Ambiente

Smaltimento pneumatici, tra discariche abusive e traffici illeciti

La normativa sullo smaltimento, come avviene il processo e i vari riutilizzi

Lo smaltimento degli pneumatici è un argomento assai spinoso che da alcuni anni è stato per fortuna regolamentato. Negli anni addietro, infatti, in Italia, ogni anno, venivano prodotte 350.000 tonnellate di pfu e 87.000 tonnellate erano smaltite illegalmente in oltre 1.000 discariche abusive, equamente divise tra Nord e Sud. Con un danno economico quantificabile in oltre 2 miliardi di euro, senza poi dimenticare i traffici illeciti che ne derivavano.

Smaltimento pneumatici, tra discariche abusive e traffici illeciti

A partire dal 2003, l’Unione Europea ha vietato lo smaltimento in discarica di pneumatici interi, e nel 2006 dei PUF frantumati. A partire dal 2010, poi, il nostro Paese ha inoltre vietato lo smaltimento degli pneumatici fuori uso in discarica. Purtroppo, però, a seguito di tale decisione, è stato registrato un incremento dell’abbandono illegale dei puf.

L’accordo a cui si è giunti per un corretto smaltimento degli pneumatici fuori uso, riveste una enorme importanza, sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista di lotta all’evasione e ai traffici illeciti.

Quando sostituite i vostri pneumatici, ricordatevi quindi di assicurarvi che questi vengano smaltiti secondo la legge vigente. È un nostro diritto ed un nostro obbligo morale.

Smaltimento pneumatici

Quando si devono cambiare le gomme

A causa del continuo utilizzo e con il trascorrere del tempo, gli pneumatici cominciano a perdere la loro funzionalità originaria e arrivano ad un certo punto che devono essere sostituiti, in primo luogo per ragioni di sicurezza.

La normativa in vigore del codice di sicurezza della strada prevede che gli pneumatici vengano cambiati quando il loro spessore arriva a 1,6 mm.

Talvolta, la sostituzione va eseguita prima del raggiungimento della predetta soglia, a causa di forature o di altri danni.

A causa di tali sostituzioni, gli pneumatici diventano rifiuti che è importante sapere come gestire.

Smaltimento pneumatici usati: la normativa

La gestione degli pneumatici fuori uso (PFU) è regolamentata dal Decreto Ministeriale n. 82 del 2011.

Scopo principale di questa disciplina è quello di ottimizzare il recupero degli pneumatici fuori uso, per prevenire la creazione e il conseguente accumulo di rifiuti, nonché per proteggere l’ambiente.

Nello specifico, nel predetto decreto si fa riferimento a chi sono i soggetti (ditte specializzate) che devono farsi carico della corretta gestione dei PUF e ad altre questioni, relative ad esempio ai contributi economici, i contributi ambientali e le modalità di ripartizione dei costi di gestione.

Dove buttare gli pneumatici usati

Molti sono convinti che per smaltire gli pneumatici basti semplicemente portarli in discarica. Le cose però non stanno proprio così. L’unico soggetto ad essere autorizzato allo smaltimento degli pneumatici fuori uso è infatti il gommista. Questi, dopo aver ritirato le gomme usate, ha l’onere di contattare il consorzio affiliato, che provvederà allo smaltimento.

Tutti i gommisti sono obbligati ad essere affiliati ad un consorzio. Altrimenti risultano fuori legge.

Come avviene lo smaltimento degli pneumatici usati

Le gomme sono sottoposte a varie lavorazioni. Vengono infatti scomposte in varie parti in modo tale da restituire le materie prime sotto forma di frammenti minuti.

Una volta eseguita una serie di operazioni preliminari, lo pneumatico viene sottoposto alla “ciabattatura”: che consiste in una prima macinatura piuttosto grossolana, da cui si ricavano pezzi di gomma grandi dai 5 ai 40 centimetri.

A questo punto, le cosiddette “ciabatte” ottenute, vengono macinate ancora in modo tale da separare i vari materiali: gomma, fibre tessili, metalli…

In linea generale, da uno pneumatico si può recuperare:

  • fino al 70%gomma, da destinare ad altri impieghi
  • 30%materiale da avviare ai processi di conversione energetica

Come vengono usati gli pneumatici dopo lo smaltimento

Come appena spiegato, dal riciclo dei PFU si possono ricavare nuovi materiali (gomma, fibre tessili, acciaio…) da destinare ad altri utilizzi, oppure energia per impianti come i cementifici. Il PFU, infatti, ha un potere calorifico che è uguale a quello del carbone, ma con emissioni climalteranti di gran lunga più basse.

Riutilizzo dei materiali ricavati dalla scomposizione delle gomme

La gomma e gli altri materiali ricavati dal riciclo degli pneumatici fuori uso trovano applicazione in svariati settori, fra anche molto diversi. Eccone alcuni esempi:

  • prodotti per l’edilizia (es. isolanti acustici)
  • settore sportivo: pavimentazioni sportive polivalenti, campi da calcio, playground per parco giochi
  • strade e infrastrutture: asfalti “modificati” (ad es. drenanti), arredi urbani, piste ciclabili, ponti, gallerie…
  • prodotti di design

Produzione di energia dagli pneumatici riciclati

Per smaltire gli pneumatici usati è possibile anche avvalersi del processo di combustione. Una volta bruciati, i PFU generano energia da utilizzare per produrre energia elettrica. In alternativa all’incenerimento, è altresì possibile usare altre tecniche come la gassificazione e il pirolisi.

Quanto costa smaltire gli pneumatici usati

Secondo quanto previsto nel DM 82/2011, i costi di smaltimento delle gomme sono compresi nel prezzo degli pneumatici.

Il gommista deve quindi effettuare lo smaltimento degli pneumatici usati senza far pagare alcun supplemento al cliente, oltre la manodopera.

Il discorso vale anche nel caso di pneumatici acquistati online.

Perché è importante smaltire correttamente gli pneumatici

Smaltire gli pneumatici in maniera corretta è di fondamentale importanza per vari motivi.

  • Salvaguardare sia l’ambiente che la salute pubblica. Difatti, gli pneumatici non sono biodegradabili ma sono anzi costituiti da gomma, metalli e sostanze chimiche. Materiali che, se non adeguatamente gestiti, possono rilasciare sostanze dannose nell’ambiente, come piombo, benzene, monoclorobenzene, zinco e diossina. Senza dimenticare il fatto che sono anche altamente infiammabili
  • Produrre meno rifiuti
  • Ridurre sensibilmente il rischio di inquinamento del suolo, dell’aria e delle acque
  • Dar vita, con le materie prime secondarie, a nuovi prodotti, come ad esempio piste e materiali per il settore edile

I vantaggi del corretto smaltimento degli pneumatici

In un recente studio, la Fondazione per lo Sviluppo sostenibile ha riportato che il riciclo dei PFU determina un vantaggio ambientale di gran lunga maggiore rispetto al recupero energetico. Nello specifico, il recupero combinato di energia e materia derivante dai PFU usati nei cementifici permette di ottenere una riduzione delle emissioni di gas serra.

Di cosa sono composti gli pneumatici

Nel linguaggio comune, gli pneumatici vengono chiamati “gomme”. E non è un caso. Difatti, il materiale da cui sono in prevalenza costituiti è la gomma, di derivazione principalmente sintetica. Il copolimero più comunemente usato per la produzione degli pneumatici è lo stirene-butadiene (SBR), usato anche per fare le suole delle scarpe e per produrre guarnizioni.

Oltre alla gomma, negli pneumatici vengono poi aggiunti svariati additivi chimici volti ad aumentarne resistenza e flessibilità.

Per quanto invece riguarda l’ossatura dello pneumatico, questo è composto in prevalenza da fibre tessili, come poliestere e nylon, nonché da acciaio, rivestiti e intrecciati come tessuti.

Infine, attraverso il processo di vulcanizzazione, tutte queste componenti vengono fra loro assemblate tramite una sorta di cottura della gomma, all’interno di uno stampo incandescente che fonde, fra loro, tali materiali.

Come riciclare gli pneumatici usati

Un’alternativa green allo smaltimento delle gomme è il loro riutilizzo.

Con un po’ di estro creativo, i vecchi pneumatici possono essere convertiti

in pouf o tavoli da giardino, così come in fioriere colorate, dipingendo la superficie esterna con colori allegri e vivaci.

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