Alla scoperta del mondo degli assorbenti lavabili: possono rappresentare una vera alternativa ecologica ed all’insegna del risparmio? Ne esistono di diversi tipi, per cui va data una risposta un minimo circostanziata. Vediamo quello che c’è da sapere.
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Oramai buona parte dei prodotti usa e getta attualmente in commercio può essere tranquillamente riciclata, se si ha cura di separare i vari materiali da cui è composta.
Ci sono però ancora due tipologie di rifiuti per i quali non è stato ancora trovato un valido sistema ecologico per evitare che vadano dispersi in qualche discarica. Stiamo parlando degli assorbenti femminili e dei pannolini per bambini.
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C’è da dire inoltre che la maggioranza di questi prodotti utilizzano particolari sostanze chimiche per evitare i cattivi odori o garantire una maggiore freschezza al contatto con la pelle. Alla lunga queste sostanze possono provocare in molte donne irritazioni. Nei casi peggiori, favoriscono addirittura l’insorgere di vere e proprie allergie.
Quale rimedio possiamo adottare, oltre a quello delle coppetta mestruale per il ciclo, per vivere in modo più naturale il nostro ciclo?
Gli assorbenti lavabili, sconosciuti ai più, potrebbero rappresentare una valida alternativa. La loro forma ricorda molto quella degli assorbenti tradizionali, tanto che hanno persino le ali che si chiudono con un bottoncino di modo da assicurare la piena aderenza.
I tessuti sono molto più morbidi e non danno quella sensazione di contatto con qualcosa di estraneo o di ruvido.
Come dicevamo in premessa, ne esistono almeno due tipologie differenti.
Hanno una durata media di 4/5 anni e possono essere lavati tranquillamente insieme alla nostra biancheria, evitando accuratamente l’utilizzo di candeggina o altri smacchiatori che rovinerebbero i tessuti e potrebbero irritare la pelle.
Se gli assorbenti sono costituiti da tessuti naturali, è consigliabile lasciarli in ammollo in acqua fredda almeno per almeno un paio d’ore (fino a due giorni ma non oltre, per evitare l’effetto muffa), pre-trattando le macchie con il sapone di Marsiglia. Poi possiamo metterli in lavatrice a 40/50°C, avendo cura almeno una volta l’anno di fare un ciclo di lavaggio a 60°.
Se invece abbiamo acquistato assorbenti in tessuti tecnici, allora li riponiamo nelle wet bag (delle micro buste adatte alla conservazione di questi prodotti) e li mettiamo in lavatrice insieme al carico dell’intimo. La bustina, tra l’altro, è utilissima anche per quando siamo in giro e ci dobbiamo cambiare.
Oltre agli assorbenti esistono anche i salva-slip naturali. Per chi volesse cimentarsi con la macchina da cucire, invece, sul web si trovano tanti consigli su come produrli da sole!
Alcune donne, amiche dell’ambiente anche durante il periodo del ciclo mestruale, alternano l’uso delle coppette, che magari può essere più indicato durante i giorni di flusso abbondante, all’uso degli assorbenti lavabili quando le perdite sono più deboli o addirittura assieme per essere sicure di assorbire eventuali perdite della coppetta.
Con un pizzico di accortezza in più, si possono davvero abbattere notevolmente i costi che sosteniamo mensilmente per l’acquisto di tamponi e salvaslip. C’è solo infatti da affrontare una spesa iniziale variabile, a seconda del tipo di tessuto che si sceglie. Poi non dovrete più preoccuparvi di assicurarvi la giusta scorta mensile.
Oltre alle vostre tasche, darete un grande contributo allo smaltimento dei rifiuti e vi prenderete cura in modo più sano del vostro corpo.
In rete troverete diverse pagine con istruzioni per farli in casa, ma è utile sapere dove si possono comprare in rete.
Qui una selezione da alcuni shop di fiducia online:
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