Notizie

Caccia al corno di rinoceronte, sul mercato nero è costosissimo

Brutte notizie per il già condannato all’estinzione rinoceronte nero: il suo corno batte nel mercato (altrettanto nero) addirittura la cocaina: 70.000 euro al kg contro i 67.000 euro della ‘polvere bianca’ venduta in Italia, e questo secondo il listino prezzi di Blackmarket Prices. Sulla base del peso di un solo corno si parla di un giro d’affari che va dai 550.000 ai 750.000 euro a rinoceronte!

Caccia al corno di rinoceronte, sul mercato nero è costosissimo

LEGGI QUI: Stop al commercio di avorio in Thailandia

I corni sono molto richiesti poiché sono legati ad antiche credenze che non hanno alcun fondamento medico-scientifico ma vengono spacciati, soprattutto in Vietnam e Cina, come ingredienti di miracolose cure per il cancro, l’impotenza, l’influenza o semplicemente per i postumi da sbornia.

Come denuncia Anpana,l’Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente, la conta di questo eccidio è preoccupante: quest’anno 825 rinoceronti sono stati uccisi nel solo Sudafrica dai bracconieri a fronte di 100 bracconieri catturati. Altri 40 sono stati uccisi tra Kenya e Namibia. Sono cifre preoccupanti se si pensa che oggi la popolazione di questi animali è scesa del 90% rispetto al 1960 e già molte altre specie sono estinte o a serio rischio estinzione oin tutto il conteninente africano.

VAI A: Il Sudafrica scende in guerra contro i bracconieri

Si è provato di tutto per limitare la domanda di polvere di corno, che proviene quasi esclusivamente dal mercato Asiatico. Dai microchip per tenere sotto controllo ogni singolo corno, alla contaminazione con parassiti che infetterebbero anche chi utilizzerà la polvere, da accordi tra Paesi africani con quelli asiatici a campagne mediatiche per spiegare e convincere che non vi è alcun fondamento nell’utilizzo della polvere. Eppure, nulla è sembrato efficace.

E ad oggi, dei 25.000 rinoceronti censiti nel Continente Nero, se ne perdono quasi 1.000 ogni anno, senza parlare del fatto che i corni vengono estratti ai poveri animali quando sono ancora vivi. Un ulteriore supplizio a cui occorre porre fine.

Luca Scialò

Nato a Napoli nel 1981 e laureato in Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazione, scrive per TuttoGreen da maggio 2011. Collabora anche per altri portali, come articolista, ghost writer e come copywriter. Ha pubblicato alcuni libri per case editrici online e, per non farsi mancare niente, ha anche un suo blog: Le voci di dentro. Oltre alla scrittura e al cinema, altre sue grandi passioni sono viaggiare, il buon cibo e l’Inter. Quest’ultima, per la città in cui vive, gli ha comportato non pochi problemi. Ma è una "croce" che porta con orgoglio e piacere.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Pulsante per tornare all'inizio