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Allarme drago blu ad Alicante: cos’è il Glaucus atlanticus e perché è pericoloso

Ad Alicante avvistato il rarissimo “drago blu” (Glaucus atlanticus): spiagge chiuse e bandiera rossa. Scopri cos’è, i rischi per l’uomo e come comportarsi in caso di puntura.

Un piccolo mollusco dai colori spettacolari ma pericoloso ha fatto scattare l’allarme in Spagna: il Glaucus atlanticus, meglio noto come “drago blu”. Questo rarissimo nudibranco è comparso sulle spiagge di Guardamar del Segura (Alicante), costringendo le autorità a chiudere temporaneamente l’accesso al mare per tutelare i bagnanti.
Allarme drago blu ad Alicante: cos’è il Glaucus atlanticus e perché è pericoloso

Cos’è il drago blu

Il drago blu è un nudibranco marino, lungo appena 2-4 cm, dal colore blu metallico e con piccole appendici laterali simili ad ali. È affascinante ma insidioso: si nutre di organismi urticanti come la caravella portoghese e trattiene nei propri tessuti le cellule velenose (nematocisti), rendendo il contatto molto doloroso per l’uomo.

Perché è stato chiuso il mare ad Alicante

Il 20 agosto 2025 la presenza di due esemplari di drago blu sulla Playa Vivers ha portato all’innalzamento della bandiera rossa e alla sospensione temporanea della balneazione. Il giorno successivo, dopo accurati controlli, l’allerta è scesa a bandiera gialla, consentendo il bagno con prudenza. L’episodio ha attirato grande attenzione perché il drago blu è considerato molto raro nel Mediterraneo, con avvistamenti sporadici solo negli ultimi anni.

Rischi per l’uomo

Il contatto con il drago blu può provocare:

  • bruciore e forte dolore cutaneo
  • rossore e irritazioni
  • nausea e vomito
  • raramente reazioni allergiche gravi

In caso di puntura è fondamentale sciacquare con acqua di mare (non dolce, che peggiora la diffusione delle tossine) e rivolgersi a un medico o a un centro di primo soccorso.

Drago Blu

Perché appare ora

Secondo gli esperti, la presenza del drago blu nel Mediterraneo potrebbe essere favorita da cambiamenti climatici e correnti oceaniche che ne hanno facilitato la diffusione. Dopo secoli di assenza, i primi avvistamenti risalgono al 2021 in varie zone della Spagna e delle Canarie.

Tabella riassuntiva

Nome comune Drago blu
Nome scientifico Glaucus atlanticus
Dimensioni 2-4 cm
Colore Blu metallico
Habitat Oceano Atlantico, raramente Mediterraneo
Alimentazione Organismi urticanti (es. caravella portoghese)
Rischi per l’uomo Puntura dolorosa, irritazioni, nausea

Domande frequenti (FAQ)

Il drago blu è mortale?

No, la sua puntura è dolorosa e può provocare sintomi spiacevoli, ma non è considerata mortale. Tuttavia richiede sempre attenzione e assistenza medica.

Si può fare il bagno dove è stato avvistato?

Sì, ma solo se è issata la bandiera verde. Con bandiera gialla è consentito con cautela, mentre con bandiera rossa è vietato.

Perché non bisogna sciacquare con acqua dolce?

L’acqua dolce può far esplodere ulteriormente le cellule urticanti, peggiorando la reazione cutanea. Per questo è consigliato usare solo acqua di mare.

È un fenomeno legato al riscaldamento globale?

Non ci sono prove definitive, ma la maggiore frequenza di avvistamenti nel Mediterraneo potrebbe essere collegata alle temperature marine più elevate e ai cambiamenti negli ecosistemi marini.

Conclusione

Il drago blu è una delle creature marine più affascinanti e pericolose allo stesso tempo. La sua presenza ad Alicante ci ricorda quanto il mare sia fragile e in trasformazione e quanto sia importante rispettare le indicazioni di sicurezza per convivere con le specie che lo abitano.

Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2025 da Rossella Vignoli

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Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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