Per babywearing, letteralmente ‘indossare un bambino’, si intende la pratica di portare il bebé attraverso una fascia o altri specifici supporti che favoriscono il contatto diretto tra il ‘portatore’ (mamma, papà o altri adulti che se ne occupano) e il bambino. Scopriamone i numerosi benefici per la mamma, o chi lo porta, e il bimbo.
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Il babywearing, letteralmente ‘indossare il bambino’, è una parola inglese che indica la consuetudine di portarsi addosso il bébé per svolgere le pratiche quotidiane con le mani libere e al contempo averlo sempre sotto gli occhi e a contatto delle pelle. Questa consuetudine affonda le proprie radici in epoche remote ed è traversale a varie culture.
Nel mondo occidentale solo ultimamente comincia una sua graduale riscoperta e un consenso crescente, considerata la sua praticità e i notevoli benefici sia per il genitore che il bambino. Si instaura infatti un legame rafforzato dal ravvicinato contatto fisico.
Ci sono vari modi di attaccare il piccolo, con la fascia, con il Mei Tai, con il marsupio, e varie posizioni: sulla schiena, sul petto, con il viso rivolto al mondo o verso di sé, a tracolla o su un fianco.
Ognuno si adatta al fisico di chi lo porta in giro, al tempo che si trascorre con il bimbo e alla sua età.
Questo metodo permette di rispondere a bisogni primari dei piccoli, come il bisogno di accudimento, calore e protezione, così importanti da soddisfare nelle prime fasi di vita caratterizzate da dipendenza assoluta da chi se ne occupa.
La riduzione della distanza tra il genitore e il bambino consente di ottenere una serie di vantaggi per la crescita: innanzitutto, il piccolo, prontamente soddisfatto nei suoi bisogni primari (nutrimento, calore, coccole e protezione) potrà mostrarsi più tranquillo e utilizzare meno il pianto come segnale per favorire l’avvicinamento del suo caregiver.
Il piccolo ‘portato’ viene anche favorito nel suo sviluppo psicofisico, avendo l’occasione di essere parte della vita sociale della sua famiglia.
L‘intima vicinanza tra genitore e neonato permette di favorire il rapido riconoscimento dei segnali del bebé, favorendo un attaccamento sicuro tra il bambino e chi lo accudisce (sia esso la mamma o altri) e predisponendo ad una migliore sintonizzazione affettiva.
Infine, c’è anche un aspetto di maggiore sicurezza per il bambino, che è protetto dalle fasce e attaccato al petto o alla schiena dell’adulto, e non rischia di essere schiacciato in luoghi affollati, di cadere, di rotolare…
Da parte sua anche il ‘portatore’ riceve dei benefici dal contatto diretto con il suo piccolo. Indossare il bebè infatti permette:
Nella scelta delle fasce o dei supporti è bene non sottovalutare l’importanza della scelta di materiali di qualità e fibre naturali, cercando soluzioni adatte alle proprie esigenze in relazione a caratteristiche fisiche, abitudini, stile di vita…
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