Studio pilota sul benessere psicologico dei vegetariani
Da una ricerca condotta dalla Benedictine University (sezione Dipartimento di Nutrizione) e dall’Arizona State University pubblicata sul ‘Nutrition Journal’ emergono dati interessanti che sorridono ancora una volta alla dieta veg.

In questo studio pilota 39 volontari maschi e femmine maggiorenni onnivori sono stati assegnati casualmente a tre diversi condizioni: un gruppo ha continuato a seguire un regime alimentare onnivoro, un altro gruppo ha adottato uno stile alimentare vegetariano con l’aggiunta di pesce 4 volte a settimana, mentre il terzo gruppo ha seguito una dieta essenzialmente vegetariana.
Durante le due settimane dello studio, i volontari sono stati sottoposti ad analisi mediche per verificare i livelli di acidi grassi essenziali, omega 3 (EPA e DHA) e omega 6 come l’acido arachidonico (AA) e a questionari per verificare gli stati d’umore.
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Partendo dal presupposto per cui una dieta onnivora tenda ad essere associata a livelli elevati di AA rispetto a quelli presenti in chi segue una dieta vegetariana e visto che le ricerche evidenziano come alti livelli di AA possano determinare cambiamenti nell’umore, attraverso i risultati dello studio pilota si è dimostrato come alla presenza di minori livelli di acidi AA nei veg sia associato anche un miglioramento del tono dell’umore ed una percezione di benessere psicologico.
Insomma, per quanto si tratti ancora di studi esplorativi, sembra che una dieta cruelty-free possa rivelarsi un toccasana non solo per il corpo ma anche per la mente.
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