Come diventare vegani?
Sempre più persone cominciano a pensare di avvicinarsi al mondo dei vegan, e c’è maggiore attenzione verso questa filosofia di vita cruelty free. Per questo emerge sempre più spesso anche la questione del come diventare vegani.
Sommario
Come diventare vegani?
Affrontare un cambio di regime alimentare rinunciando a tutti gli alimenti di origine animale è una scelta molto ‘forte’, e sul tema ci sono due scuole di pensiero: una propone la modalità graduale in cui si lasciano i cibi animali a poco a poco per abituarsi a questo nuova dieta con tranquillità, ed una più drastica, in cui si passa subito all’alimentazione cruelty-free.
Si può dunque scegliere di passare da una dieta onnivora ad una vegetariana, per poi approdare, infine, al veganesimo, oppure si può decidere di diventare vegani passando direttamente dal regime alimentare onnivoro a quello vegano.
Quest’ultima scelta è sicuramente quella più logica perché, oltre ad essere più coerente con le nostre motivazioni, consente di evitare ripensamenti nella preparazione dei piatti vegani.
Si può scegliere di preparare ricette tradizionali sostituendo i cibi di origine animale con le rispettive controparti vegan.
Questo significa aprirsi ad un universo di cibi e sapori nuovi che cambieranno le nostre abitudini: cambiare il latte di soia o di riso con quello vaccino, usare creme vegetali sostitutive dei grassi, mangiare il tofu al posto dei latticini e della carne, per assicurarsi sempre adeguate fonti proteiche, optare per il lievito in scaglie al posto del formaggio grattugiato ed infine adottare il seitan al posto della carne.
Diventare vegani significa aprirsi a nuovi sapori, valorizzando gli ingredienti vegetali con un pizzico di fantasia ed integrando alla tradizione culinaria mediterranea ricette tipiche della cucina mediorientale, come ad esempio l’hummus, la crema di ceci libanese, ed i falafel, le classiche polpette di ceci israeliane.
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Il web è pieno di ricette vegane davvero facili da realizzare e oramai anche nei supermercati si può ormai trovare un vasto assortimento di prodotti vegan (tra cui anche i vegan burger, gli affettati vegetali e perfino il gelato di soia) e di piatti già pronti veg.
L’importante è tenere sempre presente che mangiare vegano è un atto di amore verso sé stessi, verso gli animali e verso la Natura. E questa consapevolezza, unita al sapore ricco di tale tipo di dieta, rende certamente più semplice essere vegani.
Perché sempre più persone vogliono diventare vegane
Il veganesimo è un regime alimentare che negli ultimi tempi sta accogliendo molti consensi, come viene dimostrato dalla presenza, sul web e non solo, di approfondimenti su questo tema, e dal proliferare di ricette vegane da preparare a casa propria, mentre i ristoranti specializzati spuntano un po’ ovunque e molti presentano piatti cruelty-free nel proprio menù.
Le motivazioni che spingono sempre più persone ad abbracciare questo regime, escludendo ogni forma di nutriente di origine animale, sono normalmente legate ad un aspetto salutistico e ad una questione etica. Il problema, solitamente, sta nell’organizzare questo passaggio: come diventare vegani è un processo non istantaneo, che richiede una certa disciplina e organizzazione.
I benefici dell’alimentazione vegana per la salute
Numerosi studi evidenziano i benefici che quest’alimentazione può produrre sull’organismo umano, anche quando si è sottoposti a cure oncologiche. Da questi studi emerge che l’essere vegani, o associare una dieta vegana alle cure, aiuta a tollerare il trattamento chemioterapico.
Sembra inoltre che un’alimentazione vegana possa avere un ruolo di prevenzione di questo male, per quanto una dieta equilibrata, ricca soprattutto di verdura, frutta ed alimenti integrali, povera di carne e carboidrati, dovrebbe essere consigliata a tutti, anche a chi non ha interesse nel veganesimo.
Come diventare vegano per amore verso per gli animali
Per quanto riguarda le motivazioni etiche dietro la decisione di diventare vegano, c’è sicuramente una sensibilità animalista, ma anche numerose considerazioni pratiche riguardanti l’impatto ambientale dell’industria dei cibi d’origine animale.
Gli allevamenti intensivi, oltre a richiedere un grande dispiego di energia idrica, implicano anche una degradazione del suolo, poiché, normalmente, i pascoli sono sovraffollati ed il terreno che li ospita viene drasticamente impoverito.
Inoltre, stando a quanto riportato dalla FAO, l’allevamento di bestiame contribuisce significativamente all’emissione di gas serra, che sono i maggiori responsabili dell’aumento del buco dell’ozono e del conseguente surriscaldamento globale.
Infine, in questo tipo di allevamento è evidente lo stato d’incompatibilità con il benessere animale: le condizioni di sovraffollamento, e i rischi sanitari che ne derivano, la mancanza di luce naturale, le condizioni igieniche precarie, non sono soddisfacenti per gli animali.
Li conosci?
Veganesimo e proteine
Ci sono quindi delle ottime ragioni per decidere di abbandonare una dieta onnivora ed orientarsi verso una vegana, ma bisogna essere adeguatamente informati sull’argomento per non farsi scoraggiare nei propri intenti da alcuni falsi miti circa l’impossibilità di compensare l’apporto di alcuni nutrienti fondamentali presenti in una dieta onnivora.
La dieta vegana viene infatti spesso accusata, da parte dei sostenitori malinformati della dieta onnivora, di essere carente di proteine e di alcuni elementi fondamentali quali il calcio e il ferro. Nulla di più falso.
Per quanto riguarda l’apporto proteico, bisogna sottolineare che l’organismo umano ha necessità di assumere attraverso il cibo esclusivamente proteine che contengano quegli amminoacidi essenziali che non è in grado di sintetizzare autonomamente (solo 8 in totale), poiché i restanti 12 amminoacidi essenziali possono essere sintetizzati a partire da altri amminoacidi, tranne la sola B12.
Questi amminoacidi essenziali sono contenuti sia nelle proteine di origine animale che in quelle di origine vegetale, con l’unica differenza che in quelle di origine animale sono presenti in maggiori quantità. Di contro però, le proteine di origine animale contengono anche amminoacidi solforati che affaticano l’organismo per il loro smaltimento producendo allo stesso tempo scorie acide che possono essere molto dannose.
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Le proteine vegetali (presenti soprattutto nei cereali, nei legumi e nella frutta secca) svolgono invece un’azione protettiva rispetto allo svilupparsi di patologie come il tumore o l’arteriosclerosi.
Veganesimo e sali minerali
Per quanto concerne l’assunzione di un’adeguata quantità di ferro, basta invece associare l’assunzione di alimenti vegetali ricchi in ferro, quali legumi, germe di frumento, frutta secca e cioccolata a quella di sostanze ricche di vitamina C (come gli agrumi) che ne facilitano l’assorbimento da parte delle cellule.
Il calcio, infine, non è contenuto solo nel latte e nei suoi derivati (che sono peraltro ricchi anche di grassi e colesterolo), ma è presente in grandi quantità anche in tutti i tipi di cavolo e nelle verdure a foglia larga.
Non esistono praticamente nutrienti fondamentali che non possano essere assunti attraverso un’alimentazione vegana varia ed equilibrata. Per tal motivo diventare vegani è una strada percorribile, nel rispetto di se stessi e dell’ambiente.
Ultimo aggiornamento il 13 Aprile 2024 da Rossella Vignoli