Il “maiale-pecora” che sta facendo impazzire i social esiste davvero
Sembra una pecora. Ma è un maiale.
Le sue foto rimbalzano ovunque sui social: riccioli soffici, muso simpatico, aria da peluche. In molti pensano a un fotomontaggio o a una trovata dell’intelligenza artificiale.
In realtà no. Questo animale esiste davvero.
Si chiama Mangalitsa (o Mangalica) ed è una delle razze più sorprendenti del mondo animale.
Ecco il nostro audio:
Sommario
Un maiale con il cappotto naturale
Il Mangalitsa è una razza originaria dell’Ungheria, selezionata nell’Ottocento per vivere all’aperto anche in condizioni climatiche difficili.
Il suo segno distintivo è il pelo riccio e lanoso, così fitto da ricordare quello di una pecora.
Non è lana vera, ma un mantello isolante che lo protegge dal freddo intenso.
In inverno cresce folto e arricciato. In estate si accorcia naturalmente.
Perché ha proprio i riccioli?
Non c’entrano esperimenti strani né incroci improbabili.
Il pelo del Mangalitsa è il risultato di selezione genetica naturale, pensata per garantire sopravvivenza e benessere.
È una sorta di giacca termica incorporata, perfetta per allevamenti estensivi e meno intensivi.
Quasi scomparso, poi riscoperto
Negli anni ’90 questa razza ha rischiato seriamente l’estinzione.
L’allevamento industriale preferiva suini più veloci nella crescita e meno “ingombranti” da gestire.
Ma qualcosa è cambiato.
Con il ritorno dell’interesse per la biodiversità agricola e per modelli più sostenibili, il Mangalitsa è tornato lentamente negli allevamenti.
Oggi è presente anche in Italia, Spagna, Germania e Stati Uniti.
Viene davvero tosato come una pecora?
Sui social circola spesso questa idea. Ed è solo in parte vera.
In alcuni casi il pelo viene accorciato, ma non per ricavarne lana.
La tosatura serve soprattutto a migliorare il benessere dell’animale, soprattutto nei mesi più caldi.
Il suo pelo, infatti, non è adatto alla filatura come quello delle pecore.
Perché il Mangalitsa ci riguarda
Questa storia non parla solo di un maiale curioso.
Parla di scelte agricole, di biodiversità e di rispetto per gli animali.
In un mondo che tende a standardizzare tutto, il Mangalitsa dimostra che la diversità non è un difetto, ma una risorsa.
In breve
✔ Il maiale che sembra una pecora esiste davvero.
✔ È una razza storica europea.
✔ Il pelo riccio è un adattamento naturale.
✔ È un simbolo di biodiversità da proteggere.
Messaggio green
A volte ciò che sembra finto è solo la natura che ha fatto un lavoro incredibile, senza bisogno di filtri o algoritmi.
Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2025 da Rossella Vignoli
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