Mangiare sano

Street food su ruote anche vegetariano e vegano

Arriva la vendita in strada di cibo vegetariano

Basta con i camionicini vecchio stile, dove troneggiano panini alla porchetta e cipolle strafritte, con la classica puzza di olio lontana mille miglia. Anche lo street food si fa ecosostenibile, ma con un tocco vintage e un prezzo giusto. Stanno infatti prendendo sempre più piede i food truck, in genere si tratta di ape-car convertite in furgoncini-bar, che offrono cibi di alta qualità con un tocco gourmet cercando di soddisfare anche le nuove esigenze alimentari. Anche vegetariane e vegane.

Street food su ruote anche vegetariano e vegano

Cosa sono gli street food su ruote: food truck

Sono dei simpatici bar mobili che vendono su strada il classico panino con salame e formaggio o la sempiterna porchetta di Ariccia.

Nel tempo si sono evoluti in veri ristoranti su ruote con proposte che vanno dalle bistecche di chianina o di fassona, alle birre artigianali. Ormai ce ne sono di tutti i tipi, per soddisfare ogni palato e ogni gusto, e con un occhio di riguardo al portafoglio.

A Roma gira ad esempio Pizza&Mortazza, semplice ma con ingredienti selezionati e made in Italy: pizza fornita dai migliori fornai artigianali e mortadella IGP.

L’ultima tendenza però sono i baretti con alimenti per vegani e vegetariani. Tra centrifughe, fritti di qualità e zuppe take away.

Spesso sono roulotte o ape-car customizzati e gestiti da giovani che vogliono portare la tradizione enogastronomica italiana per le strade, nelle sagre, alle feste e dove ci sono eventi e manifestazioni.

C’è persino un festival dedicato, lo Street Food Truck Festival, che consacra il cibo di qualità consumato su strada.

Street food su ruote anche vegetariano

C’è L’apuccia, che porta in giro il tipico panino salentino (“puccia”, appunto) croccante fuori e morbido dentro, da farcire con prodotti di qualità. Per non parlare del panino con scottona e Grana Padano DOP.

A Lodi c’è la polenta ed il cono-pizza de Il Basulon; il nome del venditore ambulante in dialetto lombardo.

A Lecco c’è il Primosapore, con piatti della tradizione lacustre in chiave moderna da gustare in piedi, anche il risotto alla milanese e la pasta e fagioli in crosta di pane.

Si possono gustare persino gli arancini di riso al LuBar, furgoncino di due fratelli di Palermo.

Mentre il Bianco Bufala propone la mozzarella DOP con pomodoro, basilico e in tante varianti, dal panino all’insalata caprese.

Street food su ruote vegani

Vi starete chiedendo: e per vegetariani e vegani? Tranquilli, c’è cibo anche per voi. Non mancano infatti i food truck che realizzano salutari centrifughe, minestroni, zuppe e vellutate, sia calde che fredde e tutte con verdure di stagione e a km zero.

Ecco la cucina vegana di Cucinando su due ruote, a base di canapa, e di verdure bio: vellutata di patate all’arancia, cereali e legumi con crostini di canapa, pasta alla farina di canapa, piselli, fave e zucchine allo zenzero…

C’è poi l’Apeperoncino, apetta che propone street food vegetariano dall’impronta calabrese, dove tutto è rigorosamente bio: pomodorini secchi, provola, ricotta affumicata, pecorino crotonese, paté d’olive, confettura di cipolla di Tropea IGP, bomba calabrese (trito di verdure piccantissimo), seitan bio al naturale o brasato con funghi porcini, e maionese di lupini senza uova.

E per i più golosi, amanti del dolce? A Milano è arrivato Mignon Eccellenze Napoletane per far gustare i dessert napoletani ai meneghini: sfogliatella riccia o frolla, pastiera e caprese. Per la gioia di emigrati napoletani dal palato nostalgico o di milanesi curiosi di assaggiare dolci di altri posti…

Luca Scialò

Nato a Napoli nel 1981 e laureato in Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazione, scrive per TuttoGreen da maggio 2011. Collabora anche per altri portali, come articolista, ghost writer e come copywriter. Ha pubblicato alcuni libri per case editrici online e, per non farsi mancare niente, ha anche un suo blog: Le voci di dentro. Oltre alla scrittura e al cinema, altre sue grandi passioni sono viaggiare, il buon cibo e l’Inter. Quest’ultima, per la città in cui vive, gli ha comportato non pochi problemi. Ma è una "croce" che porta con orgoglio e piacere.

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