Spesa biologica

Frutta biologica: vantaggi e svantaggi rispetto alla frutta “normale”

Ambiente, gusto, più nutrienti e meno pesticidi: ecco perché va presa in considerazione

Frutta biologica: secondo diversi studi, contiene più nutrienti e soprattutto maggiori benefici diretti e indiretti per il nostro organismo rispetto a quella “normale”. La frutta biologica contiene una maggior quantità di composti antiossidanti, utili per migliorare la nostra salute e garantisce una minore esposizione a metalli tossici e pesticidi. Scopriamo insieme nel dettaglio questi vantaggi.

Frutta biologica: vantaggi e svantaggi rispetto alla frutta “normale”

Quando andiamo a comprare della frutta, notiamo che tra la tanta che ci troviamo a disposizione nei mercati e nei negozi di frutta, una parte è venduta come “frutta biologica“.

Frutta biologica significato

Vale la pena soffermarsi innanzitutto sulla definizione di biologico o meglio organico, prendendo a prestito la definizione molto sintetica di Wikipedia:

il principale aspetto distintivi dell’agricoltura biologica è la conservazione della sostanza organica del terreno ed è una forma di agricoltura a basso impatto ambientale

Volendo sintetizzare, la frutta biologica è trattata con meno pesticidi e senza concimi chimici quando viene coltivata, e di conseguenza arreca maggiori benefici alla salute perché manca di alcune sostanze dannose che la frutta “normale” ha.

Frutta biologica: benefici

Ma i benefici della frutta biologica non finiscono qui, perché un frutto, o meglio la sua pianta, è un organismo vivente, non un computer che è un oggetto inerme: è vivo e reagisce agli stimoli esterni.

Reagisce per necessità, e lo fa producendo sostanze che sono utili alla nostra salute. Vediamo perché.

I pesticidi e i concimi chimici sono, a tutti gli effetti, degli aiuti per una pianta, un po’ come i medicinali che prendiamo noi. I pericoli per una pianta sono, per dire, il batterio X, il virus Y, il fungo Z? Bene, io do un pesticida anti-X, uno anti-Y e uno anti-Z e rimuovo il problema alla radice. In più, do anche in po’ di concime per aiutarla a crescere meglio.

Questo ovviamente porta ad avere frutta bellissima, gigantesca come dimensioni, ma poco capace di “difendersi da sola” contro le insidie esterne. Certo, una mela sa di mela, ma avrà solo i nutrienti-base che servono alla pianta per crescere.

Un frutto biologico, invece, deve imparare a cavarsela da solo. Non ha medicinali che lo aiutano, e per difendersi da X, da Y e da Z produce delle sostanze che sono gli antiossidanti, metaboliti che fungono da “scudo” e rendono più difficile agli organismi patogeni danneggiarlo.

E il gusto?

La frutta biologica risulterebbe anche più buona al gusto: avendo più difficoltà a crescere, i frutti sono solitamente più piccoli e le sostanze che conferiscono il classico “sapore” più concentrate.

Sulla nostra lingua sentiremo maggiormente il sapore di mela, o di pera, o di pesca, a causa della concentrazione maggiore.

In questo modo consumando frutta biologica, oltre ad aver dato una mano all’ambiente, faremo del bene al nostro organismo e mangeremo anche qualcosa di più gustoso e naturale.

SPECIALE: I 15 frutti più puliti: frutta e verdura con pochi pesticidi

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Frutta biologica e antiossidanti

Ora occorre soffermarsi su una questione più complicata, relativa agli antiossidanti. Anche qui partiamo da una sintetica definizione:

Gli antiossidanti sono sostanze che rallentano o prevengono il processo di ossidazione che genera radicali liberi in grado di danneggiare le informazioni codificate nelle cellule e alterarne le membrane.  Lo stress ossidativo è considerato una delle possibili cause di molte malattie. Gli antiossidanti possono agire da barriera protettiva delle cellule, ma occorre sapere che non sono intercambiabili, difatti ognuno ha proprie caratteristiche chimiche e proprietà biologiche.

Questi antiossidanti sono sostanze di cui tutti abbiamo sentito parlare, e che sono benefiche anche per noi, perché come proteggono la pianta dai patogeni hanno lo stesso effetto anche sul nostro organismo. Solo che i metaboliti, essendo fondamentalmente mezzi di difesa, vengono prodotti dalle piante “biologiche” e non da quelle “normali”.

Le piante coltivate con metodo biologico hanno bisogno di difendersi, a differenza di quelle “normali”: queste ultime, infatti, hanno già un meccanismo difensivo che è quello fornito dall’uomo.

Frutta biologica ed antiossidanti: ricerche scientifiche

Sul tema della maggiore presenza degli antiossidanti nella frutta biologica vi vogliamo citare una ricerca molto interessante.

Gli alimenti biologici, rispetto a quelli tradizionali, conterrebbero una maggior quantità di composti antiossidanti, utili per migliorare la nostra salute, e una minor presenza di metalli tossici e pesticidi.

Passare a un’alimentazione biologica gioverebbe al nostro benessere quanto il consumo di una o due porzioni di frutta e verdura fra le cinque raccomandate al giorno. Stiamo parlando di un significativo miglioramento della nostra alimentazione.

La ricerca è stata condotta dal gruppo di lavoro del professor Carlo Leifert dell’Università di Newcastle. Ha preso in esame 343 studi, in diversi paesi del Mondo, che hanno analizzato le differenze tra frutta, verdura e cereali coltivati con metodi tradizionali e biologici. Lo studio revisionato è stato pubblicato dall’autorevole British Journal of Nutrition ed è apparso in diversi siti accademici.

I risultati rilevano quanto il metodo di coltivazione influisca sulla qualità del nostro cibo e della nostra salute.

Dato che le piante producono antiossidanti per contrastare gli attacchi dei parassiti è probabile che i livelli più alti di antiossidanti, riscontrati dal gruppo di Leifert nelle colture biologiche, derivino dalla mancanza di additivi chimici.

La ricerca ha sollevato reazioni contrastanti degli esperti del settore. In particolare il professor Sanders del King’s College di Londra si è chiesto quanto i risultati fossero indicativi dal punto di vista nutrizionale. In un articolo che ha suscitato non poco dibattito, ha definito sopravvalutati i risultati forniti. Tenendo presente che nei cereali biologici è stato rilevato un quantitativo minore di proteine rispetto a quelli coltivati in modo convenzionale, Sanders ha dichiarato di non avere l’impressione che con un alimentazione biologica ci si possa nutrire meglio.

Il vero vantaggio della frutta biologica

Secondo il professore londinese l’aspetto principale da tenere presente è l’importanza del consumo di frutta e verdura indipendentemente dal tipo di coltivazione che le ha prodotte.

Bisogna considerare, in realtà, che mangiando un prodotto biologico si ottiene la garanzia che questo non venga coltivato con l’impiego di additivi chimici. Questi ultimi si accumulerebbero nel corso del tempo nel nostro organismo.

Nel Regno Unito, ad esempio, l’agricoltura biologica è stata utile per risolvere problemi quali degrado del suolo e inquinamento dei fiumi causato dai fertilizzanti.

Le ricerche scientifiche sulla frutta biologica

Le pubblicazioni scientifiche attuali mancano comunque di prove evidenti circa il maggior valore nutritivo degli alimenti biologici. Al tempo stesso, viene riconosciuto che il loro consumo riduce l’assunzione di residui di pesticidi e l’esposizione a batteri resistenti agli antibiotici.

Scoprite anche: La sporca dozzina, chi tra frutta e verdura assorbe maggiormente 

Leifert si è difeso dalle critiche suscitate dalla sua ricerca, ritenendole non imparziali. Nonostante non si conosca ancora il potenziale impatto sulla salute dell’aumento di antiossidanti nel lungo periodo, affermare che esistono ancora poche prove a sostegno della sua tesi non significa che non ve ne siano.

Anche se per Sanders la presenza di maggiori o minori livelli di cadmio rilevati nello studio sono dovuti dal tipo di suolo, Leifert ha sottolineato come ciò avrebbe significato ipotizzare che in partenza le coltivazioni biologiche sarebbero state impiantate su terreni poveri di cadmio e viceversa quelle tradizionali su terreni con livelli elevati. Inoltre sebbene i maggiori livelli di cadmio riscontrati nelle colture tradizionali, rispetto a quelle biologiche, siano rientrati nei limiti consentiti, occorre tenere presente che la sostanza si accumula nel corso degli anni all’interno del corpo. Non c’è dubbio alcuno che sarebbe opportuno evitare di assumerla.

frutta biologica
Frutta biologica o “normale”? Le differenze non mancano!

I vantaggi della frutta biologica in sintesi

Sintetizzando, possiamo dire che esistono almeno quattro tipologie di argomenti a favore della frutta biologica, che sono:

  • Nessuno utilizzo di pesticidi: la frutta biologica è coltivata senza l’uso di pesticidi sintetici, che possono essere dannosi per la salute umana. Inoltre, gli agricoltori biologici utilizzano tecniche di coltivazione più naturali, come la rotazione delle colture e il compostaggio, per prevenire le infestazioni di insetti e malattie delle piante.
  • Più nutrienti: in genere, la frutta biologica contiene più nutrienti rispetto a quella non biologica. Ciò è dovuto al fatto che le piante biologiche sono coltivate in suoli più nutrienti e sani, senza l’uso di fertilizzanti chimici sintetici.
  • Miglior gusto: molti consumatori ritengono che la frutta biologica abbia un gusto migliore rispetto a quella non biologica. Ciò potrebbe essere dovuto alla maggiore varietà di nutrienti e sapori naturali presenti nelle piante biologiche.
  • Impatto ambientale: la coltivazione di frutta biologica è meno dannosa per l’ambiente rispetto a quella convenzionale. Gli agricoltori biologici utilizzano tecniche di coltivazione che riducono l’impatto ambientale, come la conservazione del suolo e l’uso di fonti di energia rinnovabile. Spesso, la frutta biologica proviene da coltivazioni più vicine a quelle dei consumatori finali, riducendo quindi anche l’impatto del trasporto.

Per contro, la frutta biologica è sicuramente più costosa in genere rispetto a quella “normale” e vi è anche una varietà minore.

Approfondimenti consigliati

In conclusione, non esiste la certezza che una dieta basata su cibi biologici garantisca una salute migliore. Ad ogni modo, è stato dimostrato che gli alimenti con alti livelli di antiossidanti comportano non pochi benefici.

Se quindi si desidera assumere quantitativi maggiori di antiossidanti ed evitare l’assunzione di additivi chimici, è fortemente consigliabile optare per un’alimentazione biologica.

Ora qualche approfondimento a tema:

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Valerio Guiggi

Classe 1988. Laureato in Veterinaria e abilitato alla professione, si è sempre interessato alla branca della veterinaria che si occupa di Sicurezza Alimentare e Ispezione degli Alimenti, discipline per le quali a fine 2016 diventa specialista. Nella vita si occupa di consulenza sanitaria e normativa ad aziende che producono alimenti. Da sempre appassionato di scrittura, diventa articolista parlando di tematiche tecnologiche nel 2011 per unire la sua passione alla sua professione dopo la laurea. Scrive su Tuttogreen da giugno 2015, occupandosi di tematiche inerenti la sicurezza e la qualità alimentare.

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