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Terre de Femmes 2019: Yves Rocher premia le guardiane dell’ambiente

Impegnarsi davvero per cambiare il Mondo e proteggere la biodiversità dagli effetti dei cambiamenti climatici. È questo lo spirito che anima da sempre le iniziative di Yves Rocher, lo storico marchio francese leader nel campo della cosmesi vegetale e della bellezza naturale.

Terre de Femmes 2019: Yves Rocher premia le guardiane dell’ambiente

Forse non tutti sanno che Yves Rocher non è solo un’azienda di cosmetici naturali, ma è il primo e più convinto sostenitore della fondazione Yves Rocher, che promuove da più di vent’anni la salvaguardia della biodiversità attraverso diversi progetti in cui è coinvolta direttamente e attraverso un concorso internazionale che premia le donne più attive nell’ambito del no profit ambientale: il premio Terre de Femmes.

Scopriamo insieme l’aspetto meno conosciuto del noto marchio di bio-cosmesi francese.

Fondazione Yves Rocher

Dal 1991 la Fondazione Yves Rocher sviluppa, promuove e finanzia diversi progetti virtuosi in favore dell’ambiente e premia anche le donne che si sono distinte per il loro impegno nella salvaguardia della biodiversità vegetale.

La Fondazione ha infatti a cuore molte iniziative in favore della Natura e della biodiversità, a cominciare dal progetto di riforestazione “Piantiamo per il Pianeta” attivo da 2007 in diverse zone del Mondo.

L’obiettivo è ambizioso: piantare 100 milioni di alberi entro il 2020 in tutto il Globo. L’iniziativa ha già consentito la piantumazione di più di 88 milioni di esemplari (1 ogni 3 secondi), forte della collaborazione di una rete di piantatori sparsi in 35 Paesi e al sostegno delle 42 ONG che si adoperano per sostenere le economie e le comunità locali nei territori. E non è tutto.

Inoltre, organizza il Festival delle Fotografia a La Gacilly, che denuncia il rapporto tra esseri umani e ambiente e sostiene la salvaguardia della biodiversità tramite il contributo finanziario e scientifico di ricercatori e botanici esperti.

Ha anche partecipato al summit ambientale di Rio de Janeiro nel 1992 e nel 2012 e ha reso possibile la conservazione di molti giardini storici in Francia attraverso interventi di riqualificazione mirati.

L’impegno della Fondazione si rinnova ogni anno anche attraverso il concorso Terre de Femmes, lo strumento perfetto per mettere in atto la tutela della diversità biologica.

Con Terre de Femmes la Natura è donna

Anche quest’anno, infatti, Yves Rocher ha avviato il premio Terre de Femmes, un concorso internazionale lanciato nel 2001 e dedicato alle donne che si adoperano ogni giorno per proteggere il Pianeta e le comunità dal deterioramento ambientale.

Questo concorso premia infatti ogni anno le (eco)donne che hanno fatto propri i valori dell’ecologia, dell’eco-sostenibilità e della solidarietà sociale e che cercano di applicarli quotidianamente, esattamente come Yves Rocher fa da 60 anni con la ricerca nel campo della bio-cosmesi.

Donne sempre in prima linea, che con il loro contributo confermano la centralità del ruolo femminile nella costruzione di un futuro più sostenibile per l’ambiente e per le persone.

Per il 2019-2020, le iscrizioni sono aperte dal 6 giugno e termineranno il 12 settembre 2019 (scopri come candidarti: www.yves-rocher.it/it/landing-pages/terre-de-femmes)

Una giuria nazionale selezionerà i progetti che più si sono distinti nell’impegno verso l’ambiente e dalla rosa dei finalisti saranno pescate le tre vincitrici italiane premiate a Milano, mentre la cerimonia internazionale avrà luogo a Parigi in primavera.

Il premio Terre de Femmes: come funziona

Dopo l’esordio del 2016, la Fondazione Yves Rocher celebra in Italia la 4a edizione del premio, che per il secondo anno consecutivo si svolgerà con il patrocinio dell’Ambasciata Francese.

Candidarsi è facilissimo, basta:

  • collegarsi alla pagina dedicata al concorso Terre de Femmes
  • scaricare il regolamento per verificare se si possiedono i requisiti
  • compilare l’apposito dossier
  • inviarlo alla mail terredefemmes.italia@yrnet.com

Dopo la valutazione di tutti i dossier in concorso, una giuria qualificata di esperti selezionerà i 3 progetti vincitori che verranno premiati a dicembre 2019 nel corso della Cerimonia Nazionale in programma a Milano.

Le vincitrici di uno dei tre premi istituiti dalla Fondazione Yves Rocher beneficeranno di un contributo economico per migliorare il loro progetto, di 10 mila euro per la prima classificata, 5 mila euro per la seconda e 3 mila euro per terza premiata.

L’ideatrice del progetto che si aggiudicherà la posizione più alta del podio volerà a Parigi nella primavera del 2020 per partecipare alla cerimonia internazionale del Gran Premio Terre de Femmes, insieme a tutte le vincitrici delle altre nazioni coinvolte.

Dall’anno scorso è stato creato anche un contest internazionale che assegnerà un’ulteriore sovvenzione di 10 mila euro all’idea più meritevole che avrà come tema ‘Piante medicinali: tra modernità e tradizione‘.

Al Premio Terre de Femmes internazionale potranno partecipare sia le vincitrici delle 11 edizioni nazionali che tutte le candidature spontanee di donne impegnate in progetti che abbiano a che fare con il tema prescelto. Avranno tempo dal 15 settembre al 15 novembre 2019.

L’edizione 2018 del Grand Prix ha incoronato la tedesca Stella Deetjen che dal 2009 è impegnata in un programma per la protezione ambientale in Nepal. Stella lotta in prima linea contro la deforestazione e la povertà in una delle regioni più disastrate del Paese, reduce dal tremendo terremoto del 2015. Ciò per cui lavora duramente è un modello di gestione forestale sostenibile mirato all’utilizzo di energie rinnovabili e alla protezione degli habitat dall’inquinamento e dai rifiuti di plastica.

Le vincitrici delle edizioni italiane

Per quanto riguarda l’Italia, la vincitrice della scorsa edizione nazionale del concorso ‘Terre de Femmes’ è stata Debora Rizzetto con il progetto L’ape: sentinella e termometro dell’ambiente.

Grazie al finanziamento ottenuto, Debora ha potuto realizzare l’idea di posizionare degli alveari urbani a Tortona per il bio-monitoraggio della salute pubblica e promuove incontri nelle città e nelle scuole italiane per sensibilizzare la comunità sul problema dell’inquinamento ambientale.

Secondo premio per Giulia Detomati con B Corp Schools, il progetto volto ad introdurre tecnologie di formazione dei changemaker nelle scuole superiori del Paese.

Alla terza posizione è salita Chiara Delle Donne con l’idea Orto2 – OrtoQuadrato, un modello di agricoltura sociale destinato ad aree urbane ad alto rischio di degrado.

Donne speciali, capaci di proporre eco-idee rivoluzionarie che meritano di essere incoraggiate. Donne che sono anche guardiane dell’ambiente e promotrici di nuovi modelli di solidarietà e sviluppo.

Come lo è l’impegno della Fondazione Yves Rocher.

Terre de Femmes: una vocazione ‘naturale’

Esattamente come un’ape, la donna è per Yves Rocher la risorsa più preziosa nella lotta per l’ambiente, l’alleata d’elezione su cui contare per affrontare le sfide che ci attendono.

Ed è proprio questa una delle missioni più importanti della Fondazione, sotto l’egida dell’Institute de France e la spinta di Jacques Rocher: sostenere donne impegnate per l’ambiente che creano comunità attive.

In 18 anni di attività,  il concorso Terre de Femmes ha premiato più di 430 donne di 11 Paesi del Mondo e ha consentito di realizzare innumerevoli progetti in 50 Paesi differenti, con investimenti totali per più di 2 milioni di euro.

Con il premio Terre de Femmes e l’attività della Fondazione, Yves Rocher ribadisce la sua vocazione naturale alla sostenibilità e alla lotta contro la corruzione degli ecosistemi, e condivide l’amore e l’impegno per la Natura con chi cerca di disegnare per il Pianeta un orizzonte migliore.

Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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