Come riciclare correttamente contenitori di plastica usati per prodotti chimici
I contenitori in plastica per detersivi, pesticidi, vernici vanno riciclati in modo diverso
I contenitori in plastica usati per prodotti chimici (detersivi, vernici, pesticidi, antiparassitari) rappresentano una sfida per il riciclo: residui pericolosi, etichette confuse, materiali misti. Riciclarli correttamente non solo tutela l’ambiente e la salute, ma è anche obbligo di legge. Questa guida ti spiega cosa fare oggi, con dati aggiornati, norme vigenti e consigli pratici.

Sommario
Ecco come riciclare correttamente contenitori di plastica per prodotti chimici
Riciclare i contenitori per prodotti chimici siano essi di plastica o vetro, in modo corretto, è da sempre un tasto dolente: non tutti gli imballaggi sono di puro materiale riciclabile e non è ancora ben chiaro in quali condizioni debbano essere consegnati allo smaltimento.
In linea di massima, inviare al riciclo una confezione contenente ancora residui di prodotti chimici può risultare più nocivo che inserirla direttamente tra i rifiuti indifferenziati.
Verdiamo vari aspetti del processo.
1. Normativa e responsabilità
Le norme specifiche esistono sia a livello nazionale che europeo:
- Codice Ambientale (DL 152/2006, aggiornato con novità successive) disciplina la gestione dei rifiuti pericolosi e non, imponendo modalità specifiche per lo smaltimento (Fonte: utilplastic.it)
- Obblighi del produttore: etichettatura chiara, possibilità di ritiro o raccolta, responsabilità nel caso in cui i contenitori restino nei rifiuti pericolosi
- Direttive UE: la Direttiva SUP (Single-Use Plastics) e il Regolamento UE 2022/1616 (materiali plastici riciclati destinati al contatto con alimenti) contribuiscono ad alzare gli standard per la plastica riciclabile, pur non trattando specificamente tutti i contenitori chimici (Fonte: EFSA)
2. Quali materiali e plastiche e codici
I contenitori chimici possono essere fatti di vari tipi di polimeri: HDPE (polietilene ad alta densità), PET, PP (polipropilene), PVC, LDPE.
È importante riconoscere il simbolo (il triangolo con le frecce) e il numero del codice (1-7) per sapere se e come possono essere avviati al corretto riciclo della plastica.
3. Passaggi pratici per il riciclo corretto
Ecco cosa fare per preparare un contenitore chimico al riciclo:
- Leggi l’etichetta per sapere se il prodotto è pericoloso o tossico, e se ci sono istruzioni specifiche.
- Svuota completamente il contenuto residuo e usa guanti se necessario
- Risciacqua in modo accurato: usa acqua abbondante, possibilmente più risciacqui, per rimuovere i residui. Per sostanze aggressive o oleose può essere richiesta un’apposita procedura da enti locali
- Apri il tappo e separalo se richiesto dal servizio di raccolta differenziata
- Abbatti il volume: schiaccia il contenitore per occupare meno spazio, se è sicuro farlo
- Smaltimento nei punti giusti: isole ecologiche, strutture comunali, centri di raccolta specializzati per rifiuti pericolosi
Tabella sulla raccolta differenziata di contenitori di sostanze chimiche
In sintesi, i passaggi per raccogliere e riciclare correttamente i contenitori plastici di sostazne chimiche sono:
Passaggio | Cosa fare | Perché è importante |
---|---|---|
1. Leggi l’etichetta | Verificare codice, tipo di polimero, pericolosità | Evita errori con materiali non riciclabili o pericolosi |
2. Svuota completamente | Rimuovere residui liquidi o solidi | Riduce rischio ambientale e facilita pulizia |
3. Risciacquo accurato | Lavaggio con acqua e detergente neutro | Previene contaminazione del riciclo |
4. Separazione elementi | Rimuovere tappi, etichette non compatibili | Migliora qualità delle materie riciclate |
5. Riduci volume | Schiaccia contenitore se sicuro | Risparmia spazio e costi di trasporto |
6. Porta nei punti giusti | Isole ecologiche, centri rifiuti speciali | Gestione sicura, rispetto normativa |
Cosa succede dopo che un contenitore è raccolto
Il contenitore viene classificato e separato per tipologia di plastica.
Materiali plastici come HDPE/PP vengono lavate, triturate in scaglie e trasformate in pellet o granuli (Fonte: Chimica industriale essenziale)
Alcuni contenitori possono essere avviati ad un processo emergente di riciclo che si chiama riciclo chimico (adatto però solo allo smaltimento di plastiche difficili). Si sta sviluppando molto, ma al momento non è diffusissimo. Si tratta di una trasformazione della plastica usata in materie prime attraverso dei processi chimici.
Questo metodo consente di degradare la plastica in molecole base (oli e monomeri) da riutilizzate per la produzione di nuovi materiali e resine. È adatto al riciclo di plastiche non facilmente riciclabili tramite il riciclo meccanico, come polistirolo (EPS) e alcuni tipi di miscele di plastica complesse.
Limiti e pericoli per riciclare correttamente
In linea di massima, si consiglia sempre di unire il buon senso a queste indicazioni guida:
- Limitare l’uso di sostanze chimiche. Cercate di utilizzare il meno possibile sostanze chimiche all’interno delle mura domestiche e nella vita di ogni giorno: che si tratti di antigelo, detergenti, smalti o concimi artificiali per il giardino. Il web è pieno di alternative valide per sostituirli con prodotti naturali o biologici, come l‘utilizzo dell’aceto (di vino o di mele) e del bicarbonato nelle faccende di casa. Divertitevi a scovare alternative più salutari e decisamente più economiche!
- Informarsi sulla gestione dei rifiuti del proprio Comune. Se proprio non potere fare a meno di acquistare dei prodotti chimici al supermercato, informatevi presso il vostro Comune di residenza sulla corretta gestione dei rifiuti plastici. Ogni città, appoggiandosi ad operatori differenti, ha le sue regole di smaltimento e queste dovrebbero essere a disposizione di tutti i cittadini tramite il web oppure fisicamente negli uffici preposti e nelle isole ecologiche. Scoprite come riciclare i contenitori di plastica!
- Pulizia del contenitore plastico. Una volta capita la corretta collocazione del contenitore, assicuratevi che sia pulito e senza residui. Se si tratta di avanzi alimentari, come succo di frutta o latte, è sufficiente risciacquare il contenitore e avviarlo alla raccolta; mentre se il flacone terminato è un prodotto per la detersione della casa, allora occorrerà risciacquarlo più volte e in modo molto accurato prima di inserirlo nei raccoglitori.
- Attenzione ai flaconi con sostanze chimiche. Nel caso, invece, in cui il flacone da smaltire abbia contenuto sostanze chimiche più aggressive, come prodotti per il giardinaggio, anti-parassitari o prodotti per l’automobile, occorre seguire una diversa procedura: oltre a svariati e attenti risciacqui, bisognerebbe informarsi presso gli enti gestori dei rifiuti anche su come gestire l’acqua “contaminata”. Alcune sostante, per esempio, se introdotte nei sistemi di scarico possono danneggiare seriamente le condutture ed inquinare in modo grave tutto ciò con cui vengono in contatto.
- Separare quanto più possibile. Se state per avviare al riciclo prodotti con imballaggi composti da materiali diversi oltre alla plastica, cercate di separare le varie componenti e destinare ognuna di esse al proprio corretto smaltimento.
Parole come “pericolo, attenzione, avvertenza” accompagnate da chiari segnali di allarme dovrebbero farci desistere dall’acquisto del prodotto: forse è vero che assolve il suo compito, ma a quale prezzo per la nostra salute e quella dell’ambiente? Siamo sicuri di non poter provare prima metodi alternativi? E quando siamo in procinto di gettare tra i rifiuti in plastica flaconi e contenitori, siamo sicuri che non ci possano tornare utili per altri utilizzi?
Chi sono gli enti coinvolti / strutture utili
Gli enti coinvolti nel processo di raccolta e di riciclo sono:
- Corepla: il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica raccoglie in oltre il 90% dei Comuni italiani
- Isole ecologiche comunali: spesso dotate di sezioni per rifiuti pericolosi. Centri di raccolta autorizzati per rifiuti speciali: smaltimento prodotti chimici
- Servizi ambientali del Comune o aziende municipalizzate: chiedere presso uffici rifiuti locali per sapere come conferire questi contenitori
Non per forza per creare oggetti o accessori curiosi, ma anche solo come contenitori di altri liquidi una volta puliti. È possibile riciclare i contenitori di plastica donandogli una nuova vita?
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Ultimo aggiornamento il 22 Settembre 2025 da Rossella Vignoli
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