I monsoni sono venti periodici che seguono direzioni mutevoli, spirano da terra verso il mare o dal mare verso terra. Si tratta di un tipico vento dell’Oceano Indiano che condiziona profondamente il clima di tutto il continente asiatico.
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Questi venti cambiano la loro direzione da maggio-giugno a ottobre-novembre causando forti fenomeni meteorologici come cicloni tropicali o tifoni.
Conosciamo meglio questo fenomeno naturale che tanto influenza il clima ma anche la vita in quell’area del mondo.
I monsoni sono venti periodici, tipici dell’aria affacciata sull’Oceano Indiano, di direzione mutevole a seconda delle stagioni, poiché possono spirare o dal continente verso il mare o dal mare verso il continente.
Il cambiamento di direzione del vento, che avviene di solito in maggio e in ottobre, determina i tifoni a volta anche molto violenti che hanno spesso effetti devastanti sulle coste dell’Oceano Indiano.
I monsoni sono venti di direzione mutevole: si trovano con maggiore regolarità nelle regioni equatoriali, ma acquistano un carattere importante sull’Oceano Indiano settentrionale, dove influenzano profondamente il clima e di conseguenza anche le varie attività marinare e in moltissimi campi dell’attività economica in genere.
Il nome deriva dall’arabo mawsim che vuol dire stagione, aspetto che mette in evidenza la caratteristica della periodicità di questi venti.
La loro periodicità è risultata evidente ai marinai dell’Oceano Indiano sino da tempi remoti che ne studiavano il percorso prima di iniziare una traversata.
I meteorologi sostengono con certezza che questo vento influenzi profondamente il clima di tutto il subcontinente indiano, dell’Indocina e dell’Estremo Oriente, arrivando anche alle Maldive.
I monsoni sono causati dalla diversa rapidità e intensità con cui la terraferma si riscalda e si raffredda rispetto al mare circostante. In particolare vi sono monsoni definiti invernali o estivi. Vediamone le cause:
I monsoni condizionano le piogge e precipitazioni atmosferiche e danno origine a 2 stagioni che si alternano nell’anno:
La ciclicità dei monsoni è determinante per la vita di persone e animali nel subcontinente asiatico, ma negli ultimi decenni i venti monsonici sono diventati sempre più irregolari e tardivi concentrando la piogge in un solo periodo breve e molto intenso.
Già in passato si sono verificati mutamenti e ritardi della stagione dei monsoni ma negli ultimi anni queste anormalità si vanno moltiplicando causando una straordinaria violenza delle piogge che sono sempre meno durature ma concentrate in meno giorni.
I meteorologi affermano che questo dipenda dai cambiamenti climatici in atto nel Pianeta: dal 1994 ad oggi i monsoni in India tendono ad essere tardivi ma di fortissima entità, mentre il periodo pre-monsonico tende ad essere sempre più asciutto e più caldo di quanto fosse nel secolo scorso.
Gli scienziati che studiano questo fenomeno riconducono l’origine dei monsoni alle grandi strutture zonali della circolazione atmosferica:
In inverno la Terra è più fredda del mare, quindi la densità e la pressione dell’aria sopra la superficie terrestre è più alta, pertanto il vento scorre dalla Terra al mare.
In estate, invece, la situazione si inverte, la Terra diventa più calda e l’aria ha una densità più bassa di conseguenza il vento fluisce dal mare alla Terra per rinfrescare.
Questo spostamento di aria provoca il monsone.
Il clima generato dai monsoni è detto clima monsonico ed è molto diffuso nel continente asiatico, in particolare in India e in Cina, dove gli abitanti hanno cercato di adattare ad esso qualsiasi attività economica e agricola.
Questo genere di clima non è diffuso solo presso il continente asiatico ma si trova anche in altre aree del Pianeta ad esempio nel golfo del Messico o in Guinea o in Australia.
Quali sono le zone più interessate da questo clima e cosa si produce con il clima monsonico?
I monsoni sono più manifesti nel Sud-Est dell’Asia perché in estate l’interno del continente asiatico viene surriscaldato dal Sole e la sua temperatura aumenta rapidamente, creando così una vasta zona di bassa pressione che porta l’aria sopra l’Oceano Indiano a fluire verso la Terra.
Il luogo più piovoso del mondo proprio a causa dei monsoni si trova nel continente asiatico esattamente in India. Si chiama Cherrapunjee o Cerrapungi: pensate, qui si formano circa 12 metri di pioggia ogni anno!
Le terre che subiscono le stagioni monsoniche sono terre che vivono un lungo periodo di siccità che però viene poi compensato da quattro mesi di piogge intense. In queste regioni si vive di agricoltura in particolare di coltivazioni di piante che si adattano bene a questo tipo di clima:
sono alla base della produzione e dell’economia di questi luoghi.
I monsoni non spirano solo sul continente asiatico ma sono presenti anche in altre aree della Terra, ma si manifestano con minor forza.
Altre zone monsoniche sono:
Questo fenomeno, infine, accade anche in maniera meno determinante nella Penisola Iberica e in Russia settentrionale.
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