Bioedilizia

Come scegliere la pittura più sicura per la nostra salute

Quali fattori valutare per una pittura murale atossica e naturale

Ci si preoccupa sempre della qualità dell’aria, dello smog e dell’inquinamento atmosferico, senza pensare che l’interno delle nostre case potrebbe nascondere insidie ben peggiori. Le minacce più gravi sorgono quando le nostre pareti necessitano di essere ridipinte. In realtà, la notizia secondo cui l’aria di casa sia spesso più inquinata dell’esterno non è nuova, ma stavolta sul banco degli imputati sale un elemento specifico: le vernici.

Come scegliere la pittura più sicura per la nostra salute

Quali sono le vernici ecologiche

Si tratta di vernici murarie e per diverse superfici come legno e metallo, che hanno un ciclo di vita rispettoso dell’ambiente, dall’impatto della materia prima al fine della vita del prodotto, passando per la sua lavorazione e il suo impiego prolungato nel tempo.

Le vernici eco devono perciò rispondere a diverse richieste:

  • avere il minor impatto sull’ambiente, quale potenziale contributo al riscaldamento globale, impronta ecologica, materie prime rinnovabili e naturali o di origine biologica, prodotte secondo rigorosi standard UE
  • essere rispettose della salute e della sicurezza per non devono avere sostanze cancerogene ed allergeniche, non prevedono materie prime irritanti e corrosive per la pelle, né aromi nocivi, metalli pesanti, ftalati, materiali nanosintetici e altre sostanze in qualche modo pericolose per l’ambiente e la salute
  • durare nel tempo senza emissioni nocive, come basso contenuto di COV, rimanere elastiche, stabili a livello cromatico e non sfarinare
  • non avere effetti nocivi sulle superfici trattate, ma resistere alle intemperie, alla luce, a sollecitazioni chimico- meccaniche

Quali indicatori non servono per capire se una vernice è ecologica

Se trovate solo vaghe indicazioni che indicano il prodotto come naturale, disinquinante o. base d’acqua, sappiate che non si tratta di indicatori attendibili.

  • Vernice naturale. La vera vernice naturale è rispettosa dell’ambiente, ma la defiizione di ‘vernice naturale’ non è in alcun modo regolamentata. Così la pittura può contenere derivati del petrolio, metalli e minerali dannosi per l’ambiente e la salute.
  • Vernice disinquinante. Esistono alcune pitture chiamate disinquinanti, ma in generale richiedono l’aggiunta di ingredienti che catturano i COV, come l’ossido di titanio. Non si tratta sempre di prodotti ecologici e talvolta emettono anche più COV.
  • Vernice a base d’acqua. Significa semplicemente che il solvente utilizzato è l’acqua. Oggi tutte le vernici acriliche sono a base d’acqua. Tuttavia, è il legante che definisce le caratteristiche di una vernice e il legante utilizzato nelle vernici acriliche deriva da prodotti petrolchimici.

Come tutte le vernici, sono composte da una resina (il legante), un solvente, pigmenti, cariche e additivi. Il legante però deve essere di origine minerale (argilla, calce, silicato, ecc.) o vegetale (olio di lino, olio di colza, resina biosorgente…). In questo caso, la resina è composta per almeno il 95% da ingredienti di origine vegetale (talvolta fino al 98%, ma raramente al 100%) e da componenti il più possibile naturali e rinnovabili. Il solvente è solitamente a base d’acqua.

Le vere vernici naturali devono essere realizzate da soli con caseina, calce, amido… e con l’acqua come unico solvente.

Quali sono le pitture atossiche

Sono prodotti che emettono minime emissioni nocive. Devono aderire alla direttiva europea n. 42/2004 che impone una valutazione dei composti organici volatili (i VOC complessivi) emessi da pitture, prodotti vernicianti e per carrozzeria.

Che pittura usare per casa

Ciò che possiamo fare per scegliere le pitture murarie più sicure per la salute e per l’ambiente è:

  • scoprire il mondo delle vernici naturali fai da te, come colori a base di latte
  • controllare le certificazioni: è importante scegliere una vernice certificata da enti indipendenti come Ecolabel UE o marchi come NaturePlus, oppure standard ISO 14067 per quantificare l’impronta di carbonio di un prodotto
  • scegliere vernici certificate anche low VOC, o zero VOC, è il male minore, sebbene ciò non ci metta al riparo da rischi, dal momento che tutte le pitture devono rispettare limiti specifici per il contenuto di COV indicati dalla direttiva UE 2004/42/CE sulle emissioni delle vernici. Un’ulteriore certificazione sull’Indoor Air Comfort attesta la conformità con criteri di bassa emissione di VOC stabiliti in Europa
  • valutare gli ingredienti in etichetta: per verificare che siano sicuri e rispettosi dell’ambiente. Evitate i prodotti che contengono solventi dannosi per l’ambiente e per la salute e optate per prodotti a base vegetale e biologica olio di lino o di colza, così come le vernici naturali che contengono sostanze come olio di agrumi, calce, argilla, olio di lino, caseina e gesso, invece che prodotti sintetici.

Attenzione: il fatto che una vernice sia innocua per la salute non significa che sia necessariamente ecologica. Alcune vernici a base di petrolio hanno livelli di VOC estremamente bassi. È importante distinguere tra vernici ecologiche e vernici innocue per la salute.

In ogni caso, è sempre bene tener presente che più pigmenti vengono utilizzati per creare la vernice e più VOC vi saranno contenuti. Ricordate che le tonalità più chiare richiedono meno colorante e sono, di conseguenza, meno dannose.

La concentrazione di composti organici volatili nelle vernici

Secondo l’ente americano Environmental Protection Agency (EPA) le concentrazioni di composti organici volatili (i cosiddetti VOC) rilevati all’interno delle abitazioni sarebbero 10 volte superiori a quelle misurate all’esterno. Dati che possono aumentare fino a 1000 volte se si decide di ritinteggiare i muri di casa.

Le loro misurazioni si basano sull’analisi dei prodotti chimici che causano smog all’aperto, senza prestare attenzione al loro impatto sulla qualità dell’aria interna. Il risultato è che alcune sostanze, considerate a tutti gli effetti dei composti organici volatili, non sono state prese in considerazione per quanto riguarda la composizione delle vernici. Per esempio, il cloruro di metilene, identificato come cancerogeno, non è considerato come composto volatile, perché non contribuisce direttamente alla formazione di smog fotochimico.

In sintesi, quando si tratta di limiti di VOC sulle vernici, è il giudizio sulla qualità dell’aria outdoor che guida le indicazioni dell’EPA.

Poco importa che sulla confezione siano riportate le diciture ‘zero VOC’, oppure ‘a basso VOC’, perché questo non ci mette al riparo da eventuali intossicazioni.

Tali vernici possono comunque contenere sostanze nocive come la formaldeide e gli eteri glicolici, in grado di  irritare occhi, naso, gola, pelle e polmoni, mentre sempre più spesso eventuali fumi di COV vengono semplicemente mascherati con altre sostanze chimiche.

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