Viaggi e vacanze

La crescita del turismo biologico in Italia

Il trend del biologico è in forte espansione anche nel nostro Paese, e tra le varie categorie in crescita c’è anche quella del turismo eco-­responsabile, che preferisce scegliere strutture sostenibili.

La crescita del turismo biologico in Italia

Per comprendere quanto il settore del biologico e dell’eco-sostenibile stiano crescendo in Italia basta dare un’occhiata ai dati emessi da vari studi.

Negli ultimi cinque anni si è registrato un aumento in tutte le categorie di attività gastronomiche e commerciali monitorate.

Secondo i dati dello studio di biobank.it, la banca dati del bio in Italia, l’incremento più significativo si è rilevato nel comparto della ristorazione (che comprende bar, gelaterie, pizzerie, caffetterie e bistrot), dove si è passati dai 246 esercizi del 2010 ai 406 del 2014.

A seguire però ci sono gli e­-commerce di prodotti alimentari biologici, cresciuti del 58%, le mense scolastiche (+43%) ed i gruppi d’acquisto (+20%).

A guidare poi la classifica delle regioni più ‘biologiche’ (densità di attività ogni milione di abitanti) c’è il Trentino­-Alto-Adige, seguito dalla Valle d’Aosta e dall’Umbria; quest’ultima detiene inoltre il primato per quanto riguarda il numero di agriturismi e aziende con vendita diretta.

D’altronde, se si considera anche la recente accelerazione del dibattito intorno all’alimentazione sostenibile (basti pensare alla centralità che essa ha avuto nell’EXPO milanese), i risultati del rapporto Bio Bank non dovrebbero sorprendere.

Sono infatti sempre di più gli italiani che adottano un approccio consapevole in fatto di cibo, capace di coniugare la dimensione ambientale con quella del benessere fisico.

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Quanto sia diventato importante il viaggio sostenibile in Italia lo testimonia anche la crescente attenzione che viene dedicata da giornali e magazine sia cartacei che digitali che parlano di turismo; e si prevede che, trainata da Expo 2015, questa tendenza positiva possa consolidarsi sempre più.

Diversi i fattori che hanno determinato il boom di preferenze per il turismo sostenibile, e sono soprattutto economici ed etici.

L’interesse per vacanze nella natura è infatti rafforzato dalle difficoltà economiche di questi ultimi anni: si sceglie una meta da raggiungere in poco tempo e senza spendere troppo; c’è poi una crescente sensibilità ambientale che si declina nell’interesse verso l’alimentazione biologica, che porta ad una sempre maggiore richiesta di cibo locale e di stagione, e nella cura della persona con prodotti naturali. Così il turismo sostenibile non è che un aspetto di questo rinnovato interesse verso la Natura.

Per questa ragione alcune forme di turismo biologico, come gli agriturismi, sono ormai al centro dell’attenzione dei viaggiatori: si tratta di strutture dove è facile entrare in contatto con la natura, gustare buon cibo a km zero e dedicarsi alla cura del corpo.

Quanto sia diventato importante la scelta di una struttura sostenibile lo testimonia anche il blog del portale di viaggi Omio.it, che ha selezionato 8 agriturismi dove trascorrere vacanze veramente biologiche. Nella lista si trovano strutture che costellano la penisola da nord a sud e raccontano le bellezze naturalistiche del territorio italiano, la sua straordinaria biodiversità e le sue tradizioni gastronomiche locali.

Ce ne sono diverse tipologie: paradisi naturali per rigenerarsi dallo stress lavorativo, aziende agricole dove è possibile degustare frutta e verdura biologiche di stagione, veri e propri eco-villaggi dove si può vivere in simbiosi con il territorio e prender parte alla vita quotidiana della comunità locale.

Un’ulteriore conferma dell’attenzione crescente per questo tipo di turismo arriva ad esempio dall’Emilia Romagna, che ha recentemente destinato consistenti finanziamenti per le aziende operanti nel settore agro-alimentare.

Ciò dimostra che anche le amministrazioni locali hanno compreso il rapido sviluppo del settore e dovranno prendere sempre più in considerazione il trend positivo per le vacanze sostenibili.

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Stando invece a quanto emerge dal V rapporto realizzato dalla Fondazione UniVerde e Ipr Marketing. Gli italiani, il turismo sostenibile e l’eco-turismo, le ferie all’insegna del green sono ormai una realtà. Il 53% degli intervistati dichiara infatti di porsi il problema dell’impatto ambientale al momento di pensare al tipo di soggiorno, alla meta e al mezzo di trasporto da impiegare, mentre addirittura il 44% afferma di essere disposto a pagare tra il 10 e il 20% in più per fare vacanze realmente sostenibili.

Gli eco-turisti sono anche pronti a rinunciare all’auto nel caso in cui la destinazione si possa facilmente raggiungere con il treno (67%) e dimostrano di avere a cuore il rispetto dell’ambiente e delle popolazioni locali, nonché le risorse naturali e storico-culturali del territorio.

Tra le mete preferite dagli italiani che vogliono trascorrere vacanze ecologiche ci sono aree protette e parchi naturali perché permettono di effettuare percorsi enogastronomici (41%). Il 51% degli intervistati ha invece dichiarato di concedersi un periodo di relax e buon cibo in uno dei tanti agriturismi italiani.

Con la scelta di un turismo biologico gli italiani riscoprono la bellezza del territorio, a pochi passi da casa, e apprezzano i prodotti locali, sostenendo le economie di zona.

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