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Le Key West, un patrimonio naturalistico unico

Sede dell’unica barriera corallina viva del Nord America, le Key West rappresentano una delle classiche attrazioni turistiche degli Stati Uniti, oltre che un’oasi naturelistica quasi unica nel suo genere.

Le Key West, un patrimonio naturalistico unico

Risultate fortunatamente indenni dal recente disastro del Golfo del Messico, le Key West ospitano infatti una varietà di habitat naturali di rara varietà e un insostituibile patrimonio di biodiversità.

Le Keys, come sono comunemente chiamate in U.S.A., sono un gruppo di isolette disposte perfettamente in fila a sud della Florida, collegate da una superstrada (la celebre Overseas Highway) e sono il punto più meridionale degli Stati Uniti: Cuba si trova ad appena a 90 miglia dalla punta meridionale delle Key West.

Come si raggiungono le Key West:

Le Key West sono dotate di un aeroporto, ma il percorso più tipico oltre che affascinante è quello via autostrada – in macchina o in moto, come fanno migliaia di bikers – venendo da Miami.

La Overseas Highway è letteralmente un’autostrada sopra al mare, che collega le varie isole delle Keys.

Anche se le foto sotto non rendono interamente giustizia a ciò che si prova, la sensazione è quella di guidare sospesi sull’acqua. Un’esperienza unica, che permette immediatamente di stabilire un legame ed entrare in sintonia con la realtà circostante.

Questo Parco è del tutto particolare, avendo solo il 5% della sua superficie situata in terraferma, con un piccolo museo sull’ecologia della barriera, ma il grosso del Parco Statale della Barriera Corallina John Pennekamp è situato sott’acqua, a poche miglia dalla costa: qui i visitatori hanno a disposizione diverse opzioni per ammirare i magnifici fondali sottomarini e farsi stordire dagli incredibili colori della barriera corallina e della sua fauna.

Già, la barriera corallina, un portento prodotto da migliaia di anni di lavoro di microrganismi marini che hanno costruito questa barriera subacquea di 320 chilometri che rappresenta un ecosistema di incredibile ricchezza e complessità.

La vita stessa nelle Keys è legata a doppio filo all’esistenza della barriera corallina, che protegge le isole dalle tempeste e dalle onde più violente provenienti dall’Oceano Atlantico e dal Golfo.

La barriera, che si sviluppa da una profondità di 3 metri fino a 20, ospita una notevole varietà di creature marine e ben 500 specie diverse di pesci, a volte singolarmente colorite, come il pesce angelo, il pesce pappagallo o la murena verde.

Spostandosi più a sud, la seconda grossa isola che si attraversa è quella di Tavernier, nota al turista ecologicamente consapevole per accogliere l’unico centro riabilitativo per uccelli delle Key West, un centro che lavora praticamente a ciclo continuo offrendo cure e riabilitazione alle centinaia di uccelli che ogni anno vengono inopinatamente feriti da auto, barche o attrezzi da pesca dei turisti.

L’altra grossa isola che si incontra proseguendo verso sud-ovest è l’isola di Marathon, che è un punto di riferimento soprattutto per gli appassionati di pesca e ospita una pletora di ristoranti dove si mangia il pesce più buono delle Keys.

L’attrattiva di Marathon ai nostro occhi è però data dalla presenza del Museo di Storia Naturale delle Keys, inaugurato simbolicamente il Giorno della Terra nel 1991. Il Museo di Storia Naturale delle Keys è una ben riuscita rappresentazione del patrimonio naturalistico di queste isole e ne consigliamo sicuramente la visita.

Alle Lower Keys, che si incontrano una volta superato il ponte 7-Mile, si trova invece il Parco Statale di Bahia Honda, un’oasi protetta di oltre 200 ettari che ospita le più belle spiagge delle Keys.

Qui la ricchezza di fauna, marina e non, e la varietà della vegetazione sono inebrianti. Non solo, il tratto di barriera corallina da qui visitabile, è probabilmente il più complesso e variegato di tutto l’arcipelago.

Arrivando infine a Key West, la città più meridionale degli Stati Uniti, il viaggiatore sarà innanzitutto sorpreso dallo stile architettonico peculiare, con case in legno dall’elaborato intaglio, le cosiddette conch. Casette di due piani, spesso di legno recuperato da navi e fatte in origine da carpentieri dell’industria navale, che hanno mischiato allo stile vittoriano in voga a fine ‘800 svariati elementi decorativi provenienti da diversi paesi visitati nei loro viaggi sul mare.

La seconda cosa che sorprende di Key West è il ritmo incredibilmente rilassato della vita che vi scorre. Impossibile non abbandonarsi ad uno stato d’animo all’insegna del relax, godendosi la pace, l’aria, il mare e i mille colori di questa ridente cittadina.
A Key West non mancano alcune attrazioni, tra cui la casa che fu di Hemingway, che soggiornò qui ripetutamente negli anni ’30, ma è l’insieme, non la singola attrazione, che rende questa piccola città speciale.

Alla fine del nostro viaggio, ci sentiamo soprattutto di raccomandare una cosa: soggiornate in piccoli motel, incredibilmente economici, quasi sempre con il plus di una pulizia impeccabile, wi-fi o postazioni di pc per gli ospiti, oltre che personale efficiente e disponibile.

Una visita alle Key West rappresenta un viaggio sicuramente da ricordare ed è impossibile che questo arcipelago di isolette che ospitano un inestimabile patrimonio di biodiversità non vi entrino nel cuore.

Risorse importanti sulle Key West:
http://www.keywest.com/
http://www.hemingwayhome.com/

Luca Vivan

Scrittore e ricercatore, blogger, storyteller e sognatore. Essenzialmente uno scrittore che viaggia e ricerca. Ama scoprire e condividere. E' un acerrimo ottimista: le crisi sono opportunità per evolvere. Scrive per ViaggioVero, Tuttogreen, minube.it e altri siti, blog, progetti e fantasie. Cerca di essere presente laddove finiscono le parole.

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