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No alla pubblicità: ecco come fanno i finlandesi

Sempre più famiglie in Finlandia appongono un adesivo sulla cassetta delle lettere che recita no alla pubblicità: ma potrebbe funzionare in Italia una cosa del genere?

A chi non è capitato di mancare qualche giorno da casa e ritrovare la cassettina della posta stracolma di pubblicità e volantini? Nonostante una percentuale sempre più importante dei fatturati pubblicitari transiti sul web, il mercato dei volantini cartacei non tarda a scomparire.

No alla pubblicità: ecco come fanno i finlandesi

Offerte dei supermercati, promozioni da ultimo minuto, cataloghi e quant’altro vengono ancora recapitati nelle nostre abitazioni per poi finire da lì a poco nella pattumiera.

Ma è davvero indispensabile produrre tanta carta da macero?

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Nel tentativo di ridurre la produzione di rifiuti, molti finlandesi (ma la cosa ha preso piede anche dai vicini svedesi) hanno optato per una soluzione drastica: apporre l’etichetta adesiva NON VOGLIAMO PUBBLICITA’ sulla cassetta della posta.

no pubblicità
A volte le etichette che dicono “no alla pubblicità, grazie” sono davvero eleganti…

Oltre ad evitare il fastidio della cassetta piena, si limita anche l’inconveniente di dover selezionare la carta per il riciclo. In base alle prime ricerche sul fenomeno, sono per lo più i giovani studenti universitari di sesso maschile a scegliere di non volere posta indesiderata.

Si parla di circa 600.000 famiglie finlandesi, ma il numero è in costante aumento: almeno l’1 o il 2% ogni anno (circa 50.000 nuclei). In più ,si registra un aumento del fenomeno proprio nel periodo estivo, quando spesso ci si allontana da casa per lunghi periodi.

Molti professionisti del settore pubblicitario non ritengono che questo fenomeno possa rivelarsi una minaccia per il business.

Tuttavia anche dal CRA, l’Autorità finlandese per le comunicazioni, arriva il messaggio di un vero e proprio crollo della pubblicità postale, indicato anche da una forte diminuzione degli abbonamenti a riviste e giornali.

Il mondo della pubblicità sta sicuramente cambiando linguaggio e forma, ma se questo significa evolvere verso una riduzione degli sprechi di carta non possiamo che essere fiduciosi.

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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