Piante e fiori

Cosa sono le piante luminescenti, come sono state create e perchè

Derivate da una modifica del DNA

Le piante luminescenti  o meglio bioluminescenti NON esistono in natura ma sono frutto di ricerca e sviluppo nel campo della biotecnologia. Sono piante che si comportano in pratica come una lucciola, andiamo a capire meglio come sono state ricavate e perchè con la premessa che il fatto che siano organismi geneticamente modificati solleva domande etiche e ambientali ma offre anche opportunità interessanti per l’innovazione sostenibile.

Cosa sono le piante luminescenti, come sono state create e perchè

Cosa sono le piante luminescenti?

Sono organismi vegetali geneticamente modificati per emettere luce. Questa luminescenza, simile a quella delle lucciole o di alcune meduse, è ottenuta attraverso l’inserimento di geni che producono proteine fluorescenti o bioluminescenti.

La luminescenza non è infatti una caratteristica naturale delle piante terrestri. Tuttavia, esiste in molti organismi marini e insetti.

Gli scienziati hanno isolato i geni responsabili di questo fenomeno da organismi come la medusa Aequorea victoria e li hanno inseriti nel DNA delle piante. Questo processo sfrutta tecniche di ingegneria genetica avanzata.

Quali potrebbero essere i benefici

Sono sostanzialmente di 3 tipi:

  1. Illuminazione Naturale: potrebbero essere utilizzate per illuminare spazi pubblici e privati senza necessità di elettricità, riducendo così il consumo energetico.
  2. Segnaletica Stradale Ecologica: Potrebbero servire come alternative ecologiche per la segnaletica o l’illuminazione stradale, soprattutto in aree remote.
  3. Monitoraggio Ambientale: potrebbero essere utilizzate per monitorare la salute ambientale. La variazione della loro luminescenza potrebbe indicare cambiamenti nella qualità dell’aria o del suolo.

Veniamo ora a un esempio.

Piante luminescenti: l’esempio Starlight Avatar

Starlight Avatar  – creata dalla statunitense Bioglow – è in grado di produrre energia e di illuminarsi. Della famiglia della Nicotiana alata, genera luce grazie ad un segmento genetico proprio di un batterio marino che s’illumina al buio.

Non necessita quindi di sostanze chimiche né di luce solare per illuminarsi ed è una pianta come tutte le altre, infatti necessita di essere esposta ad una temperatura che non deve superare i 26°, e prestate attenzione alla luce diretta perché potrebbe danneggiarla in pochi giorni. Si comporta dunque come una pianta per interni qualsiasi.

L’idea dell’azienda è quella di arrivare ad usare le piante come luce alternativa.

Richiede pochissima manutenzione perché ha un ciclo di vita breve, che non supera i 3 mesi. La si può acquistare tramite un’asta, sul sito internet del produttore, da dove verrà spedita all’interno di una scatola trasparente. Quando la piantina avrà occupato l’intero spazio, sarà possibile piantarla in un vaso, dove terminerà il suo ciclo di vita (senza perdere il suo luccichìo).

Al momento, la pianta produce una luce di colore blu-verdastro, ma c’è la possibilità che possa illuminare presto anche di rosso e di giallo

Tutto sulle piante

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Ultimo aggiornamento il 11 Settembre 2024 da Rossella Vignoli

Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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