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Biodiesel dalle alghe: come si ricava e come funziona

Biodiesel dalle alghe: come si ricava e come funziona

Eccovi un’altra lettera ricevuta da un lettore, Giulio, questa volta sul tema dei  Biocarburanti che è scaturita dalla lettura dei vostri commenti sulla Fan page di TuttoGreen relativi al nostro post sulla Ferrari che in Formula 1 ha adottato il biocarburante vincendo alla grande (Biocarburante: la Ferrari F1 lo adotta e vince!).

Biodiesel dalle alghe: come si ricava e come funziona

Molte erano state infatti le perplessità sul fatto che il biodiesel se adottato su scala mondiale possa impoverire le regioni più povere come ad esempio quelle di che vi riportiamo di Giuseppe ” i biocarburanti tolgono terreno coltivabile alle colture per il cibo. Ricordiamoci che il cibo è abbondante solo per noi. C’è gente che muore di fame

La produzione di biocarburanti dalle alghe che descrive Giulio, risolverebbe questi problemi, a voi la lettura:

In un mondo dove per anni il petrolio ha sempre avuto il privilegio di essere il combustibile per definizione, non va perso di vista il fatto che comunque la disponibilità rimane limitata. I giacimenti di petrolio nel mondo rimangono ancora molti ma, che alternative ci sono?

 

biodiesel

Il Biodiesel ad esempio. Un biocombustibile, ottenuto in maniera diretta da fonti rinnovabili come ad esempio olii vegetali o grassi animali. Il Biodiesel è  liquido, dal color ambrato con un tipo di viscosità del tutto simile al gasolio.

Un tipo di Biodiesel particolarmente interessante è quello che si può ottenere dalle alghe che risolve anche il problema di “non affamare” le popolazioni più povere riducendo le colture che leggevo in uno dei vostri commenti sulla Fan Page. Molte aziende stanno infatti studiando la possibilità di utilizzare una serie di alghe, geneticamente modificate al fine di produrre combustibile.

La produzione di tale combustibile non risulta inoltre essere particolarmente difficoltosa: sono infatti solo necessari, anidride carbonica, generata appunto dalla stessa fotosintesi, alghe, luce solare acqua non potabile.

Quali sono quindi i vantaggi nell’utilizzo dei biocarburanti?

Rispetto all’utilizzo del gasolio, vi sono notevoli riduzioni di ossido di carboni,  mancanza totale di emissioni di idrocarburi aromatici (tipo il benzopirene), nessuna emissione di diossido di zolfo (non contiene infatti zolfo) e notevole riduzione delle polveri sottili.

I Biocarburanti sono inoltre in grado di produrre 30 volte più energia per ettaro di qualsiasi altra fonte bioenergetica.

Restano comunque molti dubbi sull’effettivo “poco impatto” ambientale sull’utilizzo delle alghe come biodiesel. Infatti sono al vaglio diversi studi sulla quantità di anidride carbonica che si rilascia nell’atmosfera (impronta carbonica o carbon footprint) durante le fasi di produzione, raffinazione e consumo di biodiesel dalle alghe.

Oltre ai vantaggi sopra citati è doveroso ricordare che il Biodiesel: è rinnovabile, è biodegradabile e garantisce un rendimento energetico pari a quello dei carburanti e dei combustibili minerali ed un’ottima affidabilità nelle prestazioni dei veicoli e degli impianti di riscaldamento.

Verrebbe da dire che la natura ha davvero fornito tutto all’Uomo.

In futuro potremmo utilizzare le verdure avanzate a pranzo come combustibile per  la macchina per uscire a cena. Potremmo coltivare combustibile in giardino?. Sarebbe meraviglioso no? ..

un piccolo particolare rimane comunque, se tutto andasse come deve andare, il mondo girasse bene e nessuno inquina, il buco dell’ozono si riducesse senza far passare raggi dannosi per l’uomo, quale grande multinazionale ci guadagnerebbe?

Solo l’Uomo !!!…certo, ma questo non ha grossa importanza…

Giulio”

P.S.: se avete un tema da sviluppare  mandateci anche i vostri contributi scrivendo a economygreen@gmail.com

Li pubblicheremo sempre citandovi, ovviamente.

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