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Caucciù la gomma naturale più antica al mondo dai mille utilizzi

Deriva dal lattice dell'albero della gomma e se ne ricavano diversi oggetti d'uso quotidiano

Il caucciù è una gomma naturale che viene estratta dal lattice prodotto da alcune piante che comunemente vengono chiamate alberi della gomma. La sua lavorazione viene eseguita da secoli ed è un procedimento green tanto che ancora oggi il caucciù è considerato un materiale ecologico al 100%, restando l’unica gomma naturale in commercio.

Caucciù la gomma naturale più antica al mondo dai mille utilizzi

Caucciù: cos’è?

Il caucciù è una gomma naturale al 100%. Deriva dalla lavorazione del lattice che si ottiene incidendo la corteccia di un albero tipico dell’Amazzonia l’hevea brasiliensis.

Il caucciù è un elastomero: ovvero un materiale polimerico di origine naturale o sintetica caratterizzato da grande elasticità, quindi dalla capacità di deformarsi notevolmente se sottoposto ad una forza esterna per poi assumere nuovamente la sua forma originale.

Gran parte dell’uso di gomma naturale ai giorni d’oggi è stata sostituita con gomme sintetiche prodotte con procedimenti industriali che permettono la realizzazione di prodotti a pari resa ma a costo decisamente inferiore.

Significato del caucciù

l termine caucciù è l’italianizzazione per adattamento linguistico del termine francese caoutchouc dato probabilmente da Charles Marie de La Condamine nel 1736, quando lo fece conoscere all’Europa.

Storia del caucciù

La produzione è stata per anni una unica prerogativa del bacino del Rio delle Amazzoni, fonte di tanta ricchezza: questo fu uno dei motivi per cui molti europei hanno speculato sulle coltivazioni nelle piantagioni brasiliane.

La gomma naturale era conosciuta in Europa già a metà ‘800, ma arrivava unicamente da piantagioni dell’America del sud. Solo nel ‘900 le piantagioni vengono avviate anche nel sud-est asiatico, dove il clima umido era favorevole.

Per diffonderne l’impiego fu determinante l’invenzione della vulcanizzazione, il cui merito di solito viene dato all’americano Charles Goodyear e risale al 1844.

Infatti il latice, senza questo processo, è inutilizzabile, perché:

  • appiccicoso se esposto al sole, si scioglie ad alte temperature
  • fragile alle basse temperature
  • diventa marrone e coagula quando viene tenuto all’aria.

Fino a pochi decenni fa rappresentava l’unico materiale gommoso ed elastico presente sul mercato.

Albero del caucciù

L’hevea brasiliensis appartiene alla famiglia delle Euforbiacee a cui fanno parte una ventina di specie. È diffusa nel Brasile settentrionale, specialmente della regione dell’Amazzonia.

L’albero raggiunge un’altezza di 10 metri, con fiori apetali e foglie lunghe 5-6 cm, ma il carattere più importante della pianta è dato dalla presenza di un lattice presente nei vasi lactiferi della corteccia e nella zona liberiana.

Dal lattice che sgorga incidendo la corteccia dell’albero si ricava la para, che è alla base della produzione di gomma naturale.

Nelle piantagioni di albero della gomma vengono coltivati 200-250 alberi per ettaro, in modo da ottenere una resa annua di quasi 450 kg di latice per ettaro.

Lavorazione del caucciù liquido

Dopo il raccolto il cacciù liquido viene filtrato, diluito con acqua e poi miscelato con alcune sostanze che migliorano la resistenza meccanica e all’abrasione. in particolare il nerofumo (per questo il colore dei prodotti in gomma è spesso nero). Se si vuole evitare il colore nero, si usano additivi bianchi come la silice precipitata, l’argilla o il gesso precipitato.

Questi trattamenti chimici ne modificano la struttura, rendendolo durevole ed elastico, perchè in partenza è un materiale molto sensibile sia ai cambiamenti di temperatura, sia alla luce:

  • si ammorbidisce con il caldo
  • si irrigidisce con il freddo
  • il colore varia se esposto alla luce diretta

Vulcanizzazione

Per stabilizzare la gomma naturale e renderla più durevole viene effettuato un processo chiamato vulcanizzazione allo zolfo, un procedimento introdotto nel 1840.

Caucciù

I costi della lavorazione di gomma naturale sono alti e per questo motivo negli anni l’industria di prodotti di consumo ha scelto sempre più spesso l’uso di gomma sintetica andando quasi totalmente a sostituire quella naturale ed ecologica.

Non va dimenticato però che le gomme sintetiche sono realizzate a base di petrolio e non sono amiche dell’ambiente. l caucciù invece è un materiale naturale che a fine ciclo è completamente biodegradabile.

Gomma sintetica

L’improvvisa carenza di materia prima verificatasi al termine della guerra, da un lato rese evidente l’importanza economica e politica della gomma naturale, dall’altro stimolò la ricerca di prodotti alternativi, in particolar modo di gomma sintetica.

I primi caucciù sintetici prodotti furono il polisoprene in Germania nel 1909 ed il polibutadiene in Russia nel 1910. Importante fu anche l’invenzione della gomma stirene-butadiene ad opera di chimici tedeschi nel 1935.

Con l’avvento delle industrie chimiche negli anni ’60 vennero introdotte sul mercato tantissime gomme sintetiche.

Le gomme sintetiche, create per sostituire quelle naturali abbassando i costi di produzione e utilizzando un processo industriale su grande scala, sono molto durevoli nel tempo, ma non sono biodegradabili.

Caucciù biodegradabile

Il latice naturale è di per sè bioderadabile e sicuro per l’ambiente, ma le sostanze con cui è trattato, come ammoniaca e disolfuro di tetrametile tiuramo, e ossido di zinco come conservante contro la decomposizione batterica, lo rendono difficilmente riciclabile.

Infatti, gli operatori degli impianti di trattamento delle acque reflue riferiscono che il lattice è uno dei diversi materiali problematici che non sono interessati dal sistema di trattamento biologico.

Dunque, i prodotti che se ne ricavano sono difficili da riciclare. Al momento non è stata ancora trovata nessuna tecnica che permetta di riutilizzarli conservandone tutte le qualità. Tuttavia, può essere utilizzato per realizzare prodotti meno elastici e con requisiti di purezza inferiori.

Ad esempio, le pavimentazioni flessibili a base di bitume riciclato rispetto a quello normale sono più flessibili alle basse temperature e più resistenti alle alte.

Inoltre, può essere utilizzato anche come combustibile nei cementifici e in alcune centrali termiche e la “polvere” realizzata con granuli di gomma riciclata, in particolare con gli pneumatici usati, è utilizzata per migliorare l’aspetto, la flessibilità e la stabilità dei campi da gioco in erba artificiale.

Caucciù: utilizzi

Sono tantissimi gli usi della gomma naturale.

  • La gomma non vulcanizzata viene usata per produrre mastici, adesivi, isolanti e suole delle scarpe.
  • La gomma vulcanizzata è più diffusa, grazie alla elevata resistenza all’abrasione, ed è adatta alla produzione dei battistrada per pneumatici e dei nastri trasportatori.
  • Con le gomme più dure vengono invece costruite tubature in grado di sopportare il passaggio di sostanze abrasive.

Caucciù

Proprietà del caucciù

Le tante caratteristiche della gomma naturale l’hanno resa di largo utilizzo nell’industria produttiva. In particolare

  • flessibilità, sfruttata nella fabbricazione di tubi e rulli per presse da stampa;
  • elasticità, per costruire supporti capaci di assorbire gli urti e ridurre le vibrazioni
  • impermeabilità ai gas, per costruire oggetti gonfiabili e tubi per l’aria compressa
  • impermeabilità all’acqua, per impermeabilizzare gli abiti e per rivestire serbatoi e autobotti
  • bassissima trasmissione dell’elettricità per farne materiale isolante

Prodotti in caucciù

Si possono realizzare tantissimi prodotti di largo consumo da prodotti per la casa ai prodotti per bambini. La gomma naturale vanta diverse qualità:

  • anti-microbica
  • anti-muffa
  • impermeabilità ad acqua e gas

Per questo va considerata idonea anche per i prodotti dedicati alla prima infanzia, come giocattoli e soprattutto le tettarelle, i ciucci, i massaggia-gengive per calmare le gengive dolorose.

Per la casa possono essere realizzati oggetti eco friendly, oggetti per la cucina, materassi in lattice e cuscini ortopedici.

Tessuto in caucciù

Nel 1823, la scoperta del processo di impermeabilizzazione dei tessuti mediante lo scioglimento della gomma in un solvente (nafta bollente) permise al chimico scozzese Charles Macintosh di realizzare i primi tessuti impermeabili.

Il classico trench inglese in questo tessuto ha preso il nome del suo inventore, tanto che in Gran Bretagna la parola ‘macintosh’ è addirittura sinonimo di ‘impermeabile’.

Oggetti per bambini

Per il mondo dei bambini vengono prodotti con gomma naturale giocattoli che sono salubri per il bambino e rispettosi dell’ambiente.

Questa gomma si distingue per il suo tipico colore ambrato, ed è un materiale molto elastico, morbido e risulta gradevole al palato del bambino. È resistente anche ai primi morsi durante la dentizione.

Per questo va considerata idonea nelle preparazione di giocattoli e soprattutto tettarelle, ciucci, massaggiagengive per calmare le gengive dolorose.

Le tettarelle in caucciù non vanno sterilizzate con acqua bollente, ma solo a freddo perché essendo porose potrebbero rovinarsi prima. Le tettarelle in caucciù sono consigliate dai 4 mesi in su quando i bimbi iniziano a mettere i dentini e hanno bisogno di mordicchiare per alleviare il fastidio.

Caucciù

Assicurarsi sempre che i prodotti per neonati in caucciù siano certificati CE e riportino la scritta BPA free, ovvero prive di Bisfenolo A.

Collane e bracciali in caucciù

Si trovano in commercio diversi lacci da usare anche come originali gioielli accessoriati con pendenti e charm d’argento, o conchiglie e altri materiali.in argento o altro materiale. Possono essere braccialetti, o collane in gomma. Sono riutilizzabili e sono un accessorio di moda.

Prodotti per le unghie

Il caucciù viene addizionato in smalti e gel utilizzati per rinforzare le unghie sottili e deboli. I prodotti così composti sono un valido aiuto per livellare gli inestetismi della lamina ungueale.

Allergia al caucciù

Essendo il materiale utilizzato per oggetti di uso più quotidiano come gli articoli da puericultura, è bene verificare se il neonato soffra di allergia al caucciù.

Si tratta in particolare di allergia scatenata dall’antigene principale, la podofillina, la proteina capace di distruggere i condilomi.

Questa proteina contenuta nel latice naturale è simile a quella contenuta in alcuni vegetali come l’ananas, carota, finocchio, banana, melone, mela, mango, kiwi. Di conseguenza si è spesso verificato che chi è allergico a questi alimenti è allergico anche al lattice del caucciù.

In caso di sintomi è sempre consigliato di recarsi da un allergologo per una diagnosi corretta: tramite analisi del sangue (Rast test) e test cutaneo (prick test).

Sintomi dell’allergia alla gomma

Il contatto con oggetti in caucciù può produrre sintomi allergici di questo tipo:

  • prurito rosso
  • orticaria

Nei casi più gravi:

  • asma
  • shock anafilattico
  • pressione bassa
  • perdita dei sensi
  • grave difficoltà a respirare
  • aumento delle pulsazioni
  • reazioni cutanee importanti

Alternative naturali al caucciù

Alcuni studi stanno cercando di trovare una alternativa naturale. Infatti, altre piante forniscono una linfa simile a quella dell’Hevea brasiliensis, da cui si ricavano sostanze alternative alla gomma:

  • Ficus elastica
  • Parthenium argentatum, da cui si ricava il guayule
  • Castilla elastica, mescolata al lattice dell’Ipomoea bianca (Ipomoea alba)
  • Taraxacum Kok-Saghyz
  • (andolphia humilis, da cui si ricava il caucciù d’erba
  • Funtumia elastica

Un albero che bene si presta è il guayule (Parthenium argentatum), che da tempo viene studiato per la produzione di un latice alternativo che offre, tra l’altro, una maggiore tolleranza alle allergie. È un arbusto che cresce in climi aridi e fornisce un lattice simile a quello ricavato dalla hevea brasiliensis.

Dotato di proprietà ipoallergeniche tali da renderlo idoneo alla fabbricazione di guanti per chirurghi, fu utilizzato all’inizio del XX secolo e durante la seconda guerra mondiale a causa dell’embargo asiatico sulla gomma. La bassa resa (un terzo rispetto a quella della gomma) lo ha fatto abbandonare.

Sulla base di ricerche condotte dall’Enea, la divisione Bioenergia, bioraffineria e chimica verde ha proposto come valida alternativa una gomma che può essere estratta dalle piante di Taraxacum Kok-Saghyz, una varietà del Tarassaco del Kazakistan. Nelle radici di questa pianta  sembra infatti essere presente un lattice che produce una gomma naturale, dalle caratteristiche molto simili a quella dell’albero della gomma.

Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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