Design sostenibile

Ecco gli stadi ecosostenibili

Quando anche lo sport fa la sua parte

Un po’ per necessità, dati i costi energetici non indifferenti, un po’ per sano marketing sportivo, si stanno sempre più diffondendo nel mondo strutture sportive più efficienti quando non addirittura autonome dal punto di vista energetico. Parliamo di stadi sostenibili. Vediamo i più interessanti.

Ecco gli stadi ecosostenibili

Cosa sono gli stadi sostenibili

Ne avevamo già parlato a proposito della Photovoltaik Arena di Appiano in SudTirolo, un palazzetto del ghiaccio reso energeticamente indipendente da una copertura di pannelli solari sopra al tetto del palazzo, forniti dallo sponsor.

Ma ci sono altri casi eclatanti di stadi, anche di enormi dimensioni, che hanno deciso di affidarsi alle energie rinnovabili per fare fronte al proprio fabbisogno energetico.

Come accade per le abitazioni, anche gli impianti sportivi possono essere costruiti in maniera da non consumare troppa energia per l’illuminazione ed il riscaldamento durante gli eventi sportivi e le manifestazioni che ospitano, grazie utilizzo di tecnologie ad alta efficienza energetica, come pannelli solari, sistemi di illuminazione LED e sistemi di riscaldamento-raffreddamento efficienti.

Inoltre, è possibile progettarli per non sprecare le risorse idriche, grazie a sistemi di raccolta e riciclo dell’acqua piovana, impianti per il trattamento e il riutilizzo delle acque reflue, e sistemi idrico-sanitarie a basso consumo.

Anche la loro costruzione può impiegare materiali riciclati, riciclabili o a basso impatto ambientale, così come tuitta la gestione della filiera dei rifiuti prodotti durante gli eventi e nei negozi e centri musei, bar e ristoranti, ospitati nello stadio.

Infine, un’importante fattore che rende uno stadio sostenibile è la possibilità d’utilizzo di trasporti pubblici, biciclette e veicoli elettrici per raggiungerlo. Si riducono le emissioni di CO2 e si rende l’area urbana attorno all’edificio meno congestionata in occasione degli eventi.

Lo stadio di Taiwan

Il caso più eclatante di stadio ecosostenibile si trova a Taiwan: il Dragon Stadium, noto anche come lo stadio fotovoltaico, lo stadio da 50.000 posti a sedere inaugurato nel 2009 per i World Games.

A differenza di tanti altri stadi, dove il fotovoltaico è solo una delle fonti di energia, il Dragon Stadium ottiene il 100% dell’energia necessaria al suo funzionamento dagli 8.884 pannelli fotovoltaici installati sulla copertura dello stadio e necessita di soli sei minuti di esposizione al sole per ricavare l’energia necessaria alla sua “accensione”.

Progettato dall’architetto giapponese Toyo Ito, addirittura lo stadio solare a Taiwan produce energia elettrica in eccesso che viene reimmessa nella rete e che soddisfa l’80% della domanda di energia del quartiere circostante.

Il Dragon Stadium genera la bellezza di 1 milione di gigawatt ora di energia solare su base annuale e fa sì che venga evitata l’emissione in atmosfera di 660 tonnellate di CO2 ogni anno.

Naturalmente i grandi appuntamenti sportivi rappresentano una occasione privilegiata per varare progetti ambiziosi di strutture sportive green e che possano “vendere” l’aspetto della sostenibilità ambientale.

Lo stadio di Londra

Anche a Londra, ha puntato a fare l’olimpiade più verde di sempre con l’Olympic Authority che ha approvato uno stadio olimpico realizzato con solo un quarto dei materiali usati per lo stadio di Pechino nelle precedenti Olimpiadi.

Il suo destino dopo le Olimpiadi è stato di essere la casa della nazionale britannica d’atletica. Con i suoi 60.000 spettatori è il terzo della città, concesso anni al club calcistico West Ham Utd. Ospita anche finali internazionali di rugby, atletica, baseball ed è spesso sede di concerti, grazie alla possibilità di spostamento delle tribune, per arrivare a 80.000 posti.

Di sicuro è un esempio di costruzione smart rispetto a tante cattedrali (sportive) del deserto.

Lo stadio del Qatar

Non molto diverso il caso del Qatar, paese sommerso dai petroldollari che si è aggiudicato l’edizione 2022 dei Mondiali FIFA di calcio. I progetti degli stadi in Qatar sono davvero avveniristici e, oltre all’uso efficiente di una fonte rinnovabile che a queste latitudini non manca, il sole, prevedono collegamenti iperveloci direttamente con gli aeroporti e una rete di servizi pubblici costruita ad hoc, ricordando quanto sia importante anche il collaterale tema della mobilità.

Lo stadio più green, con il suo mega-impianto fotovoltaico, è lo Lusail Stadium. L’acqua è riciclata per innaffiare le piante esterne e i seggiolini sono stati rimossi per essere riutilizzati in altre strutture, quando lo stadio Lusail è stato ridimensionato per il campionato locale, riducendo la sua capienza.

Lo stadio di Dalian

Ma il progetto probabilmente più bello è quello previsto nella città cinese di Dalian: il nuovo stadio previsto dalle autorità locali, non solo userà tutte le energie rinnovabili per la sua alimentazione, ma sarà anche perfettamente integrato nel territorio, essendo stato progettato per essere quasi una continuazione del paesaggio.

Lo stadio di Dalian è concepito quasi come un fiore che si apre, una entità in perfetta armonia con il paesaggio circostante, senza la “violenza” e l’impatto che solitamente contraddistinguono la presenza di megastrutture sportive sorte ex novo.

Questi sopra sono solo gli stadi esistenti o i progetti più emblematici dal punto di vista della sostenibilità, ma va detto che sono tantissimi gli stadi nel mondo che utilizzano le rinnovabili, tipicamente l’energia solare, per ridurre il proprio impatto ambientale e guadagnare qualcosa nel lungo termine.

Lo stadio di Berna

Ed è ill caso dello Stade de Suisse a Berna, ha integrati nella copertura dei pannelli fotovoltaici, garantiscono una produzione annuale di 700.000 kWh. È il più grande impianto del mondo a pannelli solari installato in uno stadio.

Lo stadio di San Francisco

O lo stadio del baseball a San Francisco, l’Oracle Park, i cui pannelli solari, oltre che lo stadio alimentano anche una quarantina di case nel circondario. Inoltre, è uno dei pochi stadi ad aver ottenuto la Leadership in Energy and Environmental Design, la certificazione LEED Platinum dal US Green Building Council per la sua ristrutturazione.

Lo stadio di Norimberga

Anche in un paese avanzato dal punto di vista delle rinnovabili, come la Germania, non mancano gli esempi virtuosi, come per esempio a Norimberga, dove lo stadio locale ha la bellezza di 1000 mq di pannelli solari installati sul tetto dal 2006.

Lo stadio di Boston

O il mitico Fenway Park, la casa dei Boston Red Sox di baseball: l’impianto solare è usato per il riscaldamento dell’acqua usata per l’irrigazione e tutti i “prodotti di scarto” dello stadio, come l’erba appena tagliata vengono riciclati o riutilizzati per farne del compost.

Come sempre, anche lo sport può e deve fare la sua parte e gli stadi devono diventare “smart” come gli altri edifici.

Foto di Visit Qatar su Unsplash

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