Categories: Notizie

Danni ambientali, in Italia valgono 50 miliardi

In tempo di crisi economica e spending review fa impressione pensare che una delle voci di costo che incidono sul bilancio nazionale è quella relativa al danno ambientale e sanitario che ogni anno costano all’Italia la bellezza di 50 miliardi di euro. Non bastassero i rischi per la salute umana e per la sopravvivenza di centinaia di specie animali e vegetali, solo in termini di gas serra l’inquinamento prodotto da famiglie e industrie nel 2012 ha raggiunto la ragguardevole cifra di 48,3 miliardi, ovvero il 3,1% del PIL.

Danni ambientali, in Italia valgono 50 miliardi

E’ questa la situazione documentata dalla società di ricerca ECBA Project nell’ambito del ‘Progetto di valutazione delle esternalità ambientali’ che ha quantificato l’entità dei costi esterni ambientali e sanitari sostenuti dal Paese durante il 2012.

I primi dati – pubblicati in anteprima sulla rivista ‘Nuova Energia’ e ecbaproject.eu, il sito ufficiale di ECBA fotografano la dimensione ambientale, sociale ed economico-finanziaria del problema in una chiave del tutto inedita. Oltre a rispondere alla domanda ‘quanto ci costa inquinare’, lo studio individua i responsabili di questa ‘emorragia’ e al primo posto, un po’ a sorpresa, si collocano le famiglie con 15,2 miliardi di euro di costi ambientali procurati dalla loro attività, pari al 31% della cifra totale. Al secondo posto troviamo le industrie con 12,9 miliardi, al terzo l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca (10,9 miliardi) e al quarto i servizi con 9,4 miliardi di euro.

Il dito, dunque, è puntato su tutti noi prima ancora che sull’industria. Abitudini, usi e prassi che risentono di una scarsa coscienza ambientalista e una pigrizia congenita che fa degli italiani un popolo di spreconi. Certo, il rischio di inciampare in generalizzazioni troppo frettolose è alto, ma di fronte ai dati c’è poco da dubitare.

A ben guardare, infatti, si scopre che solo per muoverci con i mezzi di trasporto privati, le famiglie producono un danno ambientale pari a 7,8 miliardi di euro, che sommati ai 7,2 del riscaldamento domestico fanno 15 miliardi di euro all’anno. Appena sotto, ma comunque inferiore, è il costo connesso all’attività dell’industria manifatturiera che si ferma a 7,1 miliardi.

Andando ancor più nel dettaglio vediamo che meno elevati sono i costi esterni generati dei servizi di trasporto e della logistica (3,9 miliardi), quelli derivanti dal settore energetico e del gas (3,7 miliardi) e del commercio (3,1 miliardi).

LO SAPEVI? Come l’industria chimica ha infestato le nostre vite

I  principali colpevoli dell’inquinamento e dei danni ad esso correlati sono, tanto per cambiare, i gas serra e agli altri inquinanti atmosferici, in particolare il particolato fine che da solo provoca 17,1 miliardi di euro, l’anidride carbonica (11,2 mld) e gli ossidi di azoto. Praticamente i tre fattori inquinati causa dei cambiamenti climatici e della maggior parte delle malattie respiratorie ad alto tasso di mortalità.

No alle generalizzazioni e ai giudizi affrettati, dunque, ma perseverare con comportamenti poco virtuosi e dimostrare reticenza di fronte all’adozione di uno stile di vita più sostenibile sembra che ci stia procurando, oltre al danno, anche la classica beffa…

Leggi anche:

Published by
Erika Facciolla