaticamente ad innescare ulteriori buone pratiche di eco-sostenibilità urbana come miglioramento della rete urbana di trasporti pubblici e aumento delle aree di verde cittadino.

Può diventare più facile e piacevole fare le scelte giuste per la propria comunità, se gli spazi in cui si vive sono progettati per aiutarti a essere migliore.

Dettagli libro
Titolo: How Downtown Can Save America, One Step at a Time
Autore: Jeff Speck
Casa Editrice: Farrar, Straus and Giroux
Lingua: solo Inglese
Data pubblicazione: 13 novembre 2013
Pagine: 320 pagg.
Costo: 15,88 USD
ISBN: 978-0374285814

Disponibile su Amazon: Walkable City. Downtown Save America.


Ultimo aggiornamento il 19 Febbraio 2024 da Rossella Vignoli

Simona Treré

Classe 1984, si è laureata a Bologna in Scienze della Comunicazione (con una tesi su Green Marketing e Green Communication) e ha conseguito il master in Comunicazione Ambientale a Roma. Dal 2009 lavora nel settore della sostenibilità ambientale seguendo la comunicazione e la progettazione ambientale per aziende del territorio. Grazie ai suoi studi e al suo lavoro si è potuta dedicare a una delle passioni: l’ecologia e il rispetto per la natura (nei suoi vari, complicati e meravigliosi aspetti). Per divertimento ha sfilato come modella di abiti green e per hobby si è avvicinata all’affascinante mondo dei “rifiuti-non rifiuti” attraverso il riciclo creativo, creando e vendendo oggetti realizzati con materiale di recupero.

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