Come scegliere il pellet migliore
Guida completa per efficienza, certificazioni, potere calorifico, risparmio economico e parametri di qualità per un riscaldamento efficiente ed ecologico.
Scegliere il pellet migliore è fondamentale per trarre il massimo beneficio dalla tua stufa, garantendo efficienza, risparmio economico e un impatto ambientale ridotto. Una scelta oculata non solo migliora il benessere domestico, ma rende l’uso della stufa una soluzione ecologica e sostenibile.
Sommario
Perché scegliere il pellet?
Il pellet è un combustibile sempre più diffuso grazie ai suoi numerosi vantaggi. È facile da reperire, ha un costo contenuto e si trasporta facilmente, poiché viene generalmente venduto in sacchi da 15 kg. Rispetto alla legna, il pellet occupa meno spazio e, a parità di volume, offre un potere calorifico superiore. Le stufe a pellet, inoltre, sono più automatizzate rispetto a quelle a legna, garantendo maggiore autonomia e praticità nell’uso quotidiano.
Quanto costa il pellet: confronto con altri combustibili
Uno dei principali motivi per sceglierlo è il risparmio economico rispetto ad altri combustibili, vediamo alcuni confronti.
Parametro | Pellet | Legna |
---|---|---|
Costo unitario per kWh | 0,064 euro/kWh | 0,043 euro/kWh |
Rendimento medio della caldaia | 4,35 euro/kWh per kg | 3,48 euro/kWh per kg |
Potere calorifico | 5 euro/kWh per kg | 4 euro/kWh per kg |
Il pellet costa circa 0,064 euro/kWh, mentre la legna si attesta a 0,043 euro/kWh, offre 4,35 euro/kWh per kg, e la legna 3,48 euro/kWh per kg ed infine ha un potere calorifico di circa 5 euro/kWh per kg, mentre la legna si ferma a 4 euro/kWh per kg.
Sebbene gasolio, metano e GPL abbiano un rendimento medio e un potere calorifico superiori, il loro costo è decisamente più elevato, senza contare il maggiore impatto ambientale. Ecco un confronto sui costi in base ai dati forniti dall’AIEL:
- Pellet in sacchi da 15 kg: 72 euro per megawatt/ora (MWh)
- Metano: 86 euro/MWh
- Gasolio da riscaldamento: 145 euro/MWh
- GPL: 239 euro/MWh
Come scegliere il pellet migliore: le certificazioni
Quando si tratta di scegliere il pellet, la certificazione è un aspetto cruciale. Un pellet certificato garantisce qualità, sicurezza e tracciabilità. Ecco le principali certificazioni da considerare:
- DIN: Certificazione tedesca
- DIN Plus: Certificazione tedesca di qualità superiore
- ÖNORM M7135: Certificazione austriaca
- SN 166000: Certificazione svizzera
- EN Plus: Certificazione internazionale
La certificazione EN Plus è la più diffusa e affidabile, poiché non solo valuta la qualità del pellet, ma anche il suo ciclo di vita e la tracciabilità. I prodotti EN Plus sono suddivisi in tre categorie:
- A1: Pellet di qualità superiore
- A2: Pellet di qualità media
- B: Pellet di qualità inferiore, destinato principalmente all’uso industriale
Quando scegli un pellet certificato EN Plus, assicurati che il marchio sia accompagnato da un numero identificativo dell’azienda e dalle due lettere che indicano il paese di provenienza (ad esempio, IT per Italia). Questo ti garantirà che il prodotto sia effettivamente certificato.
Origine, colore e materia prima del Pellet
Un altro fattore da considerare è l’origine del pellet. Circa l’80% del pellet in commercio è importato, principalmente dai Paesi dell’Est Europa, ma anche da Stati Uniti, Canada e persino dall’Australia. Tuttavia, la qualità del pellet dipende più dalla certificazione che dal paese d’origine.
Per quanto riguarda il colore del pellet, questo può variare dal chiaro allo scuro, ma tale differenza non influisce sulla qualità. Il colore più scuro è spesso dovuto a un processo di essiccazione più intenso, che include una leggera tostatura.
Infine, è essenziale che il pellet sia prodotto con legno vergine, trattato solo meccanicamente, senza scarti di falegnameria o materiali contaminanti. Le specie legnose più utilizzate sono faggio e abete, ma anche altre varietà come castagno o quercia possono essere presenti, spesso mischiate con altre specie.
Parametri Importanti nella scelta
Quando scegli il pellet, presta attenzione ai seguenti parametri riportati sulla confezione:
- Contenuto idrico: Un pellet asciutto garantisce un migliore potere calorifico.
- Potere calorifico: Indica quanta energia può produrre il pellet.
- Residuo di cenere: Un buon pellet certificato A1 dovrebbe avere un residuo di cenere inferiore allo 0,7%, mentre il pellet A2 non deve superare l’1,5%. Una quantità di cenere inferiore allo 0,7% indica un prodotto di alta qualità.
Un ultimo consiglio: presta attenzione alla condizione del pellet nel sacco. Se trovi molte sbriciolature o residui nel fondo, significa che il prodotto è stato maltrattato durante il trasporto e potrebbe essere di qualità inferiore. Un pellet ben conservato e compatto è sinonimo di un buon acquisto.
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Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Rossella Vignoli
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