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Certificazione ambientale per edilizia, arredamento e industria: cos’è e come ottenerla

La certificazione ambientale è importante per guidare nella scelta dei mobili o della realizzazione o ristrutturazione della propria abitazione, nello scegliere prodotti e aziende sostenibili. Fatta per evidenziare chi risponde alla normativa e ha acquisito consapevolezza e rispetto ambientale, la certificazione è anche una guida per il consumatore. Vediamo in modo più specifico di che si tratta.

Certificazione ambientale per edilizia, arredamento e industria: cos’è e come ottenerla

La certificazione ambientale può riguardare diversi ambiti, sia l’arredamento che l’edilizia, che le imprese. Per orientarsi fra i numerosi prodotti offerti dal mercato, individuando quelli che sono maggiormente attenti all’ambiente (e spesso anche alla nostra salute), le certificazioni ambientali possono essere di grande aiuto.

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La certificazione ambientale: definizione

Si tratta di un sistema di strumenti (per esempio EMAS), di etichette ambientali (ISO 14024, Eco-label), autodichiarazioni ambientali (ISO 14021, Mobius loop); dichiarazioni Ambientali di Prodotto ( ISO 14025); marchi ed etichettature obbligatori (risparmio energetico) che la Comunità Europea e i vari Stati hanno messo in piedi per evidenziare una corretta gestione ambientale. Sono uno standard che può essere utilizzato per la certificazione, per l’auto-dichiarazione oppure usati come linea guida per migliorare in materia di gestione ambientale.

La certificazione ambientale: perché farla, quali sono i vantaggi

Spesa o investimento? È questa la domanda di fronte alla scelta d’intraprendere un percorso per acquisire una certificazione ambientale riconosciuta a livello europeo.

S’inserisce in un’evoluzione culturale del concetto di ambiente e sostenibilità. Superato infatti il ‘rimediare’ tipico degli anni ‘70 e la ‘prevenzione’ degli anni ‘80 siamo giunti al concetto più complesso di ‘sviluppo sostenibile’ degli anni ‘90. La stessa giurisprudenza con il passare degli anni ha aumentato la propria pressione sul settore industriale per l’adozione di tecnologie di lavorazione più rispettose per l’ambiente. Ed è quindi la legge, prima ancora della consapevolezza ecologica, la leva che spinge le industrie ad adottare sistemi più rigidi ed efficaci. È in questo contesto che si inserisce la diffusione della certificazione ambientale che, lo ricordiamo,  è un’adesione volontaria.

Si tratta di uno strumento per rispondere alla normativa e acquisire consapevolezza e maggior rispetto ambientale. E’ il riconoscimento da parte di un organismo di terza parte, indipendente e accreditato dal SINCERT, o il nuovo ente Accredia, risultato dalla fusione di Sinal e Sincert stesso, rispetto a tematiche di carattere ambientale. Esistono oggi differenti enti accreditati che hanno la possibilità di rilasciare queste certificazioni riconosciute a livello internazionale.

Certificarsi ha indubbiamente un costo, innegabile quindi che sia una spesa, ma è senz’altro un investimento e non solo per la tutela ambiente che ha la priorità, ma anche per altri molteplici vantaggi:

  • immagine migliore: percepita sia dai clienti che dalle autorità di controllo
  • conformità alle regole: è un investimento per evitare NON conformità ambientali e conseguenti sanzioni amministrative e penali
  • vantaggi in sede di bandi e concorsi: verrà semplificato l’iter delle autorizzazioni e dei controlli per le ditte certificate e potranno accedere in via prioritaria a gare d’appalto dove si richiedano requisiti ambientali

Oggi le aziende per essere competitive devono dimostrare di essere all’avanguardia. Ciò significa che possedere una tecnologia anche molto avanzata  a volte non basta: anche per ragioni di immagine, è necessario infatti che sia i consumatori che fornitori e clienti siano a conoscenza del requisito aziendale. I progressi fatti in materia di salvaguardia dell’ambiente sono ormai una realtà ben nota. Rispettare la natura significa quindi essere all’avanguardia.

Certificazione ambientale

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Certificazione ambientale ISO 14001

Tra le più note ci sono la EMAS e la ISO 14000. Si tratta i certificazioni che consentono alle aziende di attestare la validità del proprio sistema di gestione ambientale interno. Per un’impresa è possibile ottenere entrambi i riconoscimenti, oppure accontentarsi di uno solo.

In particolare la UNI ISO 14001 e 14000 sono certificazioni della serie ISO che coinvolgono enti verificatori di natura privata accreditati da ACCREDIA, si riferiscono all’intera organizzazione dell’azienda ed hanno valore in tutto il mondo. In particolare la sigla “ISO” identifica l’insieme di standard internazionali necessari ad ottenere la certificazione richiesta.

La norma ISO 14001 certifica l’adesione di un’impresa a norme vincolanti, riconosciute a livello internazionale. Non è obbligatoria. E’ la stessa impresa infatti che sceglie di sottoporsi  a periodiche verifiche da parte di un organo accreditato al controllo, per il suo buon nome  o comunque per sua espressa volontà. Per ottenere la certifica UNI ISO 14001 è necessario che le imprese dimostrino di:

  • mantenere e possibilmente migliorare il sistema di gestione ambientale.
  • rispettare la politica ambientale che si è detto di voler perseguire
  • dimostrare quanto sopra
  • richiedere ad un organismo esterno il certificato che sancisca il rispetto degli standard qualitativi in materia ambientale

Certificazione ambientale EMAS

La EMAS è una registrazione (Environmental Management and Audit Scheme) che avviene dopo la verifica positiva svolta da un soggetto pubblico quale il Comitato Ecolabel ed Ecoaudit e la stessa ARPA. Inoltre EMAS richiede la divulgazione al pubblico dei dati ambientali, degli obiettivi e del programma ambientale dell’azienda, con la pubblicazione periodica di una “Dichiarazione Ambientale” che viene validata dal Comitato Ecolabel ed Ecoaudit. Il regolamento EMAS attiene esclusivamente al sito produttivo e la sua validità è limitata al territorio facente parte dell’Unione Europea.

L’importanza è strategica. Molte aziende estere richiedono l’appartenenza al registro EMAS, prima di instaurare una collaborazione. Una volta ottenuta la registrazione, che deve avvenire attraverso l’organo nazionale di competenza, il sito produttivo viene iscritto nell’albo europeo.

Certificazione ambientale

Certificazione ambientale degli edifici

Le certificazioni che interessano il settore dell’arredamento e dell’edilizia considerano le emissioni nocive, la tutela forestale e l’impatto ambientale tra i fattori principali di valutazione.

La certificazione ambientale e le emissioni nocive

Ormai è risaputo che l’aria degli ambienti chiusi (abitazioni, scuole, uffici) può essere più inquinata di quella esterna. A causare questo inquinamento indoor sono le numerose sostanze dannose (come i cosiddetti VoC, ossia i composti organici volatili) emesse dai più svariati prodotti presenti nei locali: dai mobili alle vernici, ai materiali di costruzione fino ai più semplici oggetti decorativi.

Ecco allora la certificazione Greenguard: offre la sicurezza di una migliore qualità dell’aria, stabilendo dei limiti precisi per avere basse emissioni inquinanti derivanti dal prodotto.

La certificazione ambientale e la tutela forestale

I prodotti di legno o carta che acquistiamo (ad esempio mobili, oggetti d’arredo, cornici o carta decorativa) possono avere una provenienza illegale e aver contribuito alla deforestazione. A causa di documenti falsi e infiltrazioni mafiose, il legno illegale proveniente da alberi abbattuti nelle aree protette può essere ‘spacciato’ come legale ed entrare a far parte del nostro mercato europeo. La deforestazione non solo danneggia gli ecosistemi, ma anche le popolazioni locali. Per questo esistono certificazioni che tutelano il produttore ed il consumatore:

  • Certificazione FSC (Forest Stewardship Council): garantisce che il legno provenga da foreste gestite in maniera ecosostenibile, considerando sia l’aspetto economico-sociale che ambientale. Ha il patrocinio di associazioni importanti come Greenpeace e WWF.
  • Certificazione PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification): oltre a certificare una gestione ecosostenibile delle foreste, traccia il percorso del legno dalla foresta al prodotto finale (per evitare che il legno proveniente dall’abbattimento illegale possa infiltrarsi fra i prodotti certificati).

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Per quanto riguarda invece la certificazione energetica degli edifici esiste Agenzia Casa Climaun agenzia di certificazione alto-atesina specializzata sui temi relativi all’edilizia abitativa in relazione all’ottenimento della certificazione energetica degli edifici. Si segue tutte le fasi della realizzazione di un edificio rilasciando un certificato energetico che identifica il fabbisogno di calore di un edificio secondo due classificazioni: la classe d’isolamente termico dell’edificio stesso e la qualità dell’impiantistica.

La certificazione sull’impatto ambientale

I prodotti o un’attività di un’organizzazione fanno la differenza in termini ambientali, soprattutto quando si parla delle emissioni dei gas serra da loro causati (anche indirettamente) e del consumo di risorse energetiche e di materiali necessari alla loro realizzazione.

Certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design): definisce precisi standard per valutare gli edifici che offrono prestazioni ecosostenibili. Si considerano vari fattori: risparmio energetico e idrico, riduzione dei rifiuti e delle emissioni inquinanti, qualità dell’aria, ecosostenibilità dei materiali utilizzati in fase di realizzazione e altri aspetti. Inoltre, esistono diversi livelli di questa certificazione e dipendono dalla quantità di crediti ottenuti dall’edificio. Solo gli edifici possono avere questa certificazione, mentre i prodotti possono avere una “mappatura LEED”, ossia l’analisi della conformità agli standard della certificazione LEED (ad esempio, la valutazione della quantità di materiale riciclato di un prodotto) utile a far ottenere all’edificio un punteggio maggiore.

Certificazione EPD (Environmental Product Declaration): evidenzia le prestazioni ambientali di un prodotto o servizio, quantificandone l’impatto ambientale. La misurazione avviene attraverso il Life Cycle Assessment (LCA), ossia l’analisi del ciclo di vita del prodotto (dall’acquisizione delle materie prime per realizzarlo fino alla sua destinazione finale).

Certificazione ambientale Ecolabel

Ecolabel, che indica l’ecologicità di prodotti di largo consumo, come meglio spiegato nell’articolo dedicato ad Ecolabel. Si tratta d un marchio europeo di qualità che premia i prodotti e i servizi migliori dal punto di vista ambientale. In Italia viene rilasciato dall’ISPRA, l’Istituto Superiore per Protezione e la Ricerca Ambientale e garantisce a un prodotto o servizio elevati standard di prestazioni ambientale, certificando dunque il suo alto livello di ecosostenibilità.

certificazione ambientale
Alcune delle certificazioni ambientali utili nel settore dell’edilizia e dell’arredamento

Certificazione ambientale di prodotto

Grazie alle certificazioni, il consumatore ha degli ottimi strumenti per riconoscere un prodotto eco-sostenibile. Però bisogna fare attenzione perché alcuni prodotti possono usare terminologie che non sono esistono o che non possono essere verificate. Non fidiamoci infatti di etichette o diciture che riportano soltanto le paroline magiche (come bio, eco, green, naturale) senza provarne la veridicità. Altrimenti, rischiamo di incappare nella trappola del greenwashing, usato da coloro che spacciano i loro prodotti per “verdi” quando in realtà non lo sono affatto!

Ecco che per i prodotti alimentari e cosmetici, a seconda delle sue caratteristiche, si parla di certificazioni che devono comparire in etichetta, come AGRICERT o ECOCERT se da agricoltura biologica o con ingredienti di origine naturale.

Infine, un’altra cosa da valutare potrebbe essere la politica ambientale dell’azienda di cui si vuole acquistare un prodotto.

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Ultimo aggiornamento il 2 Luglio 2024 da Rossella Vignoli

Simona Treré

Classe 1984, si è laureata a Bologna in Scienze della Comunicazione (con una tesi su Green Marketing e Green Communication) e ha conseguito il master in Comunicazione Ambientale a Roma. Dal 2009 lavora nel settore della sostenibilità ambientale seguendo la comunicazione e la progettazione ambientale per aziende del territorio. Grazie ai suoi studi e al suo lavoro si è potuta dedicare a una delle passioni: l’ecologia e il rispetto per la natura (nei suoi vari, complicati e meravigliosi aspetti). Per divertimento ha sfilato come modella di abiti green e per hobby si è avvicinata all’affascinante mondo dei “rifiuti-non rifiuti” attraverso il riciclo creativo, creando e vendendo oggetti realizzati con materiale di recupero.

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