Mamma e bambino

Perché bisogna essere genitori green

Una guida etica e pratica per insegnare ai figli a rispettare il pianeta, gli animali e le risorse naturali.

Essere genitori oggi significa molto più che provvedere. Significa anche educare alla consapevolezza, al rispetto per la natura, al valore delle risorse che ci circondano e al senso della responsabilità come consumatori. In un mondo che consuma velocemente, la famiglia può diventare un laboratorio di sostenibilità. Un luogo in cui far germogliare nei figli un amore per il Pianeta e la coscienza che ‘essere green‘ non è una moda, ma un impegno quotidiano.

Perché bisogna essere genitori green

In questa guida scoprirai come trasformare la teoria in pratica, con gesti concreti, dialoghi utili, abitudini che durano, e una tabella riassuntiva da usare come check-list familiare.

Perché genitore green: valore etico e pratico

Il nostro stile di vita lascia tracce: sprechi, plastica, energia inutilizzata. E se insegnassimo ai figli che ogni scelta conta?

Ricordatevi che ridurre l’impatto significa costruire un futuro più equo, ed una casa sicura e un ambiente sano sono la base di ogni generazione.

Inoltre, i figli apprendono più dagli esempi che dalle parole, per cui vale la pena vivere concretamente scelte green perché questo comportamento insegna più di mille spiegazioni.

Come parlare ai figli del rispetto per l’ambiente e gli animali

  • Usate un linguaggio semplice: per esempio ‘La Terra ci dà tutto ciò che abbiamo’, oppure ‘impatto ecologico’
  • Raccontate storie: ad esempio come gli animali soffrono se perdiamo gli habitat, o come le risorse non sono infinite
  • Coinvolgimento: fate scegliere il giorno del riciclo, o una piccola pianta da coltivare
  • Domande aperte: domande come ‘Cosa succederebbe se buttassimo tutta la plastica per strada?’ aiutano a stimolare il pensiero critico dei bambini

Il ruolo del genitore-consumatore

  • Acquistare con consapevolezza: privilegiare qualità, durata, materiali sostenibili
  • Evitare l’usa-e-getta: gli oggetti “veloci” non insegnano rispetto
  • Scambio e riuso: vestiti, libri, giocattoli di seconda mano diventano insegnamento
  • Dire no agli stereotipi: insegnare che il valore non sta nella quantità, ma nella scelta responsabile

4. Abitudini familiari sostenibili da adottare subito

Ecco una tabella riassuntiva che i genitori possono stampare, affiggere sul frigo e usare come promemoria insieme ai figli.

Comportamento Genitore-modello Con i figli
Ridurre i rifiuti Usare borraccia, sacchetti riutilizzabili Portare la propria bottiglia a scuola/gita
Riciclare e riusare Ordinare i contenitori differenziati e spiegare il perché Fare un gioco come ‘quale cestino va qui?’
Consumo consapevole Acquistare secondo bisogno reale, scegli materiali sostenibili Chiedere: Ne hai davvero bisogno? prima di un nuovo giocattolo
Rispetto per la natura e gli animali Passeggiare nella natura, spiegazioni sugli esseri viventi Scoprire insieme un animale o pianta e raccontarne il valore
Energia e acqua Spegnere luci, fare docce brevi, preferire bici o mezzi pubblici Coinvolgere i bimbi: Chi trova prima l’interruttore spento?
Gestione vestiti e giocattoli Preferire usato, organizzare scambio, donare ciò che non usi più Far scegliere ai bambini cosa donare o scambiare, aiutarli a capire

Ostacoli e come superarli

  • Non cercare la perfezione: anche piccoli gesti hanno valore
  • Evitare il giudizio: se un figlio fa uno spreco, trasformalo in dialogo e occasione d’apprendimento
  • Coerenza: i figli notano se dite una cosa ma ne fate un’altra
  • Fare dell’errore un’opportunità: se comprare troppo è stato un errore, vendete o donate e raccontatelo come scelta

Progetti familiari per crescere insieme

  • Un mese senza plastica: ogni domenica in famiglia valutate quanto plastica è stata evitata
  • Orto o vaso sul balcone: coltivate una pianta insegna responsabilità e ciclo della vita
  • Giornata second-hand: un sabato ogni 3 mesi fate un mercatino dell’usato in famiglia
  • Passeggiata con rifiuti raccogli-gioca: trasformate la raccolta dei rifiuti in una caccia al tesoro educativa

Consigli pratici nella vita coi figli

L’approccio di base per tutti è quello delle 3 R: riduci, ricicla, riusa, che porterà a diversi tipi d’insegnamento e a diverse azioni a seconda dell’età dei bambini. Ad esempio,  quando si hanno bambini molto piccoli, deve essere il genitore ad avere un comportamento virtuoso se vuole limitare i rifiuti: quindi bandite i pannolini usa e getta per lasciare spazio a quelli lavabili, utilizzate per i giochi solo le batterie ricaricabili, sostituite il più possibile i prodotti confezionati con quelli fai-da-te.

Quando i figli crescono l’atteggiamento è più orientato a condividere con loro le nostre scelte eco-friendly, incoraggiandoli a mettere in pratica nel loro piccolo alcune delle nostre buone pratiche.

Si può essere seguire un comportamento sostenibile nella scelta di vestiti usati o riciclati tra fratelli ma anche amici e parenti, così come per i libri e i giochi, spingendoli magari a costruirne insieme dei nuovi con materiali di recupero e una buona dose di creatività.

Quante volte i giocattoli, per esempio, vengono buttati appena il figlio cresce un po’ o si è stancato di loro, quando magari possono essere riutilizzati da amici e cugini? Perché acquistare tutto nuovo, quando qualcuno ha sicuramente usato poco degli oggetti che potrebbero fare la felicità di nostro figlio? Importante è dunque instaurare un sistema di scambio.

Quando arriva poi il momento della scuola, anche la cartella può essere più green se si privilegiano i quaderni e i diari di carta riciclata e certificata, i colori ad acqua o le penne biodegradabili. Si può poi applicare il car sharing anche per andare a scuola, con accompagnamenti di gruppo organizzati da genitori e insegnanti che tutte le mattine portano a turno i bimbi, a piedi o con i mezzi pubblici o anche in bici, chi risiede nella stessa zona; spesso ci sono già sistemi di pedibus che ‘fermano’ anche vicino a casa. Basta cercare sul sito del proprio Comune.

Anche le vacanze possono essere fatte basandosi su scelte sostenibili, magari in luoghi immersi nella flora e a contatto con gli animali, e quando i ragazzi sono più grandi, coinvolgerli in eco-vacanze da volontari per tutelare la Natura.

Quando si festeggia, cerchiamo di utilizzare sempre piatti e stoviglie lavabili, tovaglie e tovaglioli di stoffa, palloncini biodegradabili, riutilizzando fogli già usati su un lato per eventuali giochi. Sarà più faticoso pulire ma non ci sarà lo spreco inutile di 30-40 piatti usa-e-getta che spesso sono di plastica non riciclabile

Infine, lo shopping: se volete comprare qualcosa di nuovo, valutate attentamente se sia veramente necessario acquistarlo nuovo o che non sia già disponibile usato e in buono stato, che è anche un modo per risparmiare.

Conclusione

Essere genitori green non significa solo “fare bene all’ambiente”, ma costruire un’eredità di rispetto, consapevolezza e amore per il nostro Pianeta. Insegnare ai figli che le risorse sono limitate, che gli animali meritano cura, che il consumo può essere scelto e non subìto — è uno dei doni più importanti che possiamo fare.

E questa guida nasce per accompagnarvi, con concretezza e semplicità, in un percorso familiare che vale non solo per i bambini, ma per la vita che tutti desideriamo vivere e lasciare.

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Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2025 da Rossella Vignoli

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Luca Scialò

Nato a Napoli nel 1981 e laureato in Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazione, scrive per TuttoGreen da maggio 2011. Collabora anche per altri portali, come articolista, ghost writer e come copywriter. Ha pubblicato alcuni libri per case editrici online e, per non farsi mancare niente, ha anche un suo blog: Le voci di dentro. Oltre alla scrittura e al cinema, altre sue grandi passioni sono viaggiare, il buon cibo e l’Inter. Quest’ultima, per la città in cui vive, gli ha comportato non pochi problemi. Ma è una "croce" che porta con orgoglio e piacere.

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