I tappeti per esterni Leroy Merlin in fibre plastiche eco-sostenibili sono estremamente resistenti e versatili. Si adattano a qualsiasi tipo di contesto e di spazio.
Approfondiamo meglio le loro caratteristiche e vi diamo i nostri consigli per non rovinarli e tenerli al meglio.
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Oltre a decorare, i tappeti sono complementi d’arredo che svolgono anche funzioni di tipo pratico. Dentro o fuori casa, servono infatti per proteggere e riparare le superfici. Sono scelti sia per la praticità che per la sostenibilità dei materiali di cui sono fatti. Devono essere fibre ecologiche, non pericolose per la salute, ricavate da materie prime sicure e poco impattanti sull’ambiente o realizzate con materiali di riciclo, per donare loro nuova vita e consumare meno risorse ed energia, oppure in fibre naturali.
Perché anche il settore dell’arredamento si sta muovendo verso ciò che è green e sostenibile.
I tappeti eco-sostenibili di Leroy Merlin, che riconoscete perché contrassegnati dall’etichetta ‘scelta responsabile’, sono tutti provvisti di certificazione Oeko-tex 100 e sono realizzati con fibre naturali o con fibre plastiche riciclate non nocive. Quest’ultimo è un aspetto molto importante per la tutela dai rischi dell’inquinamento domestico.
I tappeti per esterni eco-sostenibili Emma e Kelya di Leroy Merlin rappresentano una scelta veramente ‘responsabile’ da parte del consumatore attento all’ambiente, che apprezzerà anche la loro elevata resistenza alle intemperie come acqua, gelo e vento.
Sono leggeri e anallergici, non assorbono l’umidità, e sono di facile manutenzione. Per tutti questi motivi, sono perfetti per l’outdoor.
Vediamo una selezione di modelli caratterizzati dall’etichetta ‘scelta responsabile’ che si adattano al vostro giardino, alla terrazza ed al balcone, ideali per vivere in relax una bella giornata di sole e godere del vostro spazio verde.
Il polipropilene (PP) è una materia plastica di sintesi che si ottiene da frazioni del petrolio. Appartenente al gruppo delle poliolefine, si ricava durante il processo di polimerizzazione del propene.
Il merito dell’invenzione di questo materiale va a Giulio Natta, ingegnere italiano che, nel 1963, si aggiudicò il Premio Nobel per la chimica insieme a K.Ziegle.
Straordinariamente durevole e resistente, è riciclabile al 100% ed è molto versatile, tanto da trovare svariati utilizzi in più ambiti industriali. Trova impiego, ad esempio, per la produzione dei contenitori alimentari rigidi, così come utensili e accessori di vario tipo.
Si può produrre anche in fibra, e trova applicazione nel settore tessile, per la realizzazione di tappeti e tendaggi per esterno, coperte, abbigliamento tecnico-sportivo e tanto altro.
Si presenta più rigido e resiste meno agli urti. Inoltre, rispetto al PVC, ha una maggiore durata alle alte temperature, così come agli acidi.
Per sua natura, il polipropilene è resistente, durevole e non si deforma. Idrorepellente e antimacchia, non viene attaccato da muffe e batteri. È un materiale caldo e confortevole, che asciuga molto rapidamente. Inoltre, presenta anche proprietà anallergiche e antiodore. Per tutti questi motivi, garantisce praticità, igiene ed un livello di comfort elevato. Ed è la fibra col più basso peso specifico (30% in meno).
I prodotti realizzati con questo materiale sono quindi molto leggeri ed hanno una bassissima capacità di assorbire acqua e umidità.
Oltre che molto resistenti, i tessuti in polipropilene si stropicciano difficilmente ed offrono, al tempo stesso, un buon isolamento sia termico che acustico.
Proprio per queste sue peculiarità, le fibre in polipropilene sono molto indicate per la realizzazione di tappeti.
Un altro dei grandi vantaggi dei tappeti da esterno in fibre plastiche è la loro facile manutenzione. Materiale e tessitura piatta li rendono leggeri e facili da spostare.
Potete eliminare la polvere con un aspirapolvere o uno panno umido in microfibra. Ma è sufficiente lavarli con un getto d’acqua, in caso di sporco persistente e fango, per avere una
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