Eco-architettura: ecco la casa di pietra, legno e lana
Un team italo-francese (composto dalla ENSA Paris-Malaquais, e due poli italiani, il Politecnico di Bari e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Ferrara) ha pensato di costruire una struttura in grado di sfruttare il calore dei raggi del sole per produrre energia, mediante un impianto fotovoltaico sul tetto ricurvo che provvede al rifornimento elettrico e termico. L’hanno chiamata Astonyshine 2, ed è grande 70 metri quadrati per 6 metri di altezza.
La casa, oltre a strizzare anche un occhio al design e alla tradizione, abbina tecnologia a eco sostenibilità: i pannelli solari sul tetto ricurvo si muovono seguendo la posizione del sole; l’isolamento termico è ottenuto utilizzando il sughero prodotto in una azienda italiana, e la lana di pecora, tosata proprio dagli studenti.
La casa è altresì priva di qualsiasi sistema di riscaldamento e raffreddamento, sfruttando infatti il “comportamento passivo” della struttura (anche se c’è comunque una pompa di calore che permette di raggiungere il confort anche in inverno), ed è fatta di materiali eco-sostenibili e naturali al 100%: la struttura muraria è fatta in pietra da taglio; il telaio in legno è utilizzato per ragioni di trasporto e di messa in opera. Legno lamellare è nelle travi della copertura a doppia curvatura che presenta una struttura a travi curve.
La struttura parigina è fra le finaliste al concorso Solar Decathlon Europe 2012 che si tiene a Madrid. Una competizione internazionale a cui partecipano le università di tutto il mondo per promuovere la ricerca e lo sviluppo di case sempre più efficienti ed ecologiche.
SPECIALE: scopri i progetti finalisti ed il vincitore a Solar Decathlon Europe 2012!
Quali sono stati i tempi e i costi impiegati? Il progetto è stato pensato in 4 mesi di lavoro, 15 giorni di costruzione del prefabbricato e 150 mila euro spesi in tutto. Davvero economico e innovativo dunque.
Proprio a Bari hanno sviluppato un prototipo di casa ecologica simile. Speriamo che ne arrivino tante altre nel nostro Paese, che di sole e legna da sfruttare ne ha.
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Ultimo aggiornamento il 29 Marzo 2024 da Rossella Vignoli