Ambiente

Biossido di carbonio: cos’è, inquinamento e come ridurlo

Perché e come influisce sull'inquinamento

Il biossido di carbonio (CO₂), noto anche come anidride carbonica, è un gas che è parte integrante naturale della nostra aria. È fondamentale per regolare la temperatura sulla terra, al fine di consentire la vita stessa. Tuttavia, varie attività umane come l’impiego sempre più massiccio di combustibili fossili e la deforestazione, ne provocano un aumento smisurato.

Biossido di carbonio: cos’è, inquinamento e come ridurlo

L’anidride carbonica in eccesso che non viene distrutta, si accumula così nel sistema oceano-atmosfera-terra, provocando seri danni a livello di inquinamento, in primo luogo l’effetto serra, da cui consegue il surriscaldamento climatico.

Che cos’è il biossido di carbonio

Il biossido di carbonio (CO₂) è un gas che fa parte del ciclo del carbonio. Parte integrante naturale della nostra aria (rispetto alla quale è più pesante), è incolore e non ha odore.

Caratteristiche

Ecco nel dettaglio quali sono le caratteristiche del biossido di carbonio.

  • Incolore
  • Più pesante dell’aria
  • Allo stato puro ha un odore leggermente pungente e acidulo
  • È solubile in acqua: con l’aumentare della temperatura, la sua solubilità diminuisce, mentre aumenta con la pressione
  • A 20ºC, e se sottoposto a una pressione di 56,5 atm, si trasforma in un liquido incolore
  • A –79 ºC e alla pressione atmosferica, diventa solido, andando così a creare il cosiddetto “ghiaccio secco” o “neve carbonica”

Biossido di carbonio, formula

La formula chimica del biossido di carbonio è CO₂.

Dove si trova il biossido di carbonio

Si tratta di un gas inerte presente nell’atmosfera. Mediamente, l’atmosfera contiene una quantità di biossido di carbonio che corrisponde al 2-4×10–2% circa in volume. Tale quantità, però, però variare anche di molto fra le varie zone.

La sua concentrazione risulta infatti molto più alta nell’atmosfera delle aree industriali e dei grandi centri urbani, mentre risulta più bassa nelle aree verdi, come boschi e foreste.

Da dove deriva il biossido di carbonio

Come già detto, il biossido di carbonio è un gas che si trova in natura. La sua formazione deriva da 2 tipologie di fonti:

  • fonti naturali: come la combustione, la de-gassificazione da vulcani, la respirazione degli organismi aerobici che usano l’ossigeno e il decadimento naturale della materia organica
  • fonti antropiche: come l’utilizzo dei combustibili fossili, la deforestazione, la gestione forestale, la gestione dei suoli, la produzione di cemento…

La CO2 fa parte del ciclo naturale dell’anidride carbonica. Col trascorrere del tempo, la quantità di anidride carbonica che non viene distrutta va ad accumularsi nel sistema oceano-atmosfera-terra. In pratica, parte di essa viene assorbita dalla biosfera terrestre e dagli oceani, mentre la restante parte eccedente si accumula nell’atmosfera.

Il biossido di carbonio è tossico?

Trattandosi di un composto atmosferico “naturale”, di per sé, la CO2 non è tossica. Anzi, nelle giuste quantità, l’anidride carbonica crea l’effetto serra naturale, ovvero il fenomeno di termoregolazione naturale della Terra, grazie al quale la vita terrestre è possibile.

Tuttavia, è il suo eccesso nell’atmosfera che provoca danni soprattutto in termini di inquinamento. Si tratta infatti di una delle principali cause del cosiddetto effetto serra, da cui ne consegue il grave problema del surriscaldamento globale del pianeta.

Biossido di carbonio e attività dell’uomo

L’accumulo di biossido di carbonio nell’atmosfera, che ha portato ad una fortissima accentuazione dell’effetto serra e al conseguente surriscaldamento del clima, deriva principalmente dalle attività dell’uomo. Infatti, l’accumulo nell’atmosfera di CO2 ha cominciato ad aumentare in concomitanza con la Rivoluzione Industriale, nella seconda metà del XVIII secolo (prima di tale epoca, la combustione avveniva principalmente attraverso vapore acqueo).

Per motivi prettamente di natura economica, l’uomo ha fatto sempre più ricorso all’utilizzo di combustibili fossili (come petrolio, gas e carbone) a scopo combustione, al punto tale che oggi, le principali emissioni di CO2 atmosferica derivano proprio dalla combustione dei combustibili fossili.
Attualmente, ciò costituisce il principale responsabile dell’aumento dell’effetto serra indotto dalle attività umane.

Cosa produce il biossido di carbonio

L’anidride carbonica si accumula nell’atmosfera, creando scambi continui con la biosfera e gli oceani. A contatto con l’acqua, ad esempio, la CO2 diventa acido carbonico, che va ad alterare il livello di acidità dell’acqua (pH).

Biossido di carbonio inquinamento

Il biossido di carbonio (CO2) è uno dei gas ad effetto serra che, più di altri, contribuisce al riscaldamento del pianeta.

I gas serra catturano il calore del sole e gli impediscono di ritornare nello spazio. Come già spiegato, molti dei gas serra (compresa l’anidride carbonica) sono già presenti in natura, e sono fondamentali per garantire la sopravvivenza degli esseri viventi sul pianeta terra. Il problema però sta nell’aumento delle concentrazioni di questi gas nell’atmosfera, principalmente ad opera dell’uomo.

Sulla base di recenti dati, si stima che oggi, la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera supera del 40% i livelli registrati all’inizio dell’era industriale.

Sempre stando ai dati, ecco in che quantità i vari gas serra incidono sul riscaldamento climatico di origine antropica:

  • CO2: responsabile del 63%
  • metano: responsabile del 19%
  • ossido di azoto: responsabile del 6%

Le principali cause

Le principali cause dell’aumento delle emissioni di CO2 e dei gas serra sono:

  • la combustione di petrolio, carbone e gas (le principali fonti sono gli altri impianti industriali e le centrali elettriche)
  • la deforestazione: gli alberi assorbono CO2 dall’atmosfera, ma col loro abbattimento, non possono più eseguire questa importante funzione
  • l’impiego di fertilizzanti azotati in agricoltura, che producono emissioni di ossido di azoto
  • l’incremento dell’allevamento di bestiame: durante il processo digestivo, gli animali producono ingenti quantità di metano
  • l’uso di gas fluorurati: provoca un effetto serra notevole, fino a 23.000 volte più forte rispetto a quello causato dalla CO2

Il problema del riscaldamento globale

Come già spiegato, il biossido di carbonio serve per regolare la temperatura sul pianeta terra, consentendo così la vita sul pianeta stesso.

Tuttavia, a causa dell’emissione di CO2 provocata dalle attività umane (emissione antropica), in concomitanza con gli altri gas a effetto serra, il clima sta subendo un riscaldamento eccessivo, non naturale.

Rispetto alla fine del 1800, la temperatura media mondiale attuale è più alta di 0,85ºC. Gli effetti del surriscaldamento, si stanno già purtroppo notando, ad esempio con lo scioglimento di ghiacciai e i conseguenti fenomeni sempre più frequenti di frane e slavine. Andando avanti di questo passo, tale situazione provocherà mutamenti ambientali pericolosi e addirittura catastrofici .

Che differenza c’è tra CO e CO2

Il monossido di carbonio (CO), esattamente come l’ anidride carbonica (CO2), deriva dall’ossidazione del carbonio in presenza di ossigeno. A differenza del biossido di carbonio, il monossido è più leggero dell’aria e si diffonde molto velocemente negli ambienti.

Anidride carbonica e biossido di carbonio sono la stessa cosa

Sì, sono due termini diversi che indicano il medesimo composto. Anche la formula chimica è la stessa: CO2.

biossido di carbonio
Come ridurlo? Non si può prescindere da una strategia di vasta portata

Cosa fare per diminuire i livelli di biossido di carbonio

A livello globale, l’obiettivo è quello di raggiungere una società carbon neutral entro il 2050. In pratica, per raggiungere la neutralità carbonica è necessario ottenere un bilanciamento equilibrato fra emissioni di gas serra generate (da processi, eventi, prodotti…) ed emissioni riassorbite. L risultato finale deve portare ad una riduzione e/o compensazione delle emissioni di CO2 e gas serra emessi.

A tal fine, il Green Deal Europeo ha sancito delle linee guida al fine di “trasformare l’UE in una società giusta e prospera, dotata di un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva che nel 2050 non genererà emissioni nette di gas a effetto serra e in cui la crescita economica sarà dissociata dall’uso delle risorse

La strategia italiana per raggiungere entro il 2050 una condizione di “neutralità climatica” si basa fondamentalmente su 3 tappe.

  • Cambio nel mix energetico a favore delle rinnovabili
  • Forte riduzione della domanda di energia, connessa ad un calo dei consumi del settore civile e per la mobilità privata
  • Aumento degli assorbimenti attraverso superfici forestali, ottenuti tramite interventi di rimboschimento, ripristino di superfici degradate e gestione sostenibile

Consigli per ridurre le emissioni di CO2 nella vita privata

A parte le grandi strategie messe a punto a livello globale, ognuno di noi, nel proprio piccolo, può contribuire a diminuire le emissioni di CO2. Bastano alcuni accorgimenti e piccoli cambiamenti. Basta solo fermarsi un attimo a riflettere.

In casa

  • Ridurre gli sprechi energetici, utilizzando alcuni elettrodomestici (come lavatrice e lavastoviglie) solo a pieno carico
  • Non sprecare acqua: spegnere il rubinetto mentre ci si insapona sotto la doccia o mentre si lavano i denti, installare il doppio sciacquone e i frangi getto sui rubinetti
  • Effettuare la raccolta dei rifiuti differenziata in maniera corretta e diligentemente
  • Utilizzare gli impianti di riscaldamento e di raffrescamento in maniera consapevole, evitando ad esempio di attivarli tenendo però le finestre aperte
  • Usare l’asciugatrice solo nei casi di estrema ed effettiva necessità
  • Far cuocere più cibi nel forno per ottimizzare l’uso dell’elettrodomestico
  • Utilizzare lampadine a LED

Energia

Muoversi

Arte del riciclo

  • Riparare indumenti e oggetti rotti
  • Imparare a riciclare ciò che, apparentemente, non serve più, donandogli una “seconda vita” ed evitando, di conseguenza, ad accrescere la quantità di rifiuti

Acquisti

  • Preferire i prodotti di stagione e fare acquisti a km0
  • Ridurre gli imballaggi, preferendo l’acquisito di prodotti sfusi o in confezioni riciclabili
  • Acquistare i prodotti di aziende impegnate a ridurre la loro carbon footprint, avendo l’accortezza di verificare tale impegno attraverso appositi marchi e certificazioni come i prodotti eco label 
  • Fare acquisti solo se effettivamente davvero necessari
  • Optare per elettrodomestici e apparecchiature elettroniche ricondizionate

Cibo e abitudini alimentari

  • Preferire il consumo di alimenti vegetali: frutta e verdura di stagione, cereali e legumi
  • Limitare il consumo di carne, soprattutto di quella rossa
  • Preferire gli alimenti freschi, o comunque poco processati
  • Consumare con moderazione pesce, uova e latticini
  • Assumere solo il necessario introito calorico senza superare il proprio fabbisogno

Approfondimenti utili

Per saperne di più sui temi dell’ecologia, della sostenibilità e del vivere all’insegna del green, ecco alcuni articoli interessanti per voi:

Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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