5 buone notizie sull’ambiente nel 2025
Tra crisi climatica e allarmi continui, il 2025 ci ricorda che la natura può ancora sorprendere — se le diamo spazio.
Il 2025 ci ricorda una cosa fondamentale: le cattive notizie fanno rumore, ma quelle buone cambiano il futuro. E condividere speranza è anche un atto ecologico. Ecco 5 notizie belle che vogliamo condividere con voi sull’ambiente per questo anno che so sta per concludere.

Sommario
- 🌞 1. Le energie rinnovabili hanno sorpassato il carbone a livello globale
- 🌳 2. Riforestazione: piantati miliardi di alberi e finalmente c’è un Fondo internazionale per le foreste tropicali
- 🐆 3. Migliorano le stime per alcune specie selvatiche
- 🐢 4. Meno plastica: il consumo globale inizia a rallentare
- 🪸 4. Barriere coralline: segnali di recupero in alcune aree
🌞 1. Le energie rinnovabili hanno sorpassato il carbone a livello globale
Una pietra miliare: nel primo semestre del 2025 la generazione di elettricità da fonti rinnovabili ed in particolare da solare ed eolico, ha superato quella da carbone per la prima volta nella storia. In diversi Paesi europei, nei mesi estivi, le rinnovabili hanno superato il 60–70% del mix energetico, riducendo drasticamente l’uso di carbone e gas.
Questo traguardo, determinato in gran parte dalla rapida crescita di Cina e India, rappresenta il frutto di decenni di investimenti, innovazione e sostegno. E segnala una transizione verso energia più pulita a livello globale.
Solo nel maggio 2025, la Cina ha installato 93 Gigawatt di capacità solare e 26 Gigawatt di capacità eolica, sufficienti a fornire energia rinnovabile all’intero Paese della Polonia. La capacità solare totale installata dalla Cina ha ora superato i 1.000 GW, rappresentando la metà della capacità solare totale mondiale.
(Fonte: The Top Energy Stories 2025, World Economic Forum, 2025)
🌳 2. Riforestazione: piantati miliardi di alberi e finalmente c’è un Fondo internazionale per le foreste tropicali
Non solo più alberi, ma foreste più sane: molti programmi del 2025 puntano su specie autoctone e biodiversità. America Latina, Africa e Asia hanno avviato progetti di riforestazione intelligente che migliorano suolo, acqua e resilienza climatica.
Non greenwashing, sono veri ecosistemi, non monoculture.
Inoltre, nel 2025 è stato annunciato un fondo con oltre 5 miliardi di dollari, il Tropical Forest Forever Facility (TFFF), per proteggere le foreste tropicali e sostenere direttamente le comunità indigene custodi delle foreste. (Fonte: Le 5 buone notizie dall’ambiente nel 2025, WWF)
🐆 3. Migliorano le stime per alcune specie selvatiche
In Europa il 2025 conferma un trend positivo: lupi, linci, rapaci e grandi erbivori continuano a riconquistare territori da cui erano scomparsi. C’è più biodiversità, e diminuiscono le estinzioni locali.
Grazie a programmi di conservazione, si sono affermati aumenti della fauna selvatica in alcune regioni, confermando che protezione e gestione efficace possono aiutare popolazioni animali vulnerabili.
Un esempio sono i nuovi cuccioli di cervo italico avvistati nei boschi calabresi nel 2025, mentre le ultime ricerche in Nepal hanno confermato la presenza di 397 individui di leopardo delle nevi, uno dei felini più misteriosi al mondo. (Fonte: Le 5 buone notizie dall’ambiente nel 2025, WWF)
🐢 4. Meno plastica: il consumo globale inizia a rallentare
Per la prima volta, la crescita della plastica monouso si è fermata. Merito di divieti più severi, sistemi di riuso, materiali alternativi ed una maggiore consapevolezza dei consumatori.
In molte città europee il monouso è ormai l’eccezione, e le riduzioni significative di sacchetti di plastica sono anche una realtà sulle spiagge americane dove esistono divieti o tasse più stringenti, contribuendo a meno inquinamento marino. Una svolta storica. (Fonte: Plastic bag bans and fees reduce harmful bag litter on shorelines, Science)
🪸 4. Barriere coralline: segnali di recupero in alcune aree
Nonostante il cambiamento climatico resti una minaccia enorme, nel 2025 alcune barriere coralline protette mostrano segnali di ripresa grazie alla riduzione dell’inquinamento locale, a sempre più numerose aree marine protette, alle nuove tecniche di restauro attivo. La natura sa reagire, se le diamo spazio. (Fonti: Coral reef resilience and resistance to bleaching, IUCN, 2024–2025 e Status of Coral Reefs of the World 2025, UNEP, 2025)
Ultimo aggiornamento il 30 Dicembre 2025 da Rossella Vignoli
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