I luoghi più incredibili in cui la Natura ha preso il sopravvento
Dalla notte dei tempi, l’uomo ha cercato di lasciare un’impronta del suo passaggio sulla Terra costruendo opere che si conservassero nei secoli, capaci di narrare alle generazioni future la storia dei loro antenati; ma questo desiderio di immortalità, benché in qualche caso sia giunto fino ai giorni nostri, non ha impedito alla Natura di prendere il sopravvento, trasformandole nei luoghi più incredibili e affascinanti, seppur in completa decadenza.
Sommario
- I luoghi più incredibili riconquistati dalla Natura
- Kolmanskopp, Deserto del Namib (Namibia)
- Dome House, Marco Island (Florida)
- SS Ayrfield, Homebush Bay (Australia)
- Capanna di pescatori, Lago di Berchtesgaden, Germania
- Holland Island, Chesapeake Bay (Maryland)
- Kerry Way, Contea di Kerry (Irlanda)
- Kloster Sankt Georgen im Schwarzwald, Foresta Nera (Germania)
- Kalavantin Durg, Panvel (India)
- Rottami del Pegasus, Antartide
- Angkor Wat, Cambogia
- Castello di Bodiam, East Sussex (Inghilterra)
- Relitto dello yatch Mar Sem Fin (Antartide)
- Michigan Central Station, Detroit (USA)
- Granaio abbandonato, Sorrento (Italia)
- Il paese fantasma di Craco, Basilicata (Italia)
I luoghi più incredibili riconquistati dalla Natura
Vediamo insieme alcuni luoghi, resi incredibili dalla commistione tra l’opera dell’uomo e della natura:
Kolmanskopp, Deserto del Namib (Namibia)
Questa città abbandonata nel deserto, è oggi una meta turistica molto conosciuta nel paese. Il nome in afrikaans significa “collina di Coleman”, giacché un certo Coleman, che di mestiere faceva il trasportatore, durante una tempesta di sabbia, abbandonò il suo carro di buoi proprio su una piccola salita di fronte la città.
Fu fondata nei primi anni del 1900, a seguito del ritrovamento di diamanti, durante la costruzione di una ferrovia. Fu così che il governo tedesco dichiarò la zona “riservata”, dando il via all’estrazione delle pietre preziose. Ben presto, però, i giacimenti si esaurirono e la città, a partire dalla fine della Prima Guerra Mondiale, cominciò a spopolarsi, fino al totale abbandono, avvenuto negli anni 50. Il deserto, quindi, ha preso il sopravvento, inghiottendone le costruzioni e dando vita a scenografie incredibili.
Dome House, Marco Island (Florida)
Questa bizzarra abitazione con le stanze dai tetti a cupola come un igloo, fu costruita nel 1981 dall’architetto Bob Lee, con lo scopo di vivere in una casa totalmente autosufficiente ed eco-friendly.
Lee aveva pensato proprio a tutto: le cupole furono progettate per essere resistenti ai frequenti uragani che si abbattono sulla zona, oltre ad avere un design funzionale, che consentisse di raccogliere l’acqua piovana (l’acqua che scorreva giù dalle cupole, veniva convogliata in un sistema di scolo, raccolta in appositi serbatoi, filtrata e pronta per usi domestici). Vennero addirittura installati pannelli solari per l’energia elettrica.
Successivamente, la casa venne abbandonata e lasciata in balia dei cambiamenti climatici dell’isola, uno tra tanti, il cambiamento del profilo della spiaggia, che ha trasformato la casa in una pericolante palafitta sul mare. Nonostante i tentativi di riportare la Dome House a riva, attraverso ambiziosi progetti di ristrutturazione, questa singolare costruzione potrebbe essere abbattuta da un momento all’altro, poiché già da molti anni lo stato della Florida ne ha ordinato la demolizione.
SS Ayrfield, Homebush Bay (Australia)
Nella tranquilla baia di Homebush Bay, a ovest di Sydney, si trova un singolare cimitero di barche, dove spicca, tra tutte, la nave della marina militare SS Ayrfield. Questa imbarcazione fu varata nel 1912, dapprima adibita al trasporto di carbone, successivamente riconvertita al trasporto di viveri e munizioni per i soldati americani di stanza nel Pacifico, durante la II Guerra Mondiale.
Ritirata dalla navigazione nel 1972, oggi è diventata un’attrazione grazie alla folta vegetazione di mangrovie che è cresciuta all’interno dello scafo arrugginito e consumato dalle intemperie.
Capanna di pescatori, Lago di Berchtesgaden, Germania
Sono suggestive le immagini di questo rifugio di pescatori abbandonato che sorge sulle rive del lago di Berchtesgaden, nell’omonimo Parco Nazionale, ai piedi delle Alpi (Baviera Meridionale).
Holland Island, Chesapeake Bay (Maryland)
Questa minuscola isoletta, oramai erosa dalle acque, era un tempo un luogo abitato da pescatori, marinai e contadini. I vecchi abitanti l’hanno via via abbandonata, lasciando però un segno indelebile del loro passaggio.
Sono ancora visibili case e costruzioni, che testimoniano la vita presente un tempo, come il famoso ‘castello errante di Howl’ del cartone animato del giapponese Hayao Miyazaki.
Kerry Way, Contea di Kerry (Irlanda)
Si tratta di un sentiero circolare, lungo oltre 200 km, che inizia e termina nella città di Killarney. E’ anche il sentiero più lungo del paese e, poiché circonda la penisola di Iveragh, è considerato il corrispettivo pedonale del più famoso Ring of Kerry.
Chi volesse avventurarsi a completare il Kerry Way, deve considerare 9 giorni di cammino, ma sicuramente i paesaggi che si possono incontrare, lasceranno i trekker senza fiato!
Kloster Sankt Georgen im Schwarzwald, Foresta Nera (Germania)
Questa incredibile costruzione benedettina, risalente all’XI secolo (circa 1080) fu eretta nel cuore della Foresta Nera, alla foce del fiume Brigach (uno dei due rami fluviali che danno origine al Danubio). Situato in una posizione incantevole, tra il lago di Santa Costanza e la cascata di Allerheiligen, ha conosciuto per breve tempo fama e importanza, salvo poi cadere in rovina a partire dalla metà del 1200, dopo un disastroso incendio.
Kalavantin Durg, Panvel (India)
Il forte di Kalavantin Durg si trova vicino a Mumbai, in prossimità del grande altopiano di Prabalgad.
La sua particolarità è che si trova in cima ad un monte, a 2.300 metri di altezza, ed è raggiungibile solo attraverso una ripida e pericolosa scalinata intagliata a mano nella roccia, migliaia e migliaia di gradini. Il forte, costruito probabilmente ai tempi del Buddha e da secoli in abbandono, è meta di turisti e coraggiosi scalatori che sfidano la pericolosità del luogo per godere della meravigliosa vista dalla cima.
Durante il periodo dei monsoni questo luogo è ancora più suggestivo, con la cima coperta di nuvole.
Rottami del Pegasus, Antartide
La pista di atterraggio Pegasus, in Antartide, è la più meridionale delle tre piste che arrivano alla Stazione McCurdo.
E’ l’unica pista di ghiaccio accessibile ad aerei con carrelli gommati, nonché la principale pista di atterraggio utilizzata durante l’estate antartica. Il nome Pegasus deriva dai rottami di un aereo che si schiantò nel 1970 durante l’atterraggio, a causa di una violenta tempesta di neve. Nessuno restò vittima dell’incidente e da allora i rottami giacciono semi coperti di neve, ma ancora ben visibili e suggestivi.
Angkor Wat, Cambogia
Uno dei luoghi più incredibili della Terra è questo complesso religioso, conosciutissimo dai viaggiatori da ogni Paese. E’ un enorme complesso di templi Hindu, il più vasto monumento religioso del pianeta. Un tempo antica capitale dell’Impero Khmer (conosciuta come Yasodharapura), questo complesso fu costruito nel XII secolo d.C. dal re Suryavarman II, in onore di Vishnu.
Rimane ancora oggi un sito religioso di grande importanza, prima per l’Induismo, successivamente per il Buddhismo. Il sito di Angkor, con i suoi caratteristici tempi in classico stile Khmer, ricoperti dalla folta vegetazione tropicale cresciuta nel corso dei secoli, è in assoluto il simbolo del paese; la sua immagine è presente addirittura nella bandiera nazionale.
Castello di Bodiam, East Sussex (Inghilterra)
Il castello fu eretto alla fine del 1.300 da un cavaliere del re Edoardo III, Sir Edward Dalyngrigge, per difendere la regione dall’invasione dei Francesi, durante la Guerra dei Cent’Anni.
Questa fortezza a pianta quadrangolare, con le 4 torri rotonde, è completamente circondata da un fossato artificiale, talmente vasto da sembrare un lago. L’obiettivo era duplice: non solo difendere il territorio, ma anche incutere timore a chi giungesse nella zona.
Relitto dello yatch Mar Sem Fin (Antartide)
Nell’aprile del 2012, lo yatch brasiliano Mar Sem Fin (Mare Senza Fine), affonda lungo le coste dell’Antartide, probabilmente a causa del ghiaccio che ne comprimeva lo scafo e dei fortissimi venti, che al momento si abbattevano nell’area.
Il natante, di proprietà di un giornalista brasiliano e con un equipaggio di 4 persone (tutte tratte in salvo), si trovava nella zona per girare un documentario.
Michigan Central Station, Detroit (USA)
Tra i luoghi più incredibili del Pianeta riconquistati dalla Natura, non può mancare la Stazione Centrale Michigan.
Fu costruita a Detroit tra il 1912 e il 1913, dopo l’incendio della precedente stazione cittadina. E’ stata attiva tra il 1913 e il 1988, fino al cessato servizio di Amtrack (l’azienda nazionale di trasporto ferroviario passeggeri).
Granaio abbandonato, Sorrento (Italia)
Il Vallone dei Mulini, venne così nominato proprio per la presenza, nell’area, di un mulino per macinare il grano, funzionante fin dai primi del Novecento. Le acque sorgive, che scendevano dalle colline limitrofe, oltre al mulino alimentavano una segheria ad esso annessa, che aveva un ruolo strategico nei lavori di falegnameria della zona.
C’era anche un lavatoio pubblico, dove le donne della città andavano a lavare i panni.
Il paese fantasma di Craco, Basilicata (Italia)
Craco è un comune medievale arroccato su un’altura, nella provincia di Matera, dalla storia millenaria. Fu abbandonato a partire dal 1963 a causa di frequenti frane e smottamenti, che rese il paese pericoloso e soggetto a continui crolli.
Oggi il paese rivive attraverso visite turistiche guidate; le guide sono necessarie, a causa della pericolosità del luogo e dei continui crolli.
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Ultimo aggiornamento il 2 Febbraio 2020 da Rossella Vignoli