Un caricatore per cellulare da bicicletta che accende anche le luci: basta pedalare
Ricarica lo smartphone caricandosi come una dinamo
Tutti quelli che hanno una bici sanno cos’è la dinamo. Un’accessorio utilissimo che trasforma l’energia cinetica in elettrica sotto forma di corrente continua, dando luce al faro anteriore. Pochi forse sanno che è in uso fin dal 1860. Su questo principio esiste un caricatore per cellulare da bicicletta che sfrutta il principio della dinamo, ma con uno step evolutivo. Vediamo quali sono i modelli, quanto costano e se sono davvero utili.

Sommario
Cos’è il caricatore per cellulare da bicicletta
Questo caricatore è un dispositivo progettato per ricaricare lo smartphone durante le pedalate. È pensato per i ciclisti che desiderano mantenere il telefono carico mentre utilizzano applicazioni di navigazione, fitness tracking o per ascoltare musica durante percorsi lunghi.
Fissato sulla forcella, è in grado di massimizzare la trasformazione del lavoro meccanico delle pedalate, immagazzinando una quantità di elettricità molto superiore a quella che serve per alimentare le sole luci, come fa in genere la dinamo nelle bici classiche.
Riesce così a creare abbastanza energia per ricaricare uno smartphone purchè si pedali a velocità di almeno 5 km/h ed in maniera costante per alcune ore.
Realizzato con materiali resistenti all’acqua e agli urti, per poter essere usato all’aperto, si monta facilmente sul manubrio, o sul telaio od il portapacchi della bici. Alcuni modelli includono luci LED, supporti per smartphone o batterie integrate.
Come funziona il caricatore per cellulare da bicicletta
In genere il kit si compone di una dinamo al mozzo e di un caricatore USB per dinamo che vanno collegati e installati sulla bici per funzionare.
Il caricatore USB per dinamo al mozzo è indispensabile e va collegato tra la dinamo stessa e il cellulare. Serve a trasformare in corrente continua quella da alternata prodotta dalla dinamo, e deve avere delle uscite USB per poter collegare il cellulare.
Si utilizza dunque la dinamo installata sulla ruota della bicicletta per generare energia durante la pedalata. Il meccanismo di funzionamento si basa sul principio della dinamo che trasforma l’energia meccanica del movimento in energia elettrica. L’energia viene regolata da un circuito integrato per garantire una tensione stabile (generalmente 5V, compatibile con USB). L’uscita USB-C consente di collegare lo smartphone o altri dispositivi.
Per raggiungere 2W, che è il valore minimo per ricaricare, si deve pedalare tra i 12 e i 16 km/h, con un dispendio muscolare di 3-4W.
Questo lo rende un caricabatterie per il cellulare, ma può comunque accendere le luci della bici, anche se non assieme.
I suoi evidenti vantaggi sono che non necessita di batterie, funziona senza che ci sia elettricità disponibile, purché si pedali, e l’energia è rinnovabile e pulita.
Dove trovare i caricatori da bicicletta
Ed è acquistabile anche on line. Ce ne sono di diversi modelli daigli 80 ai 250 euro.
Altri tipi di caricatori per bici
Ci sono anche altri dispositivi che permettono di ricaricare il cellulare e possono essere montati sulla bici o portati nello zaino o nelle borse laterali della vostra bici.
Il pannello solare adesivo che ricarica il cellulare, ed utilizza un piccolo modulo fotovoltaico montato sulla bici (di solito sul telaio o sul manubrio), anche apribile a libro. Il pannello converte la luce solare in energia elettrica e la corrente passa attraverso un regolatore per alimentare la porta USB. Solitamente ha una potenza tra i 3 e i 5 Watt, in base alla dimensione del pannello (di solito 5-10W). Questo device è ideale per chi fa lunghe pedalate in un giorno pieno di sole, perché evidentemente non funziona più se è nuvolo.
Esiste anche il power bank da bicicletta, sempre da installare sul telaio o sul manubrio. Deve essere ricaricato in anticipo (tramite rete elettrica o pannelli solari) e permette di caricare il vostro cellulare durante la pedalata, tramite il solito cavo USB. Ha in genere una capacità da 5.000 a 20.000 mAh. Non dipende dal vigore della pedalata, né dal tempo in cui effettivamente pedalate, né dalla presenza di luce solare.
Quale scegliere tra i vari tipi di caricatore?
Per le escursioni lunghe e continue quello a dinamo è ideale, ma se la giornata è soleggiata ma fate delle pause frequenti, allora è meglio quello a pannello solare. Infine, per chi ne vuole fare un uso versatile e in città è meglio il power bank, che è più pratico.
Confronto tra caricatori da bicicletta
Confrontiamo i vari tipi di caricatori da bicicletta per capire in sintesi i vantaggi e i contro.
Caratteristica | Caricatore a dinamo | Caricatore a pannello solare | Power bank da bicicletta |
---|---|---|---|
Fonte di energia | Movimento della bicicletta tramite dinamo collegata alla ruota. | Luce solare tramite pannelli solari montati sulla bici. | Batteria ricaricabile integrata, alimentata in anticipo tramite corrente elettrica o pannelli solari. |
Funzionamento | Genera energia in tempo reale durante la pedalata. | Converte la luce solare in energia elettrica in tempo reale. | Ricarica i dispositivi utilizzando l’energia immagazzinata nella batteria interna. |
Portabilità | Fisso, richiede installazione sulla ruota della bicicletta. | Portatile, può essere fissato al telaio o al manubrio. | Molto portatile, si monta facilmente sul telaio o nel supporto del manubrio. |
Efficienza in assenza di sole | Indipendente dal sole, funziona solo pedalando. | Non funziona senza luce solare. | Può ricaricare dispositivi anche di notte o senza pedalare. |
Manutenzione | Richiede una manutenzione regolare per la dinamo e il cablaggio. | Minima manutenzione, ma meno efficace in condizioni di scarsa luce. | Minima, necessaria solo per ricaricare la batteria interna. |
Vantaggi | Energia infinita durante la pedalata, ideale per lunghi percorsi. | Energia pulita e silenziosa, perfetta per ambienti soleggiati. | Indipendente dal meteo e dalla pedalata, versatile e affidabile. |
Svantaggi | Richiede pedalata costante, può aumentare l’attrito sulla ruota. | Inefficace in giornate nuvolose o al buio. | Capacità limitata dalla batteria interna, da ricaricare in anticipo. |
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Ultimo aggiornamento il 30 Gennaio 2025 da Rossella Vignoli
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