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L’impatto ambientale dei vegetariani

Perché è molto più sostenibile di chi mangia carne

Parliamo dell’impatto ambientale dei vegetariani, perché una dieta basata solo su alimenti di origine vegetale è più sostenibile rispetto ai prodotti di origine animale.

L’impatto ambientale dei vegetariani

Qual è l’impatto ambientale dei vegetariani

Si dice e si è detto molto sull’impatto ambientale dei prodotti animali rispetto a quelli vegetali soprattutto in termini di emissione di gas serra.  Ma come si può quantificare il risparmio di gas serra con un cambiamento di abitudini alimentari?

Ho fatto qualche calcolo basandomi sui dati della letteratura relativi all’impatto ambientale di varie tipologie di cibo, e ne emerge un quadro su cui c’è poco da commentare.

Ho preso spunto da un menù proposto alla scuola di mio figlio, così composto: passato di verdure con riso integrale  (50 gr riso, 100 gr verdure miste), bocconcini di vitellone alla cacciatora  (100 gr), zucchine al forno 100 gr, 1 cucchiaio di olio extra vergine (9 gr).

Ne ho poi ne ho formulato uno interamente vegetale ma con apporto di macronutrienti analogo, anzi addirittura superiore come contenuto in calcio e ferro: passato di verdure e legumi  (70 gr verdure, 30 gr legumi), hamburger di fagioli (70 gr), zucchine al forno 100 gr, 1 cucchiaio di olio extra vergine (9 gr).

Proteine Carboidrati Lipidi Ferro Calcio
 Menù carne  27,56 gr  46,77 gr  10,61 gr  4,22 mg  74,45 mg
 Menù vegetariano  26 gr  51,56 gr  9,36 gr  9,92 mg  174,3 mg

Ho calcolato le emissioni per la produzione dei cibi dell’uno e dell’altro menù a partire da dati di letteratura ed è emersa una differenza in termini di CO2 tra i due pari a 3.166 kg e in termini di water footprint pari a 1.543 litri (rispettivamente 3.794 contro 628 e 2.182 contro 639).

Impiegando poi le proporzioni del software impiegato dalle Ferrovie dello Stato per il calcolo del risparmio di gas serra emerge poi che, la sostituzione del menù 100% vegetale con il menù con carne in questo caso equivale a percorrere 21 km con mezzi pubblici anziché in automobile.

impatto ambientale dei vegetariani

L’impatto ambientale di un vegetariano per 1 giorno su 7

A voi i calcoli moltiplicando questo dato se una persona si impegnasse in questo piccolo cambiamento 1 volta a settimana tutto l’anno.

Pensate poi al risparmio di tonnellate in un giorno solo se si adottasse questa iniziativa in un Comune, cosa che sto proponendo, per variare i pasti scolastici: migliaia di tonnellate di gas serra risparmiate ogni anno e la possibilità di orientare un mercato in direzione più sostenibile.

A questo proposito approfitto per ricordare che dallo scorso anno esiste un Decreto del Ministero per la Tutela del Territorio, dell’Ambiente e del Mare che stabilisce che in sede di gara d’appalto per l’assegnazione dei servizi di ristorazione, le amministrazioni debbano tener conto tra i requisiti richiesti ai partecipanti, di iniziative di informazione sull’impatto ambientale degli alimenti e che si debbano prediligere il più possibile proteine vegetali rispetto a quelle animali (D.M. 25/7/2011). Uno strumento importante che però, come spesso accade in Italia, è sconosciuto e inapplicato…”

Altre informazioni sulla dieta vegetariana

Potete trovare altre idee, consigli e guide pratiche sulla dieta vegetariana e vegana:

Roberta Bartocci

Laureata in biologia, è una nutrizionista di lunga data attiva sul suo sito vegcoach.it, esperta di cucina vegetariana ma soprattutto vegana e di cucina naturale.

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