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Guida all’equinozio di primavera

Scopriamo l'astronomia, quali sono i riti, la mitologia e le feste associate

L’equinozio di primavera altro non è che la cosiddetta primavera astronomica, una data che non sempre corrisponde con la data del 21 marzo. Ma scopriamo perché e come viene festeggiato dalla notte dei tempi.

Guida all’equinozio di primavera

Che cos’è l’equinozio di primavera

Questo è uno dei due momenti dell’anno in cui il Sole si trova esattamente sull’equatore celeste, l’altro è l’equinozio di autunno. Questo significa che il giorno e la notte hanno quasi la stessa durata in tutto il Mondo.

A livello astronomico si spiega con il Sole che in questi due specifici giorni dell’anno si trova in posizione perpendicolare rispetto all’asse di rotazione della Terra, mentre l’asse di rotazione della Terra è inclinato rispetto al suo piano orbitale che attorno al Sole.

Il punto dell’equinozio di primavera è chiamato anche come Punto Vernale, Punto Gamma o Punto dell’Ariete. Quando il Sole lo attraversa, il tutto avviene in un preciso istante, quindi in una manciata di tempo davvero ridotta.

Inoltre questo è il giorno in cui il Sole sorge in maniera esatta ad Est e tramonta con altrettanta precisione ad Ovest.

Quello di primavera è bene sottolineare che segna l’inizio astronomico della primavera nell’emisfero settentrionale e si verifica generalmente il 20 o il 21 marzo di ogni anno. Al contrario, per l’emisfero meridionale, questo evento astronomico segna l’inizio dell’autunno.

Questa data non è importante solo dal punto di vista astronomico, ma anche culturale e storico: diverse culture celebrano feste e conservano tradizioni legate a questo cambiamento di stagione.

Quando cade l’equinozio di primavera 2024

Cade ogni anno in un giorno diverso, non rispettando quindi la canonica data del 21 Marzo, quando storicamente viene collocato l’inizio della stagione primaverile.

Il termine anticamente veniva dal latino aequus (uguale) e nox (notte), che riflette questa quasi eguaglianza.

Nel 2024 tale giorno cade il 20 marzo così come l’anno precedente.

Cosa vuol dire il termine equinozio

Il termine ‘equinozio’ deriva dal latino aequinoctium e significa ‘notte uguale’, ovvero indica il momento in cui le ore di luce coincidono con le ore di buio. Tale discorso vale quindi sia per quello di primavera che per l’autunno.

Cosa succede durante l’equinozio di primavera

In questo evento astronomico avvengono alcuni fenomeni nel cielo, diretta conseguenza dell’inclinazione dell’asse terrestre e della sua orbita attorno al Sole.

  • Posizione del sole. Il Sole attraversa l’equatore celeste, spostandosi da sud a nord. Questo significa che la sua posizione nel cielo al mezzogiorno passa dall’essere a sud dell’osservatore (per quelli nell’emisfero settentrionale) a essere esattamente sopra l’equatore celeste.
  • Notte e giorno uguali. La Terra ha una posizione tale che i raggi solari arrivano a incidere perpendicolarmente sull’equatore. Di conseguenza, il giorno e la notte hanno quasi la stessa durata in ogni parte del mondo, circa 12 ore ciascuno.
  • Percorso del Sole. Il percorso apparente del Sole nel cielo, o eclittica, incrocia l’equatore celeste. Se si osserva l’alba e il tramonto, si noterà che il Sole sorge quasi esattamente a est e tramonta quasi esattamente a ovest.
  • Variazione dell’angolo dei raggi solari. Per chi osserva l’equinozio all’equatore, i raggi solari colpiscono la superficie terrestre nel loro angolo più diretto, cioè a 90°. Man mano che ci si sposta verso i poli, l’angolo d’incidenza dei raggi solari diminuisce.
  • Cambio di stagione. L’equinozio di primavera segna il punto di transizione in cui l’emisfero settentrionale ricomincia ad inclinarsi verso il Sole, portando all’allungamento dei giorni ed all’accorciamento delle notti, e temperature più calde, mentre l’emisfero meridionale inizia a inclinarsi lontano dal Sole, dando inizio all’autunno.

Questi equinozi, così come il solstizio d’inverno ed il solstizio d’estate, contribuiscono a definire e segnare il cambiamento delle stagioni sulla Terra.

Perché l’equinozio di primavera cade il 20 marzo

La motivazione principale per cui queste due date spesso non coincidono deve essere riferita ad una scelta storica: quella di adottare il calendario gregoriano come metodo di calcolo del tempo.

Questo sistema si basa sull’anno solare, considerando un anno lungo 365 giorni. In realtà la Terra per compiere il suo movimento intorno al Sole impiega 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi.

Questo significa che ogni anno “perdiamo” un quarto di giorno ed è proprio in funzione di ciò che ogni quattro anni corre l’anno bisestile. Prevedendo un giorno in più nel mese di febbraio, si riesce così a recuperare quella frazione di tempo, accorpandola appunto in un’unica giornata.

Dunque, proprio per questi calcoli, può accadere che la data dell’equinozio primaverile non coincida con il 21 Marzo. Stando alle previsioni degli esperti, fino al 2102 l’equinozio di primavera cadrà il 19 o il 20 Marzo.

Equinozio di primavera

Quali sono i miti e le leggende sull’equinozio di primavera

Alla data dell’equinozio di primavera si associano molti miti e leggende, che si sono avvicendati nel tempo caratterizzando la cultura di diversi popoli.

  • Assiri e Babilonesi. Erano soliti festeggiare il Dio Tammuz e la Dea Ishtar, enfatizzando l’unione carnale tra uomo e donna. Il simbolismo della nascita veniva dunque associato alla primavera, restando ancora oggi molto vivo nella nostra cultura.
  • Egiziani .Questo era il momento di celebrare la Sham El Nessim, occasione in cui si offriva del cibo alle divinità per ottenere in cambio una buona fertilità dei terreni. Inoltre pare che già all’epoca si era soliti organizzare dei piccoli pic nic in cui si mangiavano le uova.
  • Antica Grecia. Si festeggiava il primo giorno di primavera la risurrezione di Adone, l’amante della dea dell’amore Afrodite. Ma si aspettava anche il ritorno di Persefone, accompagnato dalla presenza di fiori e frutti che sbocciavano nei campi.
  • Pasqua cristiana. L’equinozio diventa il punto di riferimento da cui calcolare la Pasqua. Questa difatti viene festeggiata la prima domenica dopo la prima luna piena, a partire dal giorno dell’equinozio. Il tutto venne stabilito in occasione del Concilio di Nicea nel 325.
  • Mitologia spagnola. Durante la notte dell’equinozio le colline si riempiono della presenza delle Anjana. Si tratta di piccole fatine che si prendono cura dei boschi, pronte ad intervenire per riparare i danni del gelido inverno.
  • Religione induista. Per gli induisti questo è il momento di festeggiare la Holi, la festa dei colori. In questo giorno, almeno una volta all’anno, tutti sono considerati uguali, senza alcuna differenza di ceto. Le persone scendono per strada gettando ovunque pigmenti colorati che creano un’atmosfera magica e surreale. La festa viene fatta risalire al mito di Krishna il quale, geloso del colorito pallido della moglie Radha, l’avrebbe ricoperta di colori.

La Primavera in Giappone

In Giappone invece è l’occasione per radunare tutti i famigliari, che sono soliti far visita ai loro parenti defunti. A questa visione più religiosa della primavera, si associa poi all’Hanami, in cui ci si ferma nei prati per ammirare i bei ciliegi in fiore.

Equinozio di primavera

Quali sono i monumenti all’equinozio di primavera

Un’altra curiosità vuole che durante l’equinozio di primavera, molti importanti monumenti costruiti nel passato si presentino perfettamente allineati con il sorgere del Sole.

È il caso dei più famosi come:

  • La Sfinge in Egitto,
  • il complesso di Stonehenge
  • Il tempio di Angkor Wat in Cambogia
  • La piramide di Chichen Itza in Messico

equinozio di primavera

Altre informazioni utili

Ci sono tante cose interessanti sul cielo e le stagioni che influenza le attività quotidiane, scopriamole nelle nostre schede informative:

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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