Anche le piante sono sensibili?
Scopri come percepiscono luce, suoni, odori e sentono il tocco
Nella nostra vita le piante sono fondamentali eppure le trattiamo con superficialità, esseri viventi sì ma di serie B, incapaci di muoversi, di comunicare, di provare qualcosa. Non hanno occhi, orecchie né naso, eppure reagiscono alla luce, agli odori, ai suoni e al contatto. La botanica moderna ci svela un mondo vegetale incredibilmente più vivo e percettivo di quanto pensassimo. Perché anche le piante sono sensibili e consapevoli dell’ambiente!

Sommario
Le piante sono sensibili?
Secondo l’idea zoo-centrica del provare, certamente le piante non presentano quei meccanismi, facilmente riconoscibili, di risposta agli stimoli esterni, ma cambiando angolazione, rivedendo il concetto di “sensibilità”, ogni certezza viene a cadere.
Studi e ricerche degli ultimi 30 anni dimostrano chiaramente che le piante sono in grado di vedere, annusare, assaporare, ascoltare e sentire l’ambiente circostante e di dare risposte più o meno evidenti a ciò che le riguarda.
Le piante vedono la luce… e i colori
La ricerca più interessante coinvolge, però, la capacità di tutte le piante di vedere, ossia l’atavica abilità di percepire la luce e di rispondere in maniera diversa alle sue differenti lunghezze d’onda.
Non hanno occhi, ma le piante percepiscono intensità, direzione e lunghezza d’onda della luce. Hanno speciali fotorecettori, come le fitocromi e le criptocromi, che regolano crescita, fioritura e orientamento.
Secondo studi pubblicati su Nature Plants, alcune piante distinguono anche tra luce rossa e blu, adattando il loro comportamento.
Sono anni che l’esperto statunitense di fisiologia vegetale Michael J Kasperbauer studia le conseguenze che le minime variazioni dello spettro luminoso possono avere sulla qualità e quantità delle coltivazioni.
In particolare la sua ricerca si è concentrata sui campi di rape; in queste colture, come in quelle delle fragole ed altre specie simili, il terreno viene ricoperto da teli di plastica nera il cui scopo è quello di mantenere l’umidità, evitare la crescita di erbacce ed isolare le giovani radici dall’eventualità di gelate improvvise.
Il professore Kasperbauer ha dimostrato che variando il colore della plastica si può influire sul sapore delle rape: se la plastica è blu le rape risulteranno più aspre, se bianco più insipide, se verde più dolci.
Il segreto è tutto nella rifrazione della luce che viene recepita da uno speciale pigmento proteico, chiamato fitocromo, che è particolarmente sensibile alle lunghezza d’onda del rosso e dell’infrarosso. Grazie a questa proteina la pianta di rapa risponde crescendo di più e producendo più frutti, perché questo tipo di luce crea al vegetale la percezione di essere in presenza di molti altri esemplari dello stesso tipo tanto da farlo entrare in forte competizione per lo sviluppo della successiva generazione.
Le piante annusano le molecole nell’aria
Quando una pianta è attaccata da un insetto, rilascia sostanze volatili. Le piante vicine annusano questi segnali chimici e attivano meccanismi di difesa, come la produzione di tannini o l’ispessimento delle foglie.
È quanto dimostra un esperimento dell’università di Tokyo su Arabidopsis thaliana, che ha sentito l’allarme lanciato da una vicina infetta.
Prima ancora di germogliare, quando sono solo semi, le piante sono in grado di testare l’aria e la temperatura per scegliere il momento migliore per germinare; la loro intelligenza è incredibile, se si pensa che molti tipi di alberi sono in grado di informare i vicini di aver contratto una specifica malattia così da permettere loro di sviluppare in tempo difese naturali contro l’ infezione o di produrre deterrenti chimici quando attaccati da afidi e parassiti.
Le piante assaporano il suolo
Tramite le radici, le piante gustano il terreno: percepiscono sali minerali, batteri utili o pericolosi, e persino sostanze rilasciate da altre radici.
Ricerche pubblicate su Science mostrano come le piante modifichino il proprio metabolismo in base ai nutrienti assaggiati nel terreno.
Le piante ascoltano le vibrazioni
Sì, anche i suoni. Studi recenti dimostrano che alcune piante reagiscono a frequenze sonore basse, come quelle emesse dal ronzio di un’ape.
Uno studio dell’università di Tel Aviv ha dimostrato che la pianta di Onagra aumenta la produzione di nettare entro 3 minuti dopo aver sentito un’ape.
Le piante sentono il tocco
Il mimosa pudica si chiude al minimo contatto. Ma tutte le piante possiedono meccanismi di meccano-percezione. Anche una carezza o il vento influenzano la crescita: è il fenomeno noto come tigmotropismo. Secondo il Journal of Experimental Botany, stimoli tattili ripetuti portano a cambiamenti strutturali e metabolici.
Per l’occhio umano niente è più evidente dei casi di piante sensibili al tocco, come nel caso della Dionea conosciuta anche come Venere acchiappamosche (Dionaea muscipula) o della Mimosa pudica che, per ragioni differenti, chiudono le loro foglie in un gesto veloce, visibile ad occhi nudo: la prima per nutrirsi, l’altra per difendersi.
Secondo una ricerca del professore Mordecai Jeffe, dell’Università del North Carolina, accarezzarle le aiuta ad irrobustire gli steli, perché vivono il nostro tocco come se fossero in presenza di un forte vento che le incoraggia ad inspessire i gambi. Questa tecnica viene utilizzata da tempo in Giappone per rendere più forti le piantine di barbabietola da zucchero prima di trapiantarle.
Un mondo più vivo di quanto immaginiamo
Queste capacità non sono sensazioni coscienti come le nostre, ma risposte complesse, intelligenti e perfettamente sincronizzate con l’ambiente. Le piante non sono passive: ascoltano, reagiscono, memorizzano.
Quindi, se per sentire s’intende la capacità di reazione al mondo esterno, considerando che è dimostrato che anche le piante hanno questa capacità, allora dovremmo iniziare a comportarci nei confronti del regno vegetale con più rispetto di quello avuto fino ad oggi.
Fonti principali
Abbiamo consultato alcuni studi per scrivere questi articolo:
- Light perception in plants: cytokinins and red light join forces to keep phytochrome B active, C Fankhauser, Trend in Plant Science, 2022
- Phytochromes and light signal perception by plants – An emerging synthesis, H Smith, Nature, 2000
- Chemical communication between plants and insects, Journal of Systematics and Evolution, P Zu, DY Zhang, BY Luo, 2023
- The Secret Life of Plants: Unveiling Chemical Communication, L Vaschetto, AZLifescience, 2023
- The quest for osmosensors in plants, RC Nongpiur, SL Singla-Pareek , A Pareek, Journal of Experimental Botany, 2020
- Transcriptional regulation and signalling of cold stress response in plants: An overview of current understanding, S Mehrotra, S Verma, S Kumar, S Kumari, B Nath Mishra, Environmental and Experimental Botany, 2020
- Sound perception in plants,I Khait, U Obolski, Y Yovel, L Hadany, Seminars in Cell and Developmental Biology, Tel Aviv University, 2019
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Ultimo aggiornamento il 29 Maggio 2025 da Rossella Vignoli
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