Obiettivo: salvare il pianeta dalle conseguenze disastrose dei cambiamenti climatici entro il 2050. È questo, in sintesi, il fulcro intorno al quale ruota la road-map energetica presentata dal WWF al Ministro dell’Ambiente su come abbattere le emissioni di CO2.
Il dossier intitolato “Obiettivo 2050 – Per una road-map energetica al 2050: rinnovabili, efficienza, de-carbonizzazione” propone un iter taglia-emissioni fatto apposta per l’Italia e valido per i prossimi 40 anni; un percorso guidato, dunque, che dovrebbe consentire al nostro paese di arrivare al 2050 percorrendo la strada della sostenibilità.
Il dossier punta dritto sull’efficienza energetica come chiave di volta per ridurre i consumi e dirottare la domanda di energia (soprattutto per industrie e trasporti) su fonti energetiche rinnovabili, abbandonando così il ricorso ai combustibili fossili. Per quanto riguarda l’energia elettrica l’obiettivo è raggiungere il 100% della produzione da fonti pulite per ridurre del 97% le emissioni di Co2.
Questo articolato e ambizioso percorso virtuoso che il nostro paese è chiamato ad intraprendere è traccia tre vie maestre così sintetizzabili: efficienza energetica, incremento della quota elettrica nella domanda energetica e 100% rinnovabili.
1. Efficienza energetica. Il primo percorso paventato dal dossier prevede che entro il 2050 i consumi energetici scendano del 40% rispetto a quelli del 2010 attraverso due fasi intermedie: – 5% al 2020 e -16% al 2030, con una diminuzione dello 0,5% l’anno fino al 2020 e dell’1,2% nel periodo 2020 – 2030.
2. Incremento della quota elettrica nella domanda di energia. L’attuale quota elettrica del bilancio energetico si attesta, oggi, intorno al 20%. Lo scopo è incrementare tale quota dello 0,7% annuo procedendo, anche in questo caso, per tappe intermedie: 28% nel 2030 e al 43% nel 2050, il 30% in più rispetto al 2010. I settori sui quali bisognerà puntare per centrare il risultato sono quello dei trasporti, industria e abitazioni civili. In particolare per i trasporti, il WWF parla di un dirottamento del 50% della domanda di energia dai combustibili fossili all’elettrico, attuando in questo modo un modello di mobilità sostenibile. Per i privati via libera alle auto elettriche e a un nuovo sistema di fiscalità incentivante che dovrebbe sbloccare il mercato. Per le abitazioni e l’industria l’aumento della quota elettrica per il riscaldamento dovrebbe segnare un +35% per le prime e +50% per il settore industriale.
3. 100% rinnovabili al 2050 nel settore elettrico. Decarbonizzare e ridurre le emissioni significa attuare una conversione pressoché completa alle fonti energetiche rinnovabili: è questa la terza e ultima soluzione ‘salva-clima’ individuata dalla road-map del WWF. Entro il 2050, infatti, il 100% della domanda di energia elettrica dovrebbe essere coperto da fonti ‘green’; partendo dal 25% del 2010 e proseguendo con un incremento medio di 8 TWh l’anno dal 2020, si arriverebbe al 60% nel 2030 e al 100% nel 2050. 100%, per un totale di 400 TWh.
Un piano chiaro su come abbattere le emissioni di CO2 del 80% entro il 2050, ben strutturato e decisamente ambizioso, anche se gli obiettivi imposti dall’Europa e la crescente emergenza ambientale indotta dai cambiamenti climatici causati dall’inquinamento e dal surriscaldamento dell’atmosfera impongono concretezza e provvedimenti concreti.
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