Dalla collaborazione tra Solar Frontier, Tokyo Ohka Kogyo (TOK) e DelSolar, la nota azienda statunitense IBM ha sviluppato una cella solare unica nel suo genere, efficiente, conveniente ma soprattutto costituita da materiali naturali.
Sono stati utilizzati rame, zinco e stagno, elementi facilmente reperibili in natura, per realizzare un semi-conduttore solare noto con il nome CZTS. Dai primi test l’efficienza è stata calcolata pari all’11, 1% , ben il 10% in più rispetto alle attuali celle fotovoltaiche.
L’obiettivo finale è quello di mettere a punto un sistema per produrre celle solari a costi inferiori e con materiali maggiormente disponibili. Al momento il fotovoltaico impiega semi-conduttori in CIGS (rame-indio-gallio-selenio) o CdTe (telloruro di cadmio), elementi rari e la cui produzione richiede numerosi passaggi, dal momento che non si trovano puri in natura, senza considerare le spese che devono essere sostenute per l’intera lavorazione.
Abbassare i costi e trovare un metodo di produzione industriale favorirebbe la larga diffusione delle energie rinnovabili, consentendo l’accesso anche a quelle fasce di popolazione che pur essendo attive nella tutela del pianeta, spesso si lasciano scoraggiare dai costi proibitivi degli impianti fotovoltaici.
Sarebbe un passo avanti importante e non ci resta che attendere ulteriori sviluppi!
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