I funghi velenosi sono lo spauracchio di ogni cercatore di funghi. Prima di vedere quali sono e come riconoscerli, vediamo alcune caratteristiche che distinguono questi organismi viventi da tutti gli altri. E che contribuiscono a spiegare, appunto, perché alcuni tipi di funghi sono velenosi ed altri no.
I funghi sono uno dei regni degli organismi viventi, insieme alle piante, agli animali, ai batteri e ai protisti. Hanno delle caratteristiche intermedie tra le piante e gli animali, perché condividono caratteristiche di entrambi i regni. Hanno ad esempio una parete cellulare come quella delle piante, ma non possono nutrirsi sfruttando l’energia solare, caratteristica in comune con gli animali.
Le specie di fungo sono tantissime, adattate a climi e ad ambienti diversi, e molti di questi organismi sono anche commestibili tanto che tutti, di tanto in tanto, ne compriamo ai supermercati. Ma esistono anche molti funghi velenosi. Questi organismi, per salvaguardare la loro specie esattamente come fanno delle piante o degli animali, hanno sviluppato al loro interno delle sostanze che hanno effetti avversi sull’organismo animale.
In questo modo gli animali, così come le persone, tendono a non mangiarli e la specie non si estingue.
Scopri anche: Come coltivare funghi freschi in casa
Ora, capire quali funghi siano velenosi e quali non lo siano è molto, molto difficile. Perché ogni specie fungina ha creato delle tossine proprie, che sono diverse da tutte le altre ed è impossibile anche con macchinari analitici capire in presenza di quale fungo siamo a partire dalle sue tossine. Tossine che, peraltro, sono anche molto difficili da classificare, per la variabilità dei loro effetti. E per il fatto che alcuni funghi velenosi per l’uomo non lo sono per gli animali. Specie animali diverse magari riescono a metabolizzare quel tipo di tossina. Può quindi anche capitare che alcuni funghi velenosi per gli animali non lo siano per noi.
Non tutti i funghi producono delle tossine, altrimenti non ne mangeremmo, ma a volte anche specie molto simili tra loro, così simili che il fungo si può confondere molto bene, hanno metaboliti (ovvero sostanze prodotte dell’organismo) completamente diversi tra loro.
Una classificazione delle tossine è stata creata in base ai loro effetti, un’altra in base al tempo di azione. Sono classificazioni generiche, dovute al fatto che spesso (nel 2016, con le metodiche analitiche ultra avanzate) non si è ancora riusciti a capire quale sia la molecola velenosa che causa gli effetti del fungo.
A volte lo stesso fungo giovane non è velenoso e l’adulto si. Altre volte un fungo è velenoso solo se attaccato da un’altro fungo parassita (si, esistono funghi che parassitano altri funghi). Insomma, esistono tantissime variabili.
Tra la classificazione per effetti possiamo distinguere:
È da notare che questa classificazione non è netta ma, anzi, alcuni funghi hanno più di uno di questi effetti.
E qui torniamo all’inizio dell’articolo. Non esiste, ad oggi, una macchina in grado di dire che effetto avrà quel fungo. Ci sono macchine che sono in grado di dire quale fungo sia, quello si, ma nulla sugli effetti tossici. Queste informazioni sono frutto dell’esperienza, spesso fatale, di altre persone e fanno parte del bagaglio culturale dei esperti micologi.
In Italia, in ogni ASL è presente un esperto micologo che, nella stagione dei funghi, è a disposizione diverse ore a settimana (bisogna contattare la ASL di residenza per conoscere orari e giorni) a cui i funghi devono essere portati prima di mangiarli, anche se crediamo di conoscerli. Il loro occhio esperto e la loro cultura permetterà di dirci quali mangiare e quali no, e solo in questo modo potremo essere sicuri di ciò che stiamo per mettere in bocca.
E’ importante anche ricordarsi di alcune regole, utili in caso di dubbi, se amate andare a cercare i funghi.
Terminiamo con una curiosità: quando andate a comprare dei funghi, quella singola cassetta che vedete voi al mercato prima è stata passata sotto gli occhi dell’esperto ASL. Non si può vendere una cassetta senza il certificato di approvazione. Questo dovrebbe farci capire come, quando si parla di funghi, il pericolo si celi sempre dietro l’angolo.
Immagine via shutterstock.
Utilizziamo i cookie insieme ai nostri partner per personalizzare i contenuti e gli annunci pubblicitari, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico.