Bioedilizia

La riqualificazione energetica può rivalutare la casa

Come il valore dell'abitazione può cambiare in seguito ad un intervento di riqualificazione energetica

Sapete che una riqualificazione energetica può rivalutare la casa? Quando si parla di riqualificazione energetica di una casa, viene spesso sottovalutato un aspetto molto importante: la rivalutazione economica del fabbricato stesso. Ma quanto costa un intervento e quanto fa risparmiare? Conti alla mano, vediamo nel dettaglio quanto conviene coibentare casa e passare a fonti rinnovabili.

La riqualificazione energetica può rivalutare la casa

La riqualificazione energetica serve per rivalutare la casa

Una ricerca dell’Università IUAV di Venezia per conto dell’osservatorio Rebuild riporta i seguenti risultati per fabbricati riqualificati energeticamente:

  • gli incrementi sono del 14-18% del valore dell’immobile quando si passa dalla classe G alla D
  • gli incrementi salgono fino al 30-40% quando si passa dalla classe G alla A

In realtà, gli incrementi variano a seconda dei mercati locali.

Quanto costa per una famiglia riscaldare casa con GPL

Abbandonato ed archiviato ormai definitivamente il percorso ad ostacoli del Super bonus 110%, proviamo a fare due conti su un caso pratico di riqualificazione energetica con i bonus classici (Ecobonus e Bonus casa) di un edificio con le seguenti caratteristiche:

  • Classe G con valore immobile di 250.000 euro
  • Riscaldamento con caldaia a GPL con radiatori (i termosifoni per intenderci)
  • Cottura cibo e produzione acqua calda sanitaria con caldaia a GPL
  • Superficie riscaldata di 150 m2 su 2 piani
  • Zona climatica E (ad esempio Torino)

Una casa con queste caratteristiche ha consumi di GPL per riscaldarsi, cuocere e produrre acqua calda con una caldaia che arrivano anche a 6000 l/anno, ma che per il nostro esempio di una famiglia di 4 persone,  equivalgono ad una spesa per la famiglia di circa 5.400 euro/anno, se ipotizziamo di acquistare il GPL a 0,9 euro/l.

Alla spesa sostenuta per l’acquisto di GPL destinato al riscaldamento e acqua calda, si deve aggiunge anche quella elettrica, che per una famiglia di 4 persone si attesta mediamente intorno ai 4000 kWh/anno. Questo si traduce in una spesa di circa 1.200 euro/anno se si ipotizza di acquistare energia elettrica a 0,3 euro/kWh.

Pertanto, facendo le somme finali, la nostra famiglia di 4 persone per riscaldare la sua casa, per farsi da mangiare e per avere l’acqua calda necessaria a lavarsi, affronta una spesa annuale di energia pari a 6.600 euro/anno.

riqualificazione energetica può rivalutare la casa

Quanto costa una riqualificazione energetica con il bonus: un esempio

Ora ipotizziamo un intervento di riqualificazione energetica su involucro esterno dell’edificio e sugli impianti che porti la casa a diventare gas free, cioè a non aver più bisogno di gas (quindi totale eliminazione del GPL) per riscaldare gli ambienti.

Abbiamo stimato che gli opportuni interventi costino circa 80.000 euro che possono essere però ripartiti anche su ecobonus e bonus casa:

  • 60.000 euro su cui applicare l’Ecobonus 65% e destinati ad installare una pompa di calore, nuovi serramenti, fare insufflaggio delle pareti perimetrali, e ampliare e rinnovare i radiatori (cioè 39.000 euro di bonus)
  • 20.000 euro su cui applicare il Bonus Casa 50% per installare un impianto fotovoltaico (cioè 10.000 euro di bonus)

Quanto costa veramente una riqualificazione energetica con il bonus

In questa famiglia si otterrà un risparmio costante ogni anno sulle spese correnti di riscaldamento e gestione della casa, ed anche un rientro dell’investimento iniziale in 5 anni e mezzo.

Vi spieghiamo come, conti alla mano. Nel dettaglio, la spesa reale sostenuta dalla famiglia per la riqualificazione non è di 80.000 euro, ma di 31.000 euro.

Con i bonus da 65% e 50% (qui non stiamo parlando del 110%) si potrà usufruire in 10 anni di 49.000 euro in detrazioni fiscali che rientrano nel bilancio famigliare dall’investimento iniziale di 80mila euro e spendere quindi veramente solo 31mila euro.

Quanto si risparmia per riscaldare casa dopo una riqualificazione energetica

Si avranno anche dei tagli sulle spese annuali dedicate al riscaldamento, all’acqua calda e al gas di cucina, oltre a quelle sull’elettricità:

  • 85% per spese di riscaldamento, sulla produzione di acqua calda sanitaria e per la cottura cibo: 4.590 euro/anno
  • 70% per spese di energia elettrica: 840 euro/anno

Incremento del valore della casa dopo una riqualificazione energetica

Inoltre, va aggiunto a queste valutazioni economiche anche l’incremento del valore subito dall’immobile, che è passato dalla classe G alla classe A4, quella senza gas.

In questa maniera si può arrivare a recuperare l’intero investimento nel momento in cui si decidesse di vendere l’immobile. Infatti, si può stimare che il suo valore possa aumentare del 35%, secondo i dati della ricerca dell’Università IUAV di Venezia.

Se riprendiamo l’esempio dell’immobile che ospita la famiglia di 4 persone e gli diamo un valore di 250mila euro, il maggior valore è pari a 87.000 euro, portando la casa a valere 337.500 euro.

In sostanza, la famiglia ha sì speso 80.000 euro per riqualificare casa sua, ma tra bonus e incremento di valore dell’immobile stimato di altri 87.000 euro, si ritrova in guadagno.

Quali vantaggi per la riqualificazione energetica

Riassumendo, qui sotto trovate la comparazione tra il prima ed il dopo

  • Classe energetica: passaggio da classe G a classe A4
  • Certificazione: nessuna
  • Valore immobile: passaggio da 250.000 euro a 337.500 euro
  • Spese energetiche annuali: da 6.600 euro a 1.170 euro

Lo stesso discorso vale anche per abitazioni che utilizzano gasolio o metano. Il rientro dell’investimento varia in base al tipo di combustibile, sarà più basso per il metano, che costa di meno, e più consistente per il GPL e il gasolio, che è quello che costa di più.

  • con il gasolio si rientra dall’investimento in 2-3 anni
  • con il GPL si rientra dall’investimento in 4-5 anni
  • con il metano si rientra dall’investimento in 6-7 anni

riqualificazione energetica può rivalutare la casa

Quanto costa riscaldare senza riqualificazione energetica

Se non si realizza alcun intervento di riqualificazione energetica per la propria casa, si sostengono comunque diversi costi, che sono più elevati tanto più l’edificio è vetusto dal punto di vista della coibentazione e degli impianti.

E qui abbiamo voluto tornare al caso riportato come esempio, della nostra famiglia di 4 persone. Nei prossimi 6 anni spenderà comunque circa 80.000 euro.

Circa 40.000 euro saranno sostenuti a fronte di spese energetiche, sempre considerando 6.600 euro/anno per riscaldare la sua casa, per farsi da mangiare e per avere l’acqua calda necessaria a lavarsi. E poi deve comunque versare circa 40.000 euro per pagare le tasse sul lavoro (IRPEF).

Tanto vale quindi investirli per abbattere i costi energetici dell’80% (tra riscaldamento ed elettricità) ed incrementare il valore dell’immobile. Tanto più che alcune semplici indagini diagnostiche come una termografia, sull’edificio, permette di effettuare un intervento mirato d’isolamento termico.

Dopo la riqualificazione energetica, spenderà 1.170 euro per l’energia ed avrà un immobile che vale il 35% in più del suo valore iniziale.

Meglio il bonus o un prestito per riqualificare?

Il vero problema quindi non sono gli incentivi, ma la capacità di sostenere la spesa iniziale.

Per questo, noi crediamo che al settore non servano ‘super incentivi’, ma eventualmente ‘super prestiti’ a tasso zero reale dedicati alla ristrutturazione e riqualificazione degli edifici, per interventi di riqualificazione energetica che portino il fabbricato a scalare le classi di efficienza energetica.

E che sia molto più interessante incentivare il fotovoltaico al 65% invece che un bonus edilizio generico o l’attuale 50%. E aiutare a rientrare delle somme versate per i lavori affrontati in meno anni, o scaglionando in 3, 5 o 10 anni.

Questi incentivi renderebbero il patrimonio edilizio italiano molto meno dipendente dal gas e si otterrebbero indubbi vantaggi ambientali e di conseguenza vantaggi anche per la salute degli italiani.

Simone Scotto di Carlo

Esperto in direzione tecnica, progettazione elettrica e termotecnica. Fonda e ne è direttore tecnico e presidente, della Is Energy. Laureato in ingegneria ambientale nel 2005 ed abilitato alla professione, lavora nel settore delle energie rinnovabili e del risparmio energetico dal 2006. Specializzato nella progettazione di impianti fotovoltaici e case gas free, ha progettato e connesso in rete circa 900 impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (dal 2006 al 2022); già nel 2010 ha progettato e realizzato case gas free e nel 2011 ha progettato e realizzato i primi impianti fotovoltaici Sunpower con accumulo. Ha perfezionato la sua formazione su questi sistemi ed è consulente esperto CasaClima. Nel 2018 ha contribuito alla scrittura del protocollo di certificazione Casa Gas Free ed è uno dei massimi esperti nel campo della degassificazione delle abitazioni. Dal 2022 è Presidente dell’Associazione ambientalista CASA GAS FREE ed è impegnato in eventi di divulgazione, sensibilizzazione e promozione del processo di degassificazione del parco immobiliare italiano.

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