Giornata mondiale dell’orso polare: proteggiamo il ‘re dei ghiacci’
Perchè è a rischio e che associazioni tentano di tutelarlo
Il 27 febbraio si celebra la Giornata mondiale dell’orso polare, un evento dedicato a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione critica di questa specie iconica dell’Artico. L’orso polare, simbolo della natura incontaminata e dell’equilibrio ecologico, è oggi minacciato dai cambiamenti climatici e dalle attività umane. Scopriamo insieme perché questa giornata è così importante e cosa possiamo fare per garantire un futuro ai “giganti bianchi” del Polo Nord.

Sommario
Chi è l’orso polare e perché è in pericolo?
L’orso polare (Ursus maritimus) è il più grande carnivoro terrestre del pianeta, perfettamente adattato alla vita nell’Artico. Il suo habitat principale sono i ghiacci marini, dove caccia le foche, la sua principale fonte di nutrimento. Tuttavia, i cambiamenti climatici stanno causando il rapido scioglimento dei ghiacci, riducendo il territorio disponibile per la loro sopravvivenza.
Secondo il WWF, negli ultimi decenni la popolazione globale di orsi polari ha subito una significativa diminuzione, e molti esemplari si trovano a dover affrontare lunghi periodi di fame a causa della scarsità di prede.
Esistono 19 popolazioni di orsi polari, attualmente documentati dagli scienziati; 4 le principali classificazioni che ne sono state fatte. Gli orsi polari in grave pericolo sono quelli che si trovano nelle seasonal ice eco-regions, ovvero quelle aree in cui in inverno vi è solo ghiaccio, per cui in primavera gli orsi dovranno nuotare o camminare per chilometri prima di trovare ghiaccio e sono così costretti alla sopravvivenza attingendo alle loro scorte, sempre più esigue, di grasso. Molti non ce la fanno. Ma la situazione non è allegra nemmeno per gli orsi che si trovano nelle basin convergent eco-regions, quelle zone a minor rischio in cui si presume che se le temperature continueranno ad aumentare, gli orsi inizieranno ad entrare in crisi alimentare già nei prossimi 75 anni.
Quali sono le minacce per gli orsi polari
Le principali minacce sono:
- Scioglimento dei ghiacci: La perdita del ghiaccio marino riduce le aree di caccia e costringe gli orsi a percorrere lunghe distanze in cerca di cibo.
- Inquinamento: Sostanze chimiche tossiche, come i PCB (policlorobifenili), si accumulano nella catena alimentare dell’Artico.
- Attività umane: L’espansione dell’estrazione di petrolio e gas e il traffico navale disturbano gli habitat naturali degli orsi.
Perché la Giornata mondiale dell’orso polare è importante?
Istituita da organizzazioni ambientaliste come Polar Bears International, la Giornata Mondiale dell’Orso Polare mira a:
- Informare il pubblico sui rischi che questa specie sta affrontando
- Promuovere azioni concrete, come la riduzione delle emissioni di gas serra per contrastare il riscaldamento globale
- Sostenere la ricerca scientifica per comprendere meglio l’ecosistema artico e trovare soluzioni per la conservazione
Questa giornata non è solo una celebrazione dell’orso polare, ma un appello globale a proteggere l’intero ecosistema artico, fondamentale per la salute del nostro pianeta.
Cosa possiamo fare per aiutare gli orsi polari?
Anche se viviamo lontani dall’Artico, possiamo contribuire alla salvaguardia dell’orso polare e del suo habitat. Ecco alcune azioni utili:
- Ridurre le emissioni di CO₂: usate mezzi di trasporto sostenibili, risparmia energia e scegli fonti rinnovabili
- Sostieni le organizzazioni ambientaliste: Partecipa a campagne o fai una donazione per progetti di conservazione
- Diffondi consapevolezza: parlate della situazione degli orsi polari con amici e familiari e condividi informazioni sui social
- Adotta un orso simbolicamente: molte associazioni offrono programmi di adozione simbolica per sostenere la protezione della specie
Quali sono le principali organizzazioni che lavorano per la protezione dell’orso polare?
Ecco una tabella che elenca le principali organizzazioni che lavorano per la protezione dell’orso polare, con una breve descrizione e il link al loro sito web.
Organizzazioni per la protezione dell’orso polare
Di seguito trovi una lista delle principali organizzazioni che lavorano per la conservazione degli orsi polari e del loro habitat artico.
Organizzazione | Descrizione | Sito Web |
---|---|---|
Polar Bears International (PBI) | Un’organizzazione dedicata esclusivamente alla conservazione degli orsi polari e del loro habitat. | Visita il sito |
World Wildlife Fund (WWF) | Lavora per proteggere il ghiaccio marino e mitigare i conflitti tra uomo e orso polare. | Visita il sito |
Arctic Council | Un’organizzazione intergovernativa che affronta questioni ambientali e di sostenibilità nell’Artico. | Visita il sito |
Wildlife Conservation Society (WCS) | Svolge ricerche sull’adattamento degli orsi polari ai cambiamenti climatici. | Visita il sito |
International Union for Conservation of Nature (IUCN) | Gestisce la Lista Rossa delle Specie Minacciate, che include gli orsi polari come “vulnerabili”. | Visita il sito |
Natural Resources Defense Council (NRDC) | Combatte il cambiamento climatico per proteggere l’Artico e la fauna selvatica. | Visita il sito |
Sea Ice Alliance | Promuove la protezione dei ghiacci marini, essenziali per la sopravvivenza degli orsi polari. | Sito non disponibile |
Greenpeace | Conduce campagne contro l’estrazione di petrolio e gas nell’Artico. | Visita il sito |
UNEP – Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente | Si occupa della conservazione della biodiversità e della lotta al cambiamento climatico. | Visita il sito |
Il futuro dell’orso polare dipende da noi
La Giornata mondiale dell’orso polare ci ricorda che il destino di questa straordinaria specie è legato alle nostre scelte. Proteggere l’Artico significa non solo salvare gli orsi polari, ma anche preservare un equilibrio ecologico essenziale per la vita sulla Terra.
Non aspettiamo che sia troppo tardi: agire oggi per il clima e l’ambiente è il primo passo per garantire un futuro migliore per tutte le specie, compreso il maestoso orso polare.
Salviamo il re dei ghiacci: facciamo la nostra parte!
Se volete approfondire il tema o scoprire altre iniziative legate alla Giornata Mondiale dell’Orso Polare, continua a seguirci sul nostro sito dedicato all’ambiente e alla sostenibilità!
Video di Adam Ravetch
Chiudiamo con un video dell’orso polare e della sua famiglia in viaggio in cerca di cibo verso i ghiacci dell’Artico, una battaglia costante perchè spesso la banchisa ghiacciata non c’è, per via degli effetti, sempre più evidenti, del surriscaldamento globale.
A causa del riscaldamento globale le piattaforme di ghiaccio dell’Artico si stanno notevolmente sciogliendo e riducendo in presenza e dimensioni. Queste piattaforme sono importanti per gli orsi, poiché senza non potrebbero riposarsi, mangiare e ripartire.
Ripresi dal regista Adam Ravetch, in versione ravvicinata grazie ad una minuscola e leggerissima GoPro; questa mini-telecamera ci permette di partecipare al viaggio spettacolare e faticoso degli orsi come fossimo parte della famiglia: in superficie e poi sott’acqua, questi splendidi animali attraversano chilometri e chilometri solo per trovare cibo.
Adam Ravetch, regista pluripremiato, naturalista marino e avido subacqueo, ha lavorato per diversi anni per il National Geographic, e il documentario “Ultimate Explorer: On Thin Ice“, gli fece guadagnare il primo di cinque Emmy. Le fatiche di Adam raccolte in 20 anni di pellicola, sono volte alla scoperta della connessione tra uomo e animali. E questa retrospettiva, sulla vita degli orsi polari oggi, non è da meno.
Questo video è commovente, ma ciò che conta è il significato che vuole veicolare. Si stima che in 100 anni, tutti gli orsi polari saranno estinti, e questo a causa delle nostre emissioni di gas serra, che stanno rendendo gli inverni artici sempre più brevi e le terre e i mari sempre più caldi.
Altre giornate mondiali da ricordare
- Giornata mondiale della Terra: il 22 aprile di ogni anno
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- Tutto sulla giornata Mondiale del Pane
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- Sempre più orsi polari muoiono di fame per il surriscaldamento globale
Ultimo aggiornamento il 10 Febbraio 2025 da Rossella Vignoli
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