Viaggi più sostenibili: destinazioni e obbligo di visto
Quali sono le destinazioni più sostenibili e perché
I viaggi a lunga distanza sono spesso citati tra le più grandi minacce per le risorse del nostro pianeta, ma non sempre è così. Esistono tanti modi per ridurre al minimo l’impatto del turismo e dei viaggi sull’ambiente. Basta compensare le emissioni di carbonio dei voli, scegliere il treno per spostarsi a livello locale, sostenere i progetti di sviluppo delle comunità locali. Vediamo insieme alcune idee per viaggi più sostenibili e come richiedere i relativi visti turistici.
Sommario
Perché viaggi più sostenibili
Di fronte all’evidenza che il nostro pianeta sta soffrendo e che non ne abbiamo uno di scorta, è necessario adottare soluzioni realistiche e adatte alle esigenze della nostra società.
Non è immaginabile bandire i viaggi e gli spostamenti aerei, ma è vero che il turismo di massa esercita una grande pressione sull’ambiente.
Adottando qualche accorgimento e nuove abitudini per quanto riguarda i trasporti, l’alloggio, il cibo e l’interazione con le comunità locali, possiamo dare un contributo importante allo sviluppo di un turismo più rispettoso nei confronti dell’ambiente.
Agriturismi italiani
Partiamo dalla soluzione più radicale: il modo migliore per alleviare la pressione sul pianeta è riducendo i viaggi oltreoceano.
Noi italiani abbiamo la fortuna di vivere in un Paese ricco di storia, monumenti e paesaggi bellissimi in cui si è sviluppata un’importante industria agrituristica.
In Italia ci sono più di 20.000 aziende agricole dove i visitatori possono godere della vita di campagna, interagire con le famiglie e consumare i prodotti della terra.
Le comunità locali sono le prime a beneficiare di questo sistema che favorisce soprattutto aziende che investono nel territorio e nella salvaguardia della natura.
Sri Lanka
Spostiamoci ora in Sri Lanka, a sud dell’India: questa piccola isola vanta un’enorme varietà di paesaggi ed ecosistemi. Da giungle brulicanti di animali selvatici a spiagge di sabbia bianca e acque cristalline popolate da specie protette come la balenottera azzurra.
Negli ultimi mesi sono sorte numerose iniziative per gestire in modo più sostenibile il grande afflusso di turisti che rischia di danneggiare il patrimonio naturale dell’isola. Ad esempio, progetti come Oceanswell consigliano le autorità locali sui pericoli del turismo di massa e promuovono l’osservazione responsabile delle balene.
Per viaggiare in Sri Lanka è obbligatorio richiedere un visto elettronico che consente di soggiornare
nel Paese per un massimo di 30 giorni.
Costa Rica
Con oltre il 25% del Paese dichiarato area protetta, la Costa Rica è uno dei leader mondiali nella protezione dell’ambiente.
Situata in una posizione strategica tra il Pacifico e l’Atlantico, il paese vanta splendide spiagge, verdi foreste pluviali e una ricca fauna terrestre e marina (il 17% delle specie animali del mondo).
Oltre il 98% dell’elettricità proviene da fonti rinnovabili e il Governo mira a diventare neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro la fine del 2050.
Grazie al suo slogan ‘Pura Vida’ il Paese è riuscito a capitalizzare tutti questi vantaggi e ad attrarre turisti senza smettere di pensare all’ambiente.
San Diego, California
La californiana San Diego è una città pioniera del turismo sostenibile negli Stati Uniti. Questo è in parte dovuto alla sua posizione vicina all’arido deserto che nel corso degli anni l’ha costretta a dover gestire l’acqua in modo sostenibile.
San Diego si basa quasi al 100% sull’energia rinnovabile e ha approvato molte leggi che promuovono il rispetto dell’ambiente, come il Piano d’azione per il clima per ridurre l’effetto serra o il Piano rifiuti zero. Oltre a una politica sul trasporto elettrico e al consumo di prodotti locali, San Diego offre ai turisti numerose possibilità di svago ecologiche.
Per visitare gli Stati Uniti è necessario innanzitutto richiedere un’autorizzazione di viaggio. L'opzione più facile e veloce è l’ESTA, che consente di viaggiare negli Stati Uniti nel corso di 2 anni, a patto che ogni soggiorno duri al massimo 90 giorni consecutivi.
Nuova Zelanda
Chiudiamo con la bellezza straordinaria della Nuova Zelanda è ben nota, una delle destinazioni più lontane da noi. Paesaggi che si estendono a perdita d’occhio, ghiacciai, giungle subtropicali, terre vulcaniche.
La sua bellezza selvaggia è una delle sue maggiori fonti di reddito e non sorprende quindi che le autorità locali vogliano preservarla.
Il Paese è infatti diventato uno dei punti di riferimento mondiali in termini di sostenibilità. Quasi un terzo della sua superficie è un’area protetta o fa parte di un parco nazionale. Il settore dell’ecoturismo è inoltre uno dei settori in più rapida crescita dell’economia neozelandese.
Anche per volare in Nuova Zelanda è obbligatorio richiedere un visto, ma per fortuna esiste l’autorizzazione digitale NZeTA. La procedura di richiesta online si svolge in pochi giorni: dopo aver compilato il modulo e pagato il costo del visto, è necessario fornire una propria foto.
Il Dipartimento per l’Immigrazione neozelandese è particolarmente severo nel valutare la foto, ma affidandoti a Visti.it puoi stare certo che una foto che non soddisfa tutti i requisiti non verrà inoltrata alle autorità con il rischio di rallentare la procedura di richiesta.
Ultimo aggiornamento il 9 Ottobre 2024 da Rossella Vignoli