Arredamento vegano per il benessere abitativo
La filosofia vegan permea tutti gli ambiti della vita quotidiana, non solo il cibo, ma anche i vestiti e la scelta dell’arredamento di casa, dai mobili alle vernici utilizzate per tinteggiare i muri, dai tendaggi ai materiali edilizi. Insomma, tutto ciò che riguarda i materiali in cui sono fatti gli arredi e la casa di un vegano convinto, così come tutto quello che serve per completare l’interno di un’abitazione possono essere fatti di sostanze non di origine animale.
Per organizzare un’abitazione secondo i principi vegan dovremmo quindi utilizzare il più possibili materiali di origine vegetale oppure sintetica (ma il cui processo produttivo sia corretto) e materiali grezzi.
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Quando occorre fare uso di vernici nell’arredamento vegano, la scelta di un coating si orienta su prodotti che non contengano derivati dal petrolio né derivati animali, a base di sostanze vegetali e minerali.
Ad esempio argilla, acqua e oli vegetali, tra cui l’olio di arancio e l’olio di Aleurites conosciuto anche come olio di legno, che si ricava dalla spremitura dei semi di un albero, l’Aleurites appunto, che nasce in Cina.
Oltre alla vernici esistono anche degli impregnanti naturali a base di oli vegetali come l’olio di lino cotto, l’olio di lavanda e l’olio di girasole.
L’arredamento vegano non prevede divani e poltrone ricoperte in pelle, per cui chi amasse questo effetto dovrà orientarsi l’alcantara o il lorena, tessuti artificiali che mantengono una mano vellutata e aspetto simile alla pelle ma che sono di origine sintetica.
Tappeti, coperte e altri elementi decorativi realizzati in lana si sostituiscono con quelli in fibre vegetali, cotone, canapa, cocco, bambù. Anche le lenzuola sono in fibre naturali, cotone organico, canapa e lino che sono traspiranti e antiallergiche, ma non solo, addirittura aiutano a prevenire fenomeni come le dispnee notturne. Ovviamente vanno lavate con detersivi biodegradabili.
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Per quanto riguarda i cuscini e le imbottiture in piuma d’oca, andrebbero sostituite con imbottiture di cotone e altri materiali innovativi, ma in questo particolare settore le ultime novità sono rappresentate dai cuscini in fiocchi di polpa di bambù il cui pregio è di prevenire e alleviare i dolori alle spalle e alla cervicale, e dai cuscini imbottiti con fiori di lavanda, farro e grano saraceno, che distendono i dolori di ossa e muscoli.
I materassi nell’arredamento vegano sono in lattice naturale, oppure in lattice naturale misto a fibra di cocco, entrambe le soluzioni esaltano i benefici alla schiena.
Per i pavimenti di un’abitazione vegana la scelta cadrà sul legno riciclato, sul sughero o il bambù oppure su moquette se questa è in fibre vegetali.
Le suppellettili di cucina, mestoli, ciotole e simili sono in bambù, mentre in quei casi di estrema necessità in cui non si possa farne a meno la soluzione usa-e-getta farà sentire il vegano convinto meno in colpa se utilizzerà piatti, bicchieri, tovaglie, tovaglioli, posate, vaschette, sacchetti, in bioplastica, completamente biodegradabili e compostabili.
A proposito di piatti, non sempre la porcellana si può considerare cruelty-free, alcune aziende le producono utilizzando ossa di animali per avere un risultato di maggiore lucentezza. Quindi il vegano farà attenzione a questo particolare mantenendosi informato circa il processo produttivo delle sue stoviglie.
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Se ai vegan piacciono le candele, si possono utilizzare quelle vegan a base, ad esempio, di cera di soia, sostanza naturale e completamente biodegradabile, oppure di stearina, un insieme di grassi vegetali ricavati dalla palma, mentre sempre gradita è l’aggiunta di oli essenziali, fiori secchi e spezie.
Ecco che alcuni accorgimenti fanno diventare la casa di un vegano una casa priva di oggetti e materiali che hanno origine animale o sfruttano gli animali.
Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2017 da Rossella Vignoli