Come si ricana dalle bucce dell’arancia i cosmetici del futuro e del presente
Come riutilizzare il 50% delle arance prodotte che sono scartate perché eccedenti la domanda
Dalle bucce dell’arancia i cosmetici del futuro e del presente… Vale anche oggi il vecchio adagio dei nostri nonni: “non si butta via niente”. Un principio a cui anche noi ci stiamo riavvicinando per la contingenza della crisi, l’evoluzione verso il riciclo e l’eco-sostenibilità, e soprattutto perché cerchiamo un approccio sempre più consapevole verso i prodotti che ci offre la natura. Per questo si possono ricavare diversi prodotti per la bellezza della pelle con l’arancia e la sua scorza, ma è anche stato sviluppato un progetto che estrae dalle bucce di arancia una sostanza che può essere inserita come principio attivo nei cosmetici.
Sommario
Perché ricavare dalla buccia d’arancia i cosmetici
Le bucce di questo agrume sono un ingrediente interessante per diversi cosmetici perché arricchiscono il prodotto delle vitamine (soprattutto vitamina C) e antiossidanti che contengono, e che possono nutrire e proteggere la pelle.
La consistenza granulosa delle scorze secche può essere impiegata come esfoliante naturale, aiutando a rimuovere le cellule morte della pelle. Mentre gli estratti di buccia d’arancia possono aiutare a tonificare la pelle, migliorando l’elasticità e la compattezza.
Inoltre, grazie alla presenza di acidi naturali, la buccia aiuta a schiarire le macchie scure della pelle e uniformare il tono. Le bucce hanno anche proprietà antimicrobiche, utili per combattere brufoli e imperfezioni.
Come usare la buccia d’arancia per i cosmetici
Le bucce d’arancia sono un ottimo ingrediente per creare cosmetici naturali fai da te. Sfruttare i loro benefici non solo è ecologico, ma può anche arricchire la tua routine di bellezza con nutrienti preziosi.
Ci sono diverse ricette che utilizzano già ora le proprietà nutritive, aromatizzanti, toniche ed esfolianti dell’arancia e della sua scorza.
- Maschere viso. Mescolate 1 cucchiaio della scorza secca ridotta in polvere nel tritatutto, con 1 vasetto di yogurt e 1 cucchiaio di miele per un trattamento idratante e illuminante.
- Scrub esfoliante. Mescolate bucce d’arancia essiccate e tritate nel tritatutto con 2 cucchiai di zucchero e 1 di olio d’oliva per creare uno scrub esfoliante naturale.
- Tonico per la pelle. Create un infuso di bucce d’arancia in acqua e utilizza il liquido come tonico per il viso, per rinfrescare e tonificare la pelle.
- Olio profumato. Fate macerare 1 cucchiaio di scorze in 100 ml di olio di mandorle per ottenere un olio profumato da utilizzare come idratante o per massaggi.
- Saponi artigianali. Potete inserire le scorse o le rondelle di arancia secca nella produzione di sapone artigianale per aggiungere profumo e proprietà esfolianti.
I cosmetici del futuro dalla buccia d’arancia
Delle semplici bucce d’arancia possono essere usate per interessanti applicazioni.
Le abbiamo sempre gettate in pattumiera, o al massimo utilizzate per la preparazione di dolci .
Ma ora, grazie a un’innovativa tecnica di recupero, potranno essere riutilizzate per produrre bio-solventi e purificare l’acqua.
Il progetto diventato realtà, denominato Orange Peel Exploitation Company (OPEC), punta a soddisfare le esigenze del settore cosmetico ed energetico. Ecco il processo in sintesi:
- Si sottopone le bucce a trattamenti di microonde ad alta intensità e basse temperature
- Ridotte a dadini, vengono inserite in un campo elettromagnetico
- Si concentrando poi le microonde, come nei comuni forni domestici, ma aumentandone l’intensità
- Le microonde attivano la cellulosa che avvia un processo di rilascio di alcune sostanze chimiche
- Da qui si ricavare un liquido adatto a sostituire progressivamente le componenti chimiche di sintesi dei cosmetici, e in grado di essere impiegato anche per la produzione di bio-carburanti.
Una trovata ingegnosa che potrebbe aprire nuove frontiere per il riutilizzo della degli scarti della frutta ma anche di altri alimenti.
Basti pensare come ben il 50% delle arance prodotte siano poi scartate perché eccedenti la domanda e quindi vengano destinate al macero.
Un bel riciclo, no?
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Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2024 da Rossella Vignoli
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