Il recente provvedimento prevede che tutti gli edifici di dimensioni superiori ai 500 metri quadrati debbano essere equipaggiati di un sistema fotovoltaico in grado di soddisfare al meno il 5% del fabbisogno energetico del fabbricato (capacità minima 1kW).
L’elettricità in eccesso prodotta dai pannelli fotovoltaici sarà reimmessa in rete il suo valore costituirà un credito che i cittadini si vedranno conguagliare sulle bollette della luce. Un programma energetico importante e ambizioso che ha già propiziato l’installazione di 250 impianti e che riflette la crescente domanda energetica che lo stato indiano è tenuto a soddisfare per via di un aumento demografico che non conosce battute d’arresto.
Il provvedimento prevede l’erogazione di un incentivo economico pari al 30% calcolato sull’intero costo dell’impianto, anche se i fondi messi a disposizione dal governo difficilmente saranno sufficienti a soddisfare tutti i richiedenti, almeno in questa prima fase.
L’iniziativa dell’Aryana in tema di energie rinnovabili è un ulteriore prova dell’impegno che il governo Indiano sta impiegando per raggiungere un obiettivo ancora più ambizioso: produrre 15 GW di potenza solare installata entro il 2019 (Fonte: Business Green).
Del resto, la politica che il neo-esecutivo diretto da Narendra Modi ha promosso in tema di rinnovabili è apparsa sin dall’inizio molto decisa e ha già permesso di avviare numerose iniziative e progetti volti ad aumentare l’efficienza energetica dell’intero paese, ridurre sensibilmente la dipendenza dai combustibili fossili e le emissioni di gas serra nell’atmosfera, puntare con decisione alla potenza fotovoltaica.
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