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Pausa del riscaldamento globale ma il surriscaldamento rimane sul lungo periodo

E’ in corso una pausa del riscaldamento globale ma questo non significa che il global warming non c’è e non è più un pericolo!

Pausa del riscaldamento globale ma il surriscaldamento rimane sul lungo periodo

Uno degli argomenti più dibattuti tra media, scienziati, climatologi ed esperti di tutto il mondo è senza dubbio quello relativo al riscaldamento globale, ovvero l’inesorabile e temutissima tendenza al global warming dell’atmosfera terrestre iniziata un secolo fa a causa dell’inquinamento provocato dall’uomo e, in particolare, dai combustibili fossili.

Un trend che pareva inarrestabile ma che nel corso del XX secolo ha subito inaspettatamente una battuta d’arresto animando il dibattito intorno al cambiamento climatico e dividendo la comunità scientifica. La notizia dell’improvvisa inversione di tendenza ha avuto una eco notevole ed è stata accolta dall’opinione pubblica mondiale con sconcerto e incredulità, tanto da mettere a rischio la credibilità stessa della scienza dopo i continui moniti lanciati sul preoccupante innalzamento delle temperature terrestri.

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In effetti, tra il 1998 e il 2013 la temperatura registrata sulla superficie del nostro Pianeta ha subito un aumento costante pari a 0,04° contro lo 0,18°  del 1990. Come se non bastasse, la relativa diminuzione del tasso di crescita delle temperature medie non è stata accompagnata da una diminuzione della quantità di anidride carbonica prodotta dall’attività umana che invece ha continuato a crescere come negli anni precedenti. Molti, dunque, si sono chiesti se le preoccupazioni degli scienziati sul fenomeno climatico non fossero eccessive o addirittura errate e se la presunta connessione tra aumento delle temperature e gas serra non fosse basata su presupposti sbagliati.

In questi ultimi mesi le tesi proposte dagli scienziati per spiegare il fenomeno sono state le più disparate, e non tutte orientate ad una più profonda comprensione delle dinamiche termiche fondamentali che caratterizzano la Terra. I più frettolosi hanno sentenziato che i dati raccolti finora e le stime elaborate da alcuni scienziati ‘catastrofisti’ erano semplicemente sbagliate; altri hanno parlato di interruzione del surriscaldamento terrestre come fatto inaspettato ma plausibile; altri ancora hanno sottolineato l’estrema variabilità del sistema climatico terrestre e relativizzato così l’entusiasmo scaturito da una pausa di ‘soli’ 15 anni.

Un pausa che – in realtà – potrebbe celare un semplice e fisiologico rallentamento, ma non certo un’interruzione di quello che continua ad essere uno dei fenomeni climatici più significativi ed allarmanti dell’ultimo secolo.

Quando si parla di global warming, inoltre, il riscaldamento medio non è l’unico parametro di riferimento che ci aiuta a comprendere l’entità del fenomeno climatico né la sua complessità.

Occorre considerare il numero di giorni caldi ed estremamente caldi registrati nell’arco dell’anno solare e la durata dei periodi caldi: una temperatura media apparentemente più stabile, in realtà, può nascondere fenomeni estremi ancora più importanti.

Come dimostrano gli studi condotti dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima di Zurigo, nonostante le temperature medie siano cresciute a ritmi decisamente inferiori dei precedenti decenni, tra il 1998 e il 2013 questi parametri hanno registrato un significativo aumento.

Chi ha fermato il global warming?
Pausa del riscaldamento globale ma il surriscaldamento rimane sul lungo periodo

Un’altra ricerca molto approfondita e convincente sul fenomeno è quella condotta dal team di ricercatori dell’Università del Nuovo Galles del Sud guidati da Matthew England e pubblicata di recente dall’autorevole rivista Nature Climate Change.

Lo studio ha rintracciato nel rafforzamento dei venti alisei sul Pacifico equatoriale la causa di questa improvvisa pausa nell’aumento della temperatura terrestre che hanno letteralmente ‘sepolto’ sott’acqua il calore riducendone così l’impatto nell’atmosfera. L’anomalo rafforzamento dei venti è, a sua volta, un fenomeno destinato a regredire in un paio di decenni e una volta tornati alla normalità i venti non saranno più in grado di spingere sotto la superficie degli oceani il calore e le temperature torneranno a salire come – se non più – dei decenni scorsi.

Una teoria che ha fondamenta molto solide e che ha messo rapidamente a tacere il fronte degli scettici che si erano dimostrati subito pronti a interpretare la pausa del surriscaldamento globale come prova della inattendibilità degli attuali modelli climatici di riferimento.

Chi sperava di aver trovato una risposta incoraggiante alla domanda ‘Chi ha fermato il Global Warming?’ ha dovuto, dunque, ricredersi rapidamente.

 

Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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