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Alla scoperta dell’alpaca, diverso dal lama e noto per la sua lana pregiata

L’Alpaca appartiene alla famiglia dei camelidi ed è originario del Sudamerica, in particolare nella zona delle Ande dove viveva in branco ad altezze elevate (anche 5mila metri).

Alla scoperta dell’alpaca, diverso dal lama e noto per la sua lana pregiata

L’allevamento di questi animali nasce solo per la produzione della lana, perché l’alpaca non viene utilizzato come esemplare da soma.

Ne esistono due razze:

  • Huacaya, la cui lana è fitta, sottile, uniforme, a ciocche, con molte tonalità del mantello.
  • Suri, con il pelo lungo, che cade lungo la schiena dà all’animale un aspetto longilineo. La fibra è fitta ma molto sottile, lucida ed uniforme, senza increspatura.

Alpaca: caratteristiche dell’animale

Gli alpaca sono animali estremamente docili, di buon carattere, assolutamente non pericolosi.

I loro denti non sono taglienti e non mordono, non hanno zoccoli ma cuscinetti. Gli alpaca sono abituati a vivere in gregge e non dovrebbero mai essere tenuti da soli, perché soffrono la solitudine.

Quali sono le differenze dai lama

Al contrario dei lama, gli alpaca sono allevati non per farne animali da soma, ma per la loro lana pregiata, utilizzata per tessere coperte e ponchos.

Hanno una dimensione più piccola rispetto ai lama, e la loro fibra (lana) è estremamente più pregiata. Inoltre, da sempre, questi animali vengono allevati per la loro lana, e non come animali da lavoro, come accade appunto con i lama.

Altra cosa che molti si staranno chiedendo: a differenza dei lama, sputano molto raramente, e solo quando sottoposti ad estrema pressione.

Come allevare gli alpaca

Prendersi cura degli alpaca non è complicato: infatti brucano il terreno, senza strappare le radici o rovinare i prati, sono estremamente «igienici» nei loro bisogni, tendendo a non spargere le feci su tutto il pascolo ma identificando uno o due luoghi ben precisi.

I pascoli assomigliano a prati da golf: gli alpaca tagliano l’erba e non la strappano, non scortecciano gli alberi, non sciupano i terreni, se piove molto i loro piedi camosciati fanno si che non creino danni, non si arrampicano, mangiano anche le foglioline dei rovi.

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Alcuni alpaca di diversi colori

Controlli veterinari

Un allevamento richiede controlli veterinari e vaccini regolari come tutti gli altri animali, oltre ad un’alimentazione bilanciata, vaccinazioni regolari, sverminazioni, visite di controllo faranno il resto.

La vita media di un esemplare è intorno a venti anni.

Creare dei recinti e tenerli puliti

Questi animali sopravvivono bene anche con temperature rigide, è però consigliato disporre di alloggi adeguati durante l’inverno per il loro benessere, come pure assicurare una giusta quantità d’ombra nei mesi estivi.

L’ideale sarebbe avere recinzioni alte circa due metri per tenere gli animali al riparo da volpi, cani randagi ed eventuali lupi se presenti in zona.

Fondamentale è inoltre la pulizia dei recinti: l’ideale è pulire i paddock più volte la settimana, meglio ancora giornalmente se in presenza di spazi stretti. Con piccoli accorgimenti si potranno così evitare parassiti, e di macchiare la fibra pregiata che riveste gli animali.

Cosa mangiano gli alpaca

Occorre rispettare il rapporto tra numero di animali ed estensione di terreno. In un allevamento bisogna tenere un rapporto tra i 5 e i 10 animali per ogni ettaro di terreno, avendo cura di ruotare il pascolo ed integrare l’alimentazione di erba fresca con fieno, specie nella stagione invernale, ove la disponibilità di erba fresca può essere minore, o quando il sole estivo dovesse aver seccato i pascoli.

Il fieno potrà essere poi integrato con l’erba medica per assicurare un’alimentazione ottimale. L’integrazione è imprescindibile per femmine di alpaca incinte o che allattano.

La lana di alpaca: usi e particolarità

L’alpaca ha una caldissima, folta e finissima lana per proteggerli dal freddo delle Ande. Un tempo prerogativa solo della più pregiata nobiltà.

Viene infatti utilizzata per la creazione di accessori ( cappelli, sciarpe, guanti, stole in lana d’alpaca) come pure per l’abbigliamento (maglie e maglioni). La fibra è disponibile in 22 colori naturali, nelle sfumature del bianco, del beige, del marrone, del grigio fino al nero.

La richiesta di questa fibra sul mercato mondiale è in continua crescita: anche in Europa, il numero di stabilimenti attrezzati per la sua lavorazione è in continua crescita.

Caratteristiche della lana di alpaca

A renderla così speciale, oltre alla sua bellezza e lucentezza, l’assenza di lanolina, che fa sì che questa lana sia anallergica e quindi idonea appunto anche per l’utilizzo sui bambini. Rispetto al cachemire poi, è estremamente più durevole e resistente. Questa fibra è dunque estremamente pregiata.

Sin dai tempi antichi infatti era particolarmente apprezzata per le sue caratteristiche di leggerezza, impalpabilità, potere termico.

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Altro bellissimo esemplare di questo camelide

La lana di cria

La lana del cria, il piccolo dell’alpaca, è quella più pregiata per la brillantezza e per la leggerezza, e non contiene lanolina, non infeltrisce e non dà allergie. La sensazione è paragonabile ad un cashmere di fascia alta.

La lavorazione della fibra dell’alpaca

Tosatura

Questi animali vengono tosati una volta all’anno, in primavera:

  • un alpaca femmina produce circa 2,5 kg di lana;
  • un alpaca maschio può arrivare a produrre anche 4 kg di lana all’anno.

Lavaggio

Una volta raccolta, si procederà al lavaggio della fibra per togliere le impurità. Normalmente la resa dopo il lavaggio è del 75%- 80%: il resto è dovuto ad impurità, polvere, terriccio, materiale di scarto. Una buona fibra deve essere fine, sufficientemente lunga e offrire resistenza tessile.

Asciugatura e filatura

Dopo aver fatto asciugare le fibre vanno filate. A seconda delle proprietà chimico- fisiche delle fibre, i processi di filatura si diversificano in cardata e pettinata.

  • La cardatura è da preferirsi per le fibre di taglio più corto che vengono filate di solito con fibre più lunghe per migliorare le caratteristiche del filato.
  • La filatura a pettine si utilizza invece per le fibre più lunghe. Il filato ottenuto viene utilizzato prevalentemente per l’abbigliamento, sia tradizionale che a maglia.

Curiosità

  • Al tempo degli Inca era nota come lana degli Dei, tanto che solo l’imperatore e la sua famiglia potevano indossarla.
  • Dal 2014 è attiva anche una nuova associazione, la Snael (Associazione Società Nazionale Alpaca e Lama) che aiuta tutti coloro che vogliono impegnarsi nella crescita del movimento alpaca e lama in Italia.
  • Pet Therapy: essendo l’animale molto docile, attento ed educato, in grado di rispondere ai comandi e ai richiami, viene impiegato positivamente come esemplare da pet therapy per la sua intelligenza e la voglia interazione.

Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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